Sclc anno 2007 ora nslc 2011

Buonasera Dottori,
Vi scrivo per mio suocero, che ora ha 62 anni.
Nel novembre del 2007 gli è stato diagnosticato un microcitoma nella zona apicale del polmone dx(8cmX4cm), con interessamento linfonodale ilare e non metastasi.
Affetto da SCLC sottoposto a
chemioterapia con CISPLATINO ed ETOPOSIDE per 4 cicli , più Radio terapia.
Poi sottoposto a RT su encefalo dal 29.5 al 12.6.2008
Tutti i controlli effettuati PET, Markers, Tac hanno dato esito negativo. Poi nei primi mesi del 2010 il CEA ha iniziato a salire. A luglio l’esito della PET è stato il seguente:
01.07.2010 PET
…omissis..
In ambito scheletrico si documenta la presenza di plurime,piccole focalità di tracciante a livello di alcuni metameri del rachide, delle scapole,di alcuni archi costale bilateralmente, del 3° distale del corpo sternale, del bacino, del sacro,del collo femorale di destra (SUV max 7.6)
Conclusioni:reperti scheletrici sospetti per localizzazioni osteo-midollari della patologia di base. Reperto linfonodale ilare destro sospetto per persistenza malattia.

In considerazione del crescere del CEA (138 a luglio 2010), ha effettuato nuovamente chemioterapia con CISPLATINO ed ETOPOSIDE per nuovi 4 cicli (19.07.2010 - 16.10.2010).
Il valore del CEA che era salito fino a 138, è sceso a 15 al termine del quarto ciclo e poi a 9.

A fine ottobre 2010 ha eseguito una PET che è risultata negativa.
Anche la TAC al cervello del 7 gennaio 2011 è risultata negativa.
Il CEA però ha ripreso a salire: il 3 gennaio 2011 era 87 ed il 13 gennaio è salito a 116. Altri valori nella norma.

E’ stato quindi sottoposto a 6 cicli di chemioterapia (Topotecan) terminati il 20 maggio 2011.

Esami eseguiti di recente: 29 giugno 2011 PET:
minuta adenopatia ilare dx (SUV 2,7) (stabile) alcune focalità soma D7 e D10, tratta paravertebrale C9, L4, sacro a sn (SUV 4,5). Modesta attività faccette articolari a dx tra atlante ed epistrofeo verosimile flgistica. Nella norma gli altri distretti.

TAC encefalo negativa.

2 settembre 2011 prelievo
CEA 582 CA 19.9 NSE nella norma

Effettuata RT a scopo antalgico

Effettuata una biopsia ossea segue il Giudizio Diagnostico:
Quadro morfologico e immunocitochimico compatibili con metastasi osseo midollare di carcinoma scarsamente differenziato, non a piccole cellule.

Questo ha cambiato la terapia, non si parla più di microcitoma ma di tumore non a piccole cellule.

Dai miei approfondimenti il quadro della malattia è stato atipico. Cosa ne pensate? La cosa che più vorrei comprendere e se esistono ulteriori approfondimenti diagnostici (mutazione genetica?) per comprendere qual è la terapia (associare cure biologiche?)più corretta da seguire .

Attualmente effettua chemioterapia: Navelbine 110 una volta settimana. Dopo 3 settimane il CEA è salito a 797. Forse è presto per valutare l’effetto della terapia ma mio suocero è molto affaticato mangia poco ed è stato necessario effettuare una trasfusione.

Vi sarei grato del Vostro aiuto.
Grazie
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

è probabile che si tratti di una neoplasia a componente mista, costituita sia da una quota di malattia a piccole cellule sia non a piccole cellule. Lo stato di indifferenziazione (cellule molto distanti per caratteristiche da quelle del tessuto sano di origine) è ulteriore elemento di confusione. Suggerirei di dosare la cromogranina A per verificare se è possibile aggiungere octreotide alla terapia in corso ed inoltre ipertermia (vedi sito www.ipertermiaitalia.it).

Un caro saluto

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per La Sua risposta,
il dosaggio della s-Cromogranina A era stato effettuato a gennaio del 2011 ed il valore era 62.

La cosa che più vorrei comprendere e se esistono ulteriori approfondimenti diagnostici (mutazione genetica?) per comprendere qual è la terapia (associare cure biologiche?)più corretta da seguire.

Grazie
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,
sono a chiedere nuovamente se esistono ulteriori approfondimenti diagnostici (mutazione genetica?) per comprendere qual è la terapia (associare cure biologiche?)più corretta da seguire.

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

in relazione al crescere del CEA, è stata abbandonata la scelta del Navelbine ed attualmente mio suocero ha iniziato ad assumere il Tarceva.

Chiedo un Vostro consulto,
sperando nella Vostra risposta,
grazie
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
mi spiace che nessuno esprima un parere a quanto richiesto. Purtroppo vanifica l'esistenza di questo servizio che so essere gratuito volontario ecc..

Saluti
[#6]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

data la sequenza terapeutica la scelta di erlotinib (Tarceva) è condivisibile. Come suggerito in precedenza potrebbe giovare anche della combinazione con ipertermia. Il valore di 62 di cromogranina A non consente di aggiungere octreotide a quanto in corso.

Cari saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Pastore,
la ringrazio per la risposta e per la Sua consueta disponibilità.

Un saluto,