Il 30 marzo dove verranno anche prelevati dei linfonodi

Scusate il disturbo ma ieri mi è caduta davvero una tegola sulla testa. La mia compagna di 42 anni si è sottoposta un mesa fa ad un intervento di mastopatia fibroadenosica che è andata bene.
Ma ieri il chirurgo che l'ha operata ha fatto presente che aveva rimosso anche dell'altro tessuto sospetto e dopo l'analisi è emerso quello che riporto qui sotto (non essendo un esperto, lo riporto per intero):

Materiale inviato:
nodulo parareolare Q.S.C. mammella sinistra

MACROSCOPICA
Prevenuti due frammenti rispettivamente di cm 3x2x1 e cm 2,5x2x1,5
DIAGNOSI
Focali aree di carcinoma duttale e lobulare infiltrante (N.O.S) della mammella sinistra sullo sfondo di mastopatoia fibroadenosica
Valutazione ormonale dei recettori con mtodo immunoistochimico per estrogeno e progesterone: ER:50%PgR90%
Valutazione degli indici di proliferazione con metodo immunoistochimico: MIB-1:15% c-erbB-2: negativo :Score0 (metodo Pathway Her 2 per terapia con Herceptin -Approvato FDA)
SNOMED T-04030 M-85223 C50-

l'oncologo è stato molto laconico e ha già fissato l'intervento per il 30 marzo dove verranno anche prelevati dei linfonodi.
Vorrei avere informazioni su quanto è emerso in questa diagnosi e quali possono essere le conseguenze e le possibili cure.
Scusatemi lo scritto confusionario ma sono ancora molto scosso
vi ringrazio per l'attezione
[#1]
Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Giustamente l'oncologo, come primo passo vuole verificare se la neoplasia ha aggiunto anche i linfonodi dell'ascella. I fattori prognostici evidenti dall'esame istologico sono in parte favorevoli ma sono indispensabili anche le informazioni ottenibili dall'esame istologico dei linfonodi che verranno asportati. Questo dato permetterà di stabilire le terapie successive più opportune. Probabilmente presciverà anche degli esami radiologici e poi indicherà la terapia. Più la malattia risulterà confinata alla sede di origine e maggiori saranno le possibilità di non avere altri problemi in futuro.

Cordiali Saluti

VB

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta, dopo l'intervento mi collegherò di nuovo per informare della situazione.
Ancora grazie per i bel servizio che fornite

[#3]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Amico,

mi trovo pienamente in accordo con il collega che mi ha preceduto. Un allargamento dell'intervento è indispensabile per avere migliori e più accurati criteri di valutazione circa l'estensione di malattia.

Ci tenga informati, un caro saluto

Dr. Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#4]
Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza attivo dal 2007 al 2013
Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
il quadro che ci ha descritto è quello di una neoplasia mammaria in fase iniziale. Tutti i fattori prognostici sembrano favorevoli.
Ovviamente bisognerà eseguire un intervento chirurgico di quadrantectomia con linfoadenectomia ascellare anche per la corretta stadiazione della malattia. E' inoltre indispensabile capire se si tratta di un duttale o di un lobulare, che hanno un andamento clinico ben diverso.
Resto a disposizione.
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
[#5]
Dr. Ivan Fazio Radioterapista 4
Gentile utente,
nonostante si tratti di un tumore maligno, tutte le caratteristiche sembrano poter far considerare la Signora appartenente all'elevata percentuale di pazienti con esito favorevole.
E' necessario completare la stadiazione con la dissezione dei linfonodi ascellari e poi decidere se effettuare una terapia sistemica (sicuramente una ormonoterapia non per forza una chemioterapia) ed eventualmente la radioterapia sulle regioni ascellare e sopraclaveare se i linfonodi dovessero essere positivi.
Comunque tutto va affrontato nell'ottica di una elevata percentuale di successo.
A presto

ivan Fazio

Ivan Fazio

[#6]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non è facile ricostruire , da quanto ci descrive, lo stadio del T
(cioè del tumore primitivo)e non è chiaramente descritta una possibile plurifocalità della lesione.
In ogni caso concordo sulla necessità di una radicalizzazione chirurgica del tumore e sulla stadiazione dei linfonodi ascellari
tramite analisi del linfonodo sentinella (o svuotamento del cavo ascellare).
Cordiali saluti
Salvo Catania

