Massa irregolare di 25 cm alle ovaia

gentili medici,
mia mamma una settimana fa è stata operata per una massa sospetta irregolare vascolarizzata alle ovaia di 25 cm. Controlli che mia mamma effetuava ogni anno erano pap test esami del sangue e mammografia con visita ginecologica tutto sempre negativo, solo ecografia pelvica risale a due anni fa circa.
Prima dell'operazione ha fatto tutte le analisi sangue tac e radiografia. nonostante la massa grande nessun organo è stato attaccato. Da premettere che uno dei medici che doveva assisterla all'operazione diceva che era gravissima. L'altro che ha effettuato materialmente l'asportazione prima dell'intervento non si è mai pronunciato. Dopo l'operazione il chirurgo che l'ha operata ci dice al 99% è cancro e dovrà fare delle chemio una piccola macchia nera al pancreas e lui sospetta una vecchia pancreatite. operazione, asportato tutto. L'altro microchirurgo che ha assistito e che ha permesso il ricovero nella clinica a mia mamma dice che per lui è o brutto brutto cioè sarcoma o quello buono buono cioè fibroma. in ogni caso per lui è sicuramente sarcoma e quindi a detta del microchirurgo gli restano 8 mesi di vita e non potra fare neanche la chemio perchè inutile. altre spiegazioni non è stato possibile chiedere perchè molto burberi scontrosi e altezzosi. Quaesta clinica non è fornita di dr. in oncologia, l'esame istologico non è ancora purtroppo arrivato e noi siamo in balia di questi medici che danno delle sentenze senza neanche aspettare l'esito dell'istologico, tutto ciò è possibile?
Mi chiedo come si può riconoscere un tumore maligno da un fibroma o da un tumore benigno? I medici che l'hanno operata non essendo oncologi e neanche ginecologi ma solo chirurghi come possono riconoscere un tumore maligno da quello benigno senza l'esame istologico. E poi ancora i medici che l'hanno operata dicono che quella massa è lì da molto tempo, ed io mi chiedo se è lì da molto tempo e maligno come mai non ha attaccato altri organi? E se fosse maligno come dice l'altro cioè sarcoma e la vascolarizzazione del tumore avesse mandato in circolo altre cellule malate come mai non e possibile fare neanche la chemio? Mi scusi il testo scritto in maniera un poco confusionaria. ma stiamo in completa agitazione perchè tra 8 mesi potrei perdere mia mamma, e per queste continue incongruenze tra colleghi medici che hanno partecipata allo stesso intervento. grazie mille.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

l'esame istologico definitivo è ovviamente indispensabile non solo per la diagnosi di malignità o benignità ma anche per comprendere come occorre agire nel proseguio della storia clinica. L'operatore può intuire la malignità o benignità della massa per le caratteristiche macroscopiche, le dimensioni e l'eventuale atteggiamento infiltrativo della massa rispetto agli organi circostanti durante l'intervento di resezione. Se si trattasse di un sarcoma comunque si potrebbe combinare un trattamento chemioterapico sistemico ed un trattamento di combinazione radioterapia + ipertermia locoregionale. Vero è che i sarcomi rispondono scarsamente ai chemioterapici disponibili oggigiorno ma è altrettanto vero che se macroscopicamente una TC ed una scintigrafia ossea non rilevano nulla in altri distretti corporei potremmo avere a che fare solo con una eventuale malattia minima residua e si potrebbe teoricamente riuscire a bonificarla.
Forza e coraggio!! Un caro saluto

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/