Otite sierosa persistente da 2 mesi

Egregio Dottore,
scrivo perhe mi trovo in una situazione complessa circa il problema in oggetto che mi assilla da quasi 2 mesi. A meta giugno, l' orecchio sinistro ha iniziato a secernere liquido giallo trasparente. Dopo un giorno vista la persistenza mi sono recato dal medico di base che mi ha diagnosticato un foruncolo. Mi prescrive delle gocce per 5 giorni ma queste non fanno effetto nei 4 giorni successivi e il loquodo continua a fuoriuscire. Allarmato e in preda al prurito mi reco al PS e l' otorino mi diagnostica una otite sierosa prescrivendomi antibiotico e cortisone per 6 giorni. Nemmeno questa cura risolve il problema e ritorno quindi dal medico che mi sostituisce l' antibiotico con il tavanic ma questo mi crea reazioni, con forti crisi d' ansia e attacchi di panico. Opta per terapia a base di punture per 6 giorni. Al sesto giorno la situazione rientra, ma due giorni dopo l' orecchio ritorna a secernere piu di prima e mi reco nuovamente al PS. L' otorino diagnostica sospetta otomicosi e mi prescrive anauran gocce e lavaggi con soluzione di acqua borica, ma nemmeno questa fa effetto. Decido quindi di farmi prescrivere tampone per scoprire l' eventuale presenza di miceti e nel frattempo la cosa va avanti. Qualche giorno avanti il liquido continua ad uscire e a contatto con l' aria diventa colloso e solodifica in croste su tutto il padiglione. Torno dall' otorino e questa volta mi prescrive terapia antifungina con micostop per 15 gg. Dopo 2 settimane le croste si staccano e le secrezioni diminuiscono fino a fermarsi e quasi tutto torna alla normalita ma per poco perché dopo 4 giorni l' orecchio fa una crosta all' inizio del canale e per di piu inizia a farmi male la cartilagine. Ricevo i risultati del tampone e riislto negativo alla coltura dei miceti. Vado dal mio medico e nel frattempo arrivano anche le analisi del sangue attestanti che ho i globuli bianchi a 13400 e i linfociti a 5,3 se ricordo. Mi parla di leucocitosi e mi chiede se avessi gia cercato informazioni in internet. Le rispondo di no e che non voglio nemmeno guardare, al che le chiedo se per caso non stessimo parlando di leucemie e in un certo senso il medico asserisce. Ora Dottore, io non so piu a chi rivolgermi per il problema all' orecchio e nemmeno come procedere. Posso solo dire che lo scorso anno mi capito la stessa cosa al destro per il quale rimasi sordo due settimane ma senza secrezioni o dolore e la cosa si risolse col cortisone recuperando l' udito al 100%. Sempre lo stesso anno mi fu diagnosticata una dermatite seborroica curata con successo con Olux schiuma. Ora data la notizia della leucocitosi, sono in panico e ho richiesto visita ematologica, ma mi chiedo se in realta i valori alti non siano dovuto alle massicce dosi di farmaci in questi circa 45 giorni e all' infezione. Come dovrei procedere? A chi per primo mi dovrei rivolgere? La ringrazio per l' attenzione.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, quando una patologia tende a ripresentarsi, spesso c’è qualcosa nel distretto anatomico in cui la patologia “ricorre” ad attirare l’agente eziologico.
In questi casi è spesso in gioco una disfunzione tubarica, cioè un cattivo funzionamento di quel tubicino (tuba o Tromba di Eustachio) che porta aria all’orecchio medio e ne drena le secrezioni. La tuba passa a pochi millimetri dall'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo e le orecchie si "tappano" muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha problemi di occlusione dentaria può a volte presentare tra il condilo mandibolare e la tuba un conflitto che interferisce con il suo corretto funzionamento, e sostiene, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso) all’Otite ricorrente
Altre volte il condilo mandibolare è in rapporto traumatico anche con il Condotto Uditivo Esterno, e l’irritazione che vi genera favorisce l’insorgenza delle Otiti Esterne, con o senza la complicanza batterica o micotica.
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo visitando il mio sito internet alla pagina “Patologie trattate-Patologie dell’Orecchio)
Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, che dà un beneficio immediato ma non evita le ricadute, nei casi di Otiti Ricorrenti sarebbe il caso di valutare anche l’eventuale presenza di problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista –gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Dia anche un'occhiata, su questo stesso sito, all'articolo qui sotto linkato.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
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