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#7]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Gentile utente,
purtroppo è "laconico" anche il referto del Suo esame istologico
dal quale non è facile stabilire il diametrio del tumore e capire
soprattutto se siamo di fronte ad una plurifocalità della lesione.
In ogni caso concordo sulla necessità di una radicalizzazione chirurgica del tumore e sulla stadiazione dei linfonodi ascellari
tramite analisi del linfonodo sentinella (o svuotamento del cavo ascellarei in caso di plurifocalità e/o positività del linfonodo sentinella).
Cordiali saluti
Salvo Catania .
[#8]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Gentili colleghi e soprattutto gentile signora,
concordo con i pareri precedentemente espressi sulla necessità di ottenere una definizione accurata dell'estensione loco-regionale di malattia con un campionamento istologico (estemporaneo possibilmente) del linfonodo sentinella ed un eventuale dissezione ascellare completa, se ci fosse positività del suddetto linfonodo. In ogni caso rimane poco definito il reale volume del tumore primitivo mammario, che a mio parere necessiterebbe di una rivisitazione chirurgica più estesa nei margini e oncologicamente più radicale. Convengo pienamente con il dott.Fazio relativamente all'indicazione mandatoria di una radioterapia di completamento sulla mammella residua e se necessario sulle stazioni linfonodali loco-regionali.
Dr. Filippo Alongi

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie di nuovo a tutti per la Vs. attenzione
mi farò risentire presto
[#10]
dopo
Utente
Utente
Ciao a tutti

mi faccio sentire di nuovo ringraziandovi in anticipo per il vostro interessamento

dunque l'operazione del 30 marzo è stata tranquilla, una quadrantectomia con asportazione del linfonodo sentinella (il chirurgo ha preferito attendere l'esito degli esami e non fare un controllo estemporaneo=

Il chirurgo non si era ovviamente espresso nel periodo post-operatorio.

Purtroppo oggi(dopo 20 giorni di attesa)abbiamo avuto la risposta che non è positiva.

Premesso che non abbiamo visto il referto poiché le notizie che ci ha fornito il chirurgo erano "In anteprima" (la relazione non è stata ancora stesa)

Tuttavia le prime risposte sono state queste:
- sembra che l'asportazione del tumore sia stata radicale e che in loco non vi siano più tracce
- il linfonodo sentinella, pur di piccolissime dimensione all'aspetto, purtroppo presentava delle micro-metastasi (o tracce micro-metastatiche non ricordo con precisione il termine)

Quindi la prossima settima si dovrà sottoporre ad un intervento di linfonodectomia,

Insomma la situazione è questa (anche se in mancanza del referto istologico le notizie sono effettivamente scarse)

Quale può essere ora l'iter della malattia e quali le eventuali terapie

Grazie ancora




[#11]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
In funzione della positività del linf. sentinella verrà sottoposta ad una dissezione ascellare completa che ci darà il numero di linfonodi relamente compromessi dalla metastatizzazione linfonodale della malattia. In funzione del suddetto numero, delle caratteristiche di aggressività di malattia in relazione ad una caratterizzazione molecolare-recettoriale espressa dai tessuti analizzati, sarà possibile identificare fattori prognostici del decorso della malattia e predittivi di risposta al trattamento farmacologico. In relazione alla radioterapia verrà sottoposta, come indicato, a RT sulla mammella residua a scopo complementare all'intervento chirurgico conservativo. In funzione del numero di linfonodi coinvolti(>=4+ o extracapsulari) si potrà poi eventualmente considerare un trattamento radiante a scopo profilattico di sterilizzazione sulle sedi ascellari e sovraclaveari omolaterali.
Dr.Filippo Alongi
[#12]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Purtroppo lo svuotamento ascellare si rende necessario precauzionalmente anche in caso di una micrometastasi al linfonodo sentinella perchè questo non esclude che possa essere interessato qualche altro linfonodo ascellare , anche se in una bassa percentuale di casi.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
[#13]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Purtroppo lo svuotamento ascellare si rende necessario precauzionalmente anche in caso di una micrometastasi al linfonodo sentinella perchè questo non esclude che possa essere interessato qualche altro linfonodo ascellare , anche se in una bassa percentuale di casi.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
[#14]
dopo
Utente
Utente
Ringraziando di nuovo per il vostro consulto, mi permetto di continuare ad importunarvi.
La mia compagna è appena rientrata dopo l'intervento di dissezione ascellare.
Quindi adesso aspettiamo altri 20 giorni.
Colgo però l'occasione di allegare il referto della quadrantectomia che non avevamo ancora avuto in forma scritta per gli ulteriori vostri consigli e ragguagli che mi potrete dare

grazie ancora

saluti

___________________________________________________________________
Materiale inviato:
Q.S.C. mammella sinistra, margine sinistro arcola, linfonodo sentinella, linfonodo sentinella sottoclaveare

Macroscopica: inviati in contenitori separati: frammento di parenchima mammario relativo a Q.S.C. della mammella sinistra di cm 4x2x1,5 sormontato da losanga cutanea di cm 2x1; un frammento relativo a margine di exeresi sinistro areola di cm 0,6x0,3; linfonodo sentinella del diametro di cm 0,9, linfonodo sentinella del diametro di cm 0,6.

