Diagnosi mammografia

Salve ho 50 anni e gradire una consulenza inerente alla seguente mammografia:
Regolare il profilo cutaneo conservato lo spazio chiaro preghiandolare.
Ghiandole mammarie a struttura fibro.adiposa con componente parenchimale ad atteggiamento micronodulare.
A sinistra al QSE appare stabile la zolla di asimmetrico addensamento strutturale .segnalata nel controllo del 11/11/2016 praticato dal paziente.
Alcune immagini linfonodali si segnalano al.prolungamento ascellare di ambo i lati e delle calcificazioni distrofiche sparse lateralmente.
A sinistra al QII si segnala un clusters di calcificazioni puntiformi.
Non si apprezzano nei limiti risolutivi della metodica standard microcalcificazioni di significato patologico.
Utile controllo clinico _ strumentale periodico.
Anche la mammografia precedente mediante tomosintesi evidenziava clusters di microcalcificazioni puntiformi al QII e per la quale feci consulenza radiologica con proiezioni cranio caudali risulrando calcificazioni distrofiche .
In attesa di una risposta sicuramente esaudiente porgo cordiali saluti
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Da quanto descrive starei assolutamente tranquilla trattandosi di microcalcificazioni distrofiche e stabili nel tempo

In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.

Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.

Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .

Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.

Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.

http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la sua disponibilità e prontezza nella risposta .La mia preoccupazione era il termine ,(microcalcificazioni puntiformi).diagnosticate anche precedentemente.e per tale motivo feci consulenza radiologica ,. Da proiezioni cranio caudali risultarono calcificazioni distrofiche.,.Anche adesso dovrei fare la stessa consulenza? per definirle distrofiche? Credo di aver capito di no Giusto?.
La ringrazio cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Salve dott .Catania ...gradirei un suo parere sugli integratori alimentari a base di isoflavoni di soia durante la menopausa.
Possono causare problemi al seno? E per quanto tempo andrebbero assunti ? Poiché sto in premenopausa e soffro di vampate ..e insonnia mi sono stati consigliati dal farmacista . Fiduciosa in una sua risposta la saluto cordialmente.
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Utente
Utente
Salve dott a distanza di un anno ho ripetuto la mammografia la diagnosi é la seguente
Regolare rappresentazione dei piani mammari superficialie profondi.
Discreta involuzione adiposa delle componenti parenchimo _ stromali mammarie con residuo addensamento displastico fibroadenosico a carattere miccronodulare,piu evidente in sede retroareolareed ai QSE .bilateralmente.
Assenza allo stato .di evidenti elementi nodulari a carattere infiltrativo,dissociabili dalla trama tessutale di fondo.
Microcalcificazioni distrofiche sparse, anche raggruppate in *clusters bilateralmente.
NECESSARIA CORRELAZIONE ECOGRAFICA E CORRELAZIONE CON RM MAMMARIA CON MDC.
Gradirei un suo parere .anche perche la mammografia precedente ..fatta un anno fa e la seguente
Regolare profilo cutaneo.A sinistra al Qse appare stabile la zolla di asimmetrico addensamento strutturale segnalata nel controllo del 2016.
A sinistra al QII si segnala un clusters di calcificazioni puntiformi .Non si apprezzano microcalcificazioni di significato patplogico.
Entrambe le mammografie presentano clusters di microcalcificazione distrofiche .la mia preoccupazione é la Rm con mdc .chiesta nell ultima mammografia
Sono preoccupata perche mai fatta Rm con mdc essendo soggetto allergico ad alcuni farmaci.È proprio necessaria? Cosa potrebbe sostituire la Rm con mdc?.Secondo lei le 2 diagnosi a distanza di 1 anno sono diverse?
SE LE MICROCALCIFICAZIONI SONO DEFINITE DISTROFICHE PERCHE SI RICHIEDE RM CON CONTRASTO Gradirei tanto un suo parere .in quanto sono preoccupata .In attesa la ringrazio e la saluto cordialmente.
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dopo
Utente
Utente
Salve Dott. tra 10 giorni avrei il controllo semestrale dal senologo , al quale dovrei portare una Tomosintesi richiestami da lui 6 mesi fa., dopo aver visionato la seguente mammografia.
Regolare rappresentazione dei piani mammari superficiali e profondi
Discreta involuzione adiposa delle componenti parenchimo-stromali mammarie con residuo addensamento displastico fibroadenosico a carattere parvi-micronodulare, piu evidente in sde retroareolare ed ai QSE, bilateralmente. Assenza allo stato, di evidenti elementi nodulari a carattere infiltrativo , dissociabili dalla trama tessutale di fondo.
Microcalcificazioni distrofiche sparse, anche raggruppate in * clusters * , bilateralmente
NECESSARIA CORRELAZIONE ECOGRAFICA E CORRELAZIONE CON RM MAMMARIA CON MDC.
L ecografia l ho fatta ed è la seguente.
Seni parzialmente ghiandolari, a struttura,omogenea.
qualche rara formazione cistica (1- 2mm max) da ambo i lati. Non segni di ectasia duttale significativa.
Non segni di linfadenopatie ascellari.
Purtroppo in questo periodo particolare anche per i laboratori , non riesco a fare la TOMOSINTESI, e non riesco a rintracciare il senologo prima del controllo prenotato , in quanto essendo un medico dell ASL non ho il recapito e L 'ASL invece impossibile contattare il CUP .
Mi dica lei posso aspettare per fare la TOMOSINTESI ? o é urgente ? Se così fosse dovrei chiedere un codice di urgenza al medico x poter accedere al laboratorio
MI può consigliare lei ? in questo periodo di ansie non vorrei aggiungere altri pensieri,
In attesa di una sua risposta esaudiente la saluto cordialmente.

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