Carcinoma del sigma con sindrome occlusiva

Salve,

in data 30/10/2011 mia madre (71 anni) è stata operata di urgenza a causa di una stenosi intestinale causata da carcinoma del sigma. L'intervento di emicolectomia sinistra e appendicectomia (con anamostosi etc) è andato bene e, a detta del chirurgo, non c'erano lesioni ripetitive per cui, effettuata la resezione del caso, a livello addominale non c'era traccia del male (non metastati epatiche, etc.). Prima dell'intervento ha effettuato TAC addome con contrasto (superiore e inferiore) e RX torace; gli esami non hanno evidenziato nulla.
I valori dei marcatori tumorali fatti durante la degenza non sono stati ma fuori norma.
Riporto di seguito il risultato dell'esame istologico:

MATERIALE IN ESAME:
1 Colon sinistro
2 Appendice
3 Anelli di resezione

Notizie cliniche:
Diagnosi: carcinoma stenosante del sigma con sindrome occlusiva.

Descrizione macroscopica:
1 Segmento di grosso intestino della lunghezza di cm.45. A cm.5 dal margine di resezione distale il campione si presenta
parzialmente discontinuato in corrispondenza di neoplasia infiltrante, ulcerata del diam. max. di cm. 4.
2 Appendice della lunghezza di cm. 7.
3 Anelli di recentazione.

DIAGNOSI:
Adenocarcinoma moderatamente differenziato, ulcerato, del grosso intestino, infiltrante la parete a tutto spessore ed il cellulare lasso periviscerale.
Fronte di avanzamento tumorale di tipo infiltrativo.
Budding tumorale di basso grado.
Margini di resezione chirurgica, anelli di recentazione, linfonodi periviscerali (12) esenti da neoplasia.
Appendice in involuzione fibro-adiposa.

Dall'esame citologico del liquido peritoneale non emerge traccia di cellule neoplastiche.

Prossima settimana abbiamo una visita oncologica suggerita comunque dal chirurgo.
Cosa ci dobbiamo aspettare? Si consiglia una terapia adiuvante?
Mia madre sta fisicamente bene, non ha mai perso peso, ora ha ripreso a defecare più o meno come prima (ha sempre avuto tendenza alla stitichezza) e ha pure ripreso la vita sociale di sempre.

Grazie mille per la risposta.
[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
valutati i pro ed i contro (età comorbidità eventuali) si potrebbe proporre un trattamento adiuvante. La decisione clinica è fondamentale.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott. D'Angelo,
la ringrazio molto per la cortesia e la velocità con cui ha risposto.
Solo un dubbio: cosa intende con la frase "la decisione clinica è fondamentale"?
Mia madre soffre solo di ipertensione, per il resto non ha mai messo piede in ospedale negli ultimi 35 anni.
Eventualmente la tengo aggiornata.

Cordiali saluti.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott. D'Angelo,

una prima proposta terapeutica è stata quella di fare 6 mesi di capecitabina in monochemioterapia, previo completamento e conferma di stadiazione con tac toracica (la paziente è stata visitata di persona).
Stiamo facendo ulteriore tac per una seconda (e ultima) visita oncologica in modo da iniziare la terapia entro i 2 mesi dall'intervento.
Cosa ne pensa?

La ringrazio molto e la saluto cordialmente.
[#4]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
potrebbe essere un'opzione
[#5]
dopo
Utente
Utente
Salve dott. D'Angelo,

le fornisco un altro aggiornamento alla vicenda, questa volta il definitivo anche per questioni legate alla tempistica.
Secondo consulto oncologico effettuato in un centro vicino casa nostra: adesione allo schema di trattamento TOSCA (che mi pare di capire essere oggetto ancora di sperimentazione).
Inizio giorno 27/12/2011 con un ricovero di qualche giorno (sempre nello stesso centro), con una certa urgenza vista la data dell'intervento.

Qualche opinione in merito?

Cordiali saluti e auguri di buon Natale.