In considerazione dello stadio

Il 5 febbraio del corrente anno, dopo aver effettuato una tac toracica per una caduta, è stato diagnosticato a mio padre una neoplasia al polmone destro con interessamento dei linfonodi circostanti. Lo stesso giorno si è proceduto al ricovero presso l'unità ospedaliera che aveva effettuato la suddetta tac con contrasto.Riporto di seguito il referto della tac:
Esame eseguito senza e con mezzo di contrasto. Frattura dal 3° all’8° arco costale di destra e dal 4° all’8° arco costale di sinistra. Tessuto solido neoformato attorno al bronco principale di destra, che circonda a manicotto il bronco lobare superiore e il bronco intermedio determinando atelectasia disventilatoria a valle; tale tessuto non sembra clivabile dal ramo destro dell’arteria polmonare. Millimetrici noduli subpleurici a destra, altro nodulo al segmento lingulare superiore del diametro di 8 mm. , di chiara natura ripetitiva. Linfonodi iperplastici in sede paratracheale destra di 3 cm., sottocarenali (3,2 cm.). Tiroide aumentata di volume a densità disomogenea. Versamento pleurico a destra con componente scissurale. Presenza di multiple aree ipodense con cercine iperdenso a carico del sottocute della regione del dorso. (cisti sebacee? Altre?)
Centimetrico nodulo ipodenso al corpo del surrene di destra, e dubbio al braccio laterale del surrene di sinistra. Litiasi della colicisti.
Il 9 febbraio è stata eseguita la broncoscopia.Referto:Non significative alterazioni per corde vocali.Trachea a fodero di sciabola con accentuazione del disegno cartilagineo.Carena notevolmente slargata ed ipomobile.A sinistra mucosa diffusamente atrofica con accentuazione del disegno plicale come da esito di flogosi ricorrenti.A destra lo sprone RC1 è notevolmente slargato,edematoso ed imbottito (biopsia in questa sede).La mucosa del lobare superiore è infiltrata,assume carattere vegetante e determina ostruzione quasi completa dei segmentari e subsegmentari (multiple biopsie in questa sede).Ristretto a fessura il lobo medio,comunque esplorabile,mucosa atrofica nei rami basali in assenza di alterazioni della canalizzazione.Referto biopsia bronchiale:Ca. non microcitoma.Profilo immunoistochimico:TTF1 neg.MNF116 positivo.P63 positivo.Cromogranina neg.Quadro compatibile con isotipo squamoso.Positiva la ricerca di CTM nel broncoaspirato.Decorso clinico e conclusioni:In considerazione dello stadio,dell'età e della co-patologia si propone terapia con gemcitabina.Mio padre ha eseguito inoltre la spirometria. Referto: Sindrome disventilatoria di tipo ostruttivo(VEMS =1.8 L; 68% del teorico.Desideravo sapere: che possibilità di guarigione ci sono in questo specifico caso con la terapia assegnata. Mio padre ha 75 anni è diabetico (diabete mellito di II tipo in trattamento ipoglicemico;è iperteso da circa 10 anni.Nel caso in cui la prognosi fosse nefasta,quali prospettive di vita ha?Come si evolverà la malattia e con quali sintomi?Esistono terapie alternative a quella proposta dai medici?
Grazie e cordiali saluti
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

si tratta di una situazione assai seria. Le problematiche di salute complessive del paziente peraltro impongono un trattamento non energico. La gemcitabina in monochemioterapia può solo rallentare il decorso di malattia. Peraltro anche trattamenti più energici difficilmente avrebbero ragione di una patologia estesa. Direi che occorre mirare ad un prolungamento il maggiore possibile della malattia con una buona qualità di vita. Abbinerei nelle sedi di malattia della ipertermia capacitiva (vedi sito www.ipertermiaroma.it)

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Utente
Utente
Grazie infinite per la Sua concisa e chiara risposta. Ho visitato il sito da Lei indicatomi e desideravo sapere se nella zona di Palermo (zona in cui vive il mio papà) ci sono delle strutture che praticano l'ipertermia ed, eventualmente, quali sono.

Devo dire che ho particolarmente apprezzato ciò che sottolinea nell'articolo "l'oncologo ideale".... :"Il paziente non può essere un fegato, un pancreas, un polmone, un numero... è persona che porta in se la malattia ma che non vede l'ora di liberarsene e di dividere le sue angosce con il curante."
Quanto vere sono queste parole!

Grazie infinite per la sua disponibilità e un caro saluto anche a Lei.

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dopo
Utente
Utente
Aggiornamento della situazione...

La settimana scorsa papà ha iniziato la chemio. Come primo ciclo hanno abinato alla gemcitabina il carboplatino. L'oncologa che lo sta seguendo e' stata molto ottimista... ha parlato di possibilità di ridurre la massa tumorale e, di prospettiva di riprendere in esame un eventuale operazione.....

Il 12 si rifarà la tac all'addome e al cervello e, dato che papà reagisce bene alla chemio si procederà a farla ogni 15 gg.

Com'e' possibile che il parere di questa oncologa sia completamente differente dai precedenti colleghi...?
possiamo crederle? E' vero quanto ci dice o lo dice solo per animarci?????

Grazie infinite x ogni risposta....