Il 12 dicembre 2010

Buongiorno, mia moglie di 35 anni è stata operata di tumore al seno sx delle dimensioni di 1,2 cm il 12 dicembre 2010:
Linfonodo sentinella è risultato negativo
Componente lobulare in situ peritumorale: 20% circa (LIN 23)
Embolizzazione neoplastica vascolare peritumorale: presente, focale
Infiltrato linfocitario dello stroma tumorale: presente, diffuso
Distanza minima dal margine di resezione chirurgica laterale valutata microscopicamente 1,5 mm
Altri margini di resezione indenni
PARENCHIMA RESIDUO CON FIBROADENOSI
E' ricettivo agli ormoni: AbMo anti ER (clone 1D5) % nuclei immunocolorati 79% ; anti PgR (clone PgR 636) % nuclei immunocolorati 84%
HERCEPTEST AbMo anti C-ErbB2 : Dubbio (score 2+)
ANALISI FISH: la ricerca dell'amplificazione del gene HER/2 NEU ha dato esito NEgativo, si segnala monosomia del cromosoma 17 nel 26% dei nuclei analizzati.

1 Quali terapie è ora giusto seguire?
2 si deve anche fare la chemioterapia o basta la radio e la cura ormonale?
3 noi vorremmo avere un'altro figlio, sarà possibile e fra quanto?
4 quanto deve durare la cura ormonale, obbligatoriamente 5 anni per essere efficace?
5 la chemio può portare a delle malformazioni nel futuro nascituro?
Grazie attendiamo la sua cortese risposta.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Gran parte dei fattori prognostici sono favorevoli ed il quadro suggerisce un cauto ottimismo.

Non mi meraviglierei se venisse proposta una terapia adiuvante per l'età, e per uno dei fattori sfavorevoli :invasione vascolare peritumorale.

La presenza di emboli neoplastici nei vasi linfatici o ematici siti alla periferia del tumore è strettamente correlata alla presenza di metastasi ascellari, ed in questo caso non ha valore prognostico peggiorativo indipendente per quanto riguarda la sopravvivenza globale. Questo parametro ha maggior valore in assenza di metastasi linfonodali,come il suo, perchè può rappresentare un parametro prognostico sfavorevole di cui si deve tenere conto. Inoltre, l'invasione vascolare è strettamente correlata ad un aumentato rischio di recidiva locale a seguito di interventi di chirurgia conservativa .
Questa indicazione non può certo essere presa tramite Internet, ma dopo un franco colloquio con il suo curante oncologo nel quale va sottolineato il legittimo desiderio di una successiva gravidanza.

Cordiali saluti.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno
grazie della risposta
- cosa intende per terapia adiuvante?
- cosa significa invasione vascolare peritumorale?
- se ho capito bene La presenza di emboli neoplastici nei vasi linfatici nel nostro caso non è negativa?
- l'invasione vascolare può quindi portare a recidive solo nel seno?
- per ovviare a quanto sopra è necessaria la chemioterapia o la radioterapia con l'ormonoterapia è già una buona cura?
scusi se aggiungo una domanda, l'ormono terapia è stata studiata anche su un periodo minore di 5 anni?
grazie
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
S'intende in questo caso la chemioterapia.

Se rilegge quanto ho scritto, anche se non è facile intendersi, ho già risposto alle sue domande e dovrebbe
incoraggiare un colloquio con il suo oncologo discutendo tutte le opzioni possibili al suo caso.

E' ancora più difficile intendersi tramite Internet in situazioni al limite come il suo caso.