1)mammella con margine di exeresi del capezzolo, 2-5) mammella con margine di exeresi laterale 6-9) mammella con margine di exeresi mediale, 10) mammella con margine di exeresi superiore, 11) margine di exeresi areola, 12-13) linfondo sentinella del diametro di cm 0,9, 14) linfonodo sentinella del diametro di cm 0,6, (12 da A a S – 13 da A a U – 14 da A a L)

Diagnosi:
nessuna ulteriore proliferazione neoplastica nei frammenti di parenchima mammario in esame. Sclerosi cicatriziale e flogosi produttiva con reazione gigantocellulare tipo da corpo estraneo. Micromestastasi nel linfonodo sentinella del diametro 0,9 cm.

T1b; G2; N1sn; Mx.
[#15]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Si tutto è confermato e restiamo in attesa dell'esame del pacchetto ascellare.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
[#16]
dopo
Utente
Utente
Salve eccomi di nuovo per i vostri consigli.

Abbiamo ritirato ieri l'esame relativo alla dissezione ascellare.
prima di illustrare questo però devo segnalare che abbiamo ritirato il referto originale relativo alla prima diagnosi dove è presente, a differenza del primo, anche la dimensione del tumore. Riporto solo la riga mancante (?) " (DIAMETRO MASSIMO 0,6 CM)" che va inserita dopo la frase "Mammella sinistra" del referto con cui ho aperto questo quesito.

Ora riporto l'ultimo referto

"MATERIALE INVIATO:
Tessuto cicatriziale ascella sinistra c cavo ascellare con laccio sul 3° livello.
MACROSCOPiCA: In contenitori separali: Frammento di tessuto cicatriziale del cavo ascellare sinistro di cm. I,5x0,7x1;
Frammento di tessuto fibroadiposo di cm. 7,5x5,5x3 contenente 19 linfonodi ascellari sinistri.
I) Tessuto cicatriziale ascella sinistra; 2-5) Linfonodi ascellari I e 11 livello; 6) Linfonodi ascellari III livello.
DIAGNOSI:
NESSUNA DOCUMENTABILE PROLIFERAZIONE NEOPLASTICA NEGLI STROMI E NEI LINFONODI ASCELLARI esaminati
flogosi PRODUTTIVA E GIGANTOCELLULARE TIPO DA CORPO ESTRANEO NEGLI STROMI fibroadiposi IN ESAME"

nella prossima settimana la mia compagna si sottoporrà a scintigrafia ossea, radiografia toracica ed ecografia addominale (fegato)

dopodiché vedremo cosa diranno gli oncologi consultati.

Vi ringrazio di nuovo rimango in attesa delle solite vostre competenti indicazioni

saluti
[#17]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Le confermeranno un quadro generale che va interpretato con un cauto
OTTIMISMO !!
Auguri con cordialità
Salvo Catania
www.senosalvo.com
[#18]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio di nuovo per le Vostre risposte e mi rifaccio vivo.
Dopo l'ultimo referto è stata consigliato un ciclo di chemio CMF distribuito su 28 giorni (2 sedute settimanali e ripresa dopo 21 giorni) per sei mesi;
terapia radiante di 16 applicazioni
2 anni terapia ormonale.
siamo alla 2° seduta e la chemio dà qualche problema di tossicità (vomito e nausea), che tuttavia mi sembrano abbastanza controllati con i farmaci forniti (sia in sede di somministrazione che successivamente: Kytril e plasil)
Che ne pensate?

grazie ancora

saluti

[#19]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Tutto normale : si tratta dei comuni effetti collaterali della chemioterapia ben controllabili, come Lei stesso ha osservato.
I principali organi che possono risentire della chemioterapia sono quelli in cui le cellule normali si dividono e crescono rapidamente, vale a dire capelli,bocca, apparato digerente, cute, e midollo osseo, il materiale spugnoso che riempie le ossa e e da cui originano tre tipi di cellule prodotte dal midollo osseo:
-i globuli bianchi che sono fondamentali per combattere le infezioni
-i globuli rossi che contengono l'emoglobina che favorisce il trasporto dell'ossigeno in tutto l'organismo
-le piastrine che favoriscono la coagulazione del sangue e prevengono le emorragie.

Gli effetti collaterali non sono uguali per tutti i pazienti e non è detto che si ripresenteranno nel corso del ciclo successivo.
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