Una terapia medica

gentili dottori,

a mia suocera è stato diagnosticato un tumore al polmone, probabilmente partito da un lobo ed estesosi poi alla pleura.
Le sue condizioni generali sono molto critiche, in quanto ha già diverse patologie, come broncopolmonite, obesità, cardiopatia, etc. e il tumore è probabilmente in stato avanzato (la diagnosi non è ancora definitiva... dopo due mesi dal ricovero).
I dottori dell'ospedale di Gallipoli (LE), dov'è ricoverata, tendono ad escludere un intervento chirurgico, e ci lasciano come unica speranza una terapia medica per allungarle un po' la vita.
Cercando su internet, però, ho letto della Termoablazione, vorrei così chiedervi:

1. Stanti le condizioni generali di miia suocera, potrebbe essere curata in tal modo?

2. Se sì, quali sono i migliori centri italiani o esteri, specializzati in Termoablazione?

3. Quali altre possibilità di cura ci potrebbero essere?

Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione e vi ringrazio in anticipo.

Marco Leopizzi

[#1]
Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 464 13
Gentile Utente,
l'indicazione alla termoablazione è figlia delle dimensioni della neoplasia, della posizione anatomica e del coinvolgimento con le strutture circostanti e non ultimo il tipo istologico dineoplasia da trattare.
Ci fornisca più dati.
Cordialmente
Dr.Giovanni Piazza
drgiovannipiazza.blogspot.com

Dr. Giovanni Piazza
Chirurgo Oncologo
www.Gruppopalermomedica.blogspot.com
www.drgiovannipiazza.blogspot.com

[#2]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Gentile Utente,
capisco la Sua ansia, ma è già difficile e volte dare un suggerimento senza il paziente davanti, figuriamoci senza dati importanti (come già evidenziato dal collega Piazza).
Mi permetto di seguito di elencarLe alcuni di questi:
- età
- condizioni generali della paziente
- paramtri di funzionalità epatica/renale ed emocromo
- tipo di neoplasia (microcitoma, non micro...)
- stadio della neoplasia (localmente avanzato verso metastatico; in quest'ultima ipotesi dove?)

Tenga presente che la Radioterapia, ottiene dei risultati uguali alla chirurgia nei pazienti non operabili, proprio per eventuali comorbidità, ma anch'essa deve essere giudicata dal radioterapista per la fattibilità (dimensioni dei campi, organi limitrofi...).

Rimanendo a disposizione per chiarimenti, porgo cordiali saluti
Dr Alessandro D'Angelo

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Cari dottori, avete ragione, ma purtroppo la giagnosi precisa i medici non sono ancora riusciti a farla, un po' perché la situazione generale sembra particolare, un po' per l'endemica lentezza di certi dottori. Pensate un po' quindi il nostro disagio a dover chiedere consulti altrove senza saper bene di cosa si sta parlando.

Comunque la paziente ha 55 anni, è obesa, ha problemi respiratori per broncopolmonite, insufficienza cardiaca, lo pneumologo, in attesa di una consulenza oncologica, parla di cancro epiteliale esteso alla pleura ma nato dal polmone stesso, quindi non dovrebbe essere una metastasi ma un tumore primitivo, ma non so dirvi se micro o no, anche se probabilmente è in stadio avanzato. Dalla tac con mdc, di difficile esecuzione e refertazione a causa dell'obesità, gli organi limitrofi sembra non essere intaccati.
Lui stesso ha escluso la termoablazione, per lo stadio avanzato della malattia.

Facendo un po' di ricerche ho letto molto della MDB (Multiterapia Di Bella). So che ci sono tanti pregiudizi attorno a questo metodo, ma ho trovato molte esperienze di parenti e amicidi di malati positive, che raccontano di miglioramento e allungamento signifivativo della vita, ed in alcuni casi addirittura guarigione.

Al di là dei pregiudizi e degli enormi interessi policito-economici dietro mi piacerebbe sapere il vostro parere, visto che chi utilizza la MDB non sono santoni ma dottori e professori, spesso in ospedali pubblici.

Vi ringrazio e vi chiedo perdono se non riesco a delineare un quadro preciso del problema, figuratevi quanto siamo in difficoltà noi.

Marco
[#4]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
La tipizzazione della neoplasia potrebbe essere effettuata con agoaspirato TC guidato, anche se mi posso immaginare tutte le difficoltà legate alla paziente (obesità, difficoltà respiratoria...)
Sul metodo Di Bella, mipermetto di dire qualcosa.
Personalmente anni fà lavoravo in un centro che era stato "obbligato" dal Ministero alla dispensazione dei farmaci dibelliani. Premetto che per mia natura non parto mai prevenuto in nulla!!
Orbene, i risultati sono stati uguali a zero (1 caso su 1000 non credo che possa essere un risultato.
Vi sono alcune patologie (per esempio il tumore del rene) che dopo l'asportazione della neoplasia principale, per motivi immunologici, (senza neanche transitare innanzi ad un reparto di oncologia), si nota la regressione di metastasi (polmonari ...)[in tal caso sarebbe difficile se il paziente mangiasse di norma le zigulì, dire che sono quest'ultime ad avere effetti terapeutici Và SEMPRE TUTTO DIMOSTRATO!!].
Passi tutto ciò ma abbiamo in quel periodo ricoverato pazienti con effetti collaterali (anasarca, emorragie gastrointestinali etc etc).
Con questo non voglio dire che la medicina ufficiale è infallibile, ma troppi casi di patologie curabili (linfomi, seminomi ...) ho visto giungere in ritardo terapeutico per essersi affidati a medicine non ufficiali (per intenderci quelle supportate da dati di letteratura, cioè scritti!!!!).

Pertanto nel rimanere a disposizione per ulteriori consigli, io valuterei la necessità di avere delle nozioni più precise sulla paziente.
Ad oggi esistono dei farmaci (tarceva, alimta) che senza molte tossicità, danno dei risultati sulle neoplasie polmonari.

Cordialmente

Dr Alessandro D'Angelo