Un carcinoma squamoso

Vi invio la relazione clinica di mio suocero che ha 71 e da circa 20 giorni ha scoperto di avere un carcinoma squamoso.
Vorrei sapere in base a questa relazione clinica:
1)Qual'è la strada migliore da percorrere
2)Se potete indirizzarmi in un centro specialistico all'avanguardia
3)Quante possibilità ci sono per una stabilizzazione della malattia o una eventuale regressione
4)Perchè in base ha questo quadro clinico i medici dicono che non è operabile
Attualmente sta iniziando un ciclo di Chemio presso il nosocomio SM Goretti di Latina in cura con il Prof. Modesto D'Aprile.
Saluti
Alessandro Biasini


Relazione clinica

Coomorbidità: psoriasi; ipertensione arteriosa; epatite C; BPCO; fibrillazione atriale cronica; operato di tiroide ectopica.

11.10.07 Ricovero c/o reparto medicina nosocomio SM Goretti Latina per fibrillazione atriale.
Ecocardiogramma : FA durante l’esame; EF 70%.

30.11.07 Per la presenza di tosse dispnea da sforzo viene ricoverato c/o Ospedale S.Camillo Forlanini , dove ha eseguito :

05.12.07 consulenza cardiologia:FA di recente insorgenza, consiglia Sintrom e Lanoxin, stop al Ritmonorm

07.12.07 TC TORACE: tessuto ipodenso lobo inferiore destro e linfoadenopatie in sede ilare e in sede sottocarenale che in parte comprimo l’atrio sinistro; tessuto neoformato il bronco intermedio, altri linfonodi di circa 10-15 mm in sede precarenale a al livello prevascolare a sinistra; tessuto linfonodale in sede ilare sinistra. ADDOME – ENCEFALO: non metastasi.

10.12.07 FBS con biopsia lobare intermedio. Citologico: cellule neoplastiche da carcinoma squamoso E. I. frammenti parete bronchiale e di polmone con infiltrazione da carcinoma squamoso.

11.12.07 Prove respiratorie: insufficienza ventilatoria restrittiva di grado moderato.

22.12.07 Creatinina clearance 95

28.12.07 Scintigrafia ossea: verosimile patologia osteodegenerativa rachide, articolazione scapolo-
omerale e coxo- femorale.

RICOVERO REPARTO DI ONCOLOGIA

31.12.07 si ricovera dal P.S. per dolore toracico e dispnea e riscontro all’ECG di FA ad alta risposta ventricolare , trattata con terapia medica in infusione inizialmente e per os successivamente .

07.01.08 ECG: fibrillo-flutter atriale e blocco ventricolare, FC 68 b/min. anomalie della ripolarizzazione.

08.08.08 In considerazione dell’età e delle coomorbidità, previo consenso informato scritto , inizia Navelbine orale 90 mg tot gg 1,8 ogni 21 gg. Buona tolleranza alla
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
L'età oggi non rappresenta più un condizionamento per limitare i trattamenti più efficaci, ad eccezione della presenza di forti comorbidità(cardiopatia, broncopatia cronica ostruttiva grave, ecc). La navelbina non è di solito il gold standard per questa patologia, ma forse è stata scelta, invece di altri farmaci, in funzione delle importanti patologie concomitanti. Tutti gli schemi a base di derivati del platino hanno manifestato i migliori risultati in termini di controllo di malattia e di sopravvivenza. Su questo sicuramente potranno aggiungere commenti i colleghi oncologi medici del sito.
La radioterapia, che mi riguarda nello specifico, potrebbe essere utile in concomitanza al farmaco, dopo una eventuale riduzione della estensione di malattia dopo almeno due cicli di CT di induzione, dato che la malattia pare ancora localizzata SOLO a livello toracico(ENCEFALO-ADDOME:negativi oncologicamente).
Ci aggiorni pure se lo ritiene.
Cordialmente

Dr.Filippo Alongi

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio della tempestiva risposta, ma vorrei capire se quello che stiamo facendo è il massimo o si può fare di più, magari rivolgendoci a centri piu' all'avangurdia (Istituto tumori Milano o Aviano), anche perchè da quello che leggo nel forum per questo male il tempo gioca un ruolo fondamentale ed io non vorrei perderlo.
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dopo
Utente
Utente
Scusate ma non ho piu' ricevuto alcuna risposta in merito alle mie domande volevo sapere se non ce ne sono oppure c'è una lunga lista d'attesa.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Relativamente al meglio da farsi non posso essere certo io a sindacare la professionalità e le competenze di colleghi di altre sedi. Pur considerando un secondo parere, in oncologia, sempre utile a schiarirsi le idee e fugare i dubbi, relativamente allo spostarsi in altra sedi bisogna considerare i contro(viaggi, spese economiche ma anche ricadute psicologiche per il paziente che stravolge i suoi ritmi affettivi).

Cordiali Saluti
Dr.Filippo Alongi
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Utente
Utente
Mio suocero la settimana scorsa ha avuto una forte fibrillazione atriale per la quale è stato ricoverato dopo un giorno intero passato al pronto soccorso.
Oltre al fatto di aver atteso l'intera giornata al PS,il ricovero è avvenuto in barella e in un reparto, quello di MEDICINA dove praticamente ha passato una settimana senza aver fatto nulla, naturalmente la settima l'ha passata in barella.
Tutto questo perchè al reparto di oncologia del SM Goretti di Latina non c'era disponibilità.
Io mi chiedo come si può affrontare una malattia del genere con lo spirito giusto, se poi alla prima occasione ci troviamo di fronte a situazioni assurde completamente impotenti?
Attualmente mio suocero ha fatto tre trattamenti chemioterapici, i sintomi che ha sono gli stessi nausea, affanno, debolezza, febbre 37° 38°, è normale ?
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Gentile Utente
sulla prima parte della Sua preferisco non dire nulla (la sanità si commenta da sola).
I sintomi da lei citati sono comunque usuali nel corso di questi trattamenti; la febbre solitamente ppotrebbe essere un segnale di "lotta" dell'organismo.

Ovviamente bisogna tenere conto di osservare e monitorare i parametri di funzionalità generali e biochimici.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta, visto che ci sono vorrei porvi un'altro quesito:
considerato che il carcinoma provoca da quello che mi sembra di capire dei gravi problemi cardiaci, è il caso di affidarci anche alle cure di un cardiologo e cercare magari metterlo in contatto con l'oncologo che lo ha in cura?

Saluti
Alessandro
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Getile Utente
forse mi sarò espresso male ma non è un obbligo che il carcinoma del polmone causi danni cardiaci...
Ritengo che sarà senza dubbio cura dell'oncologo che ha in cura suo padre, a chidere l'ausilo delle altre figure professionali (tra cui anche il cardiologo) se necessario.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Egregi Dottori vi aggiorno sull'evoluzione delle siuazioni:
Mio suocero da quando è uscito dall'ospedale è caduto in depressione probabilmente provocata anche dai chemioterapici.
Continua ad avere una tosse persistente con emottisi, mangia pochissimo ed è notevomente calato di peso.
Ha terminato ieri il secondo ciclo di chemio, lo penumologo gli ha prescritto l'ossigeno in quanto i polmoni non sono ben ossigenati, le ultime analisi presentano un innalzamento consistente dei globuli bianchi mentre il resto sembra piu' o meno nella norma.
Volevo chiedervi se i sintomi che vi ho descritto (calo peso, tosse,affaticamento nel parlare,depressione,nausea)sopra sono un segnale di peggioramento della malattia e ha cosa è dovuta l'emottisi.
In attesa di vostre risposte vi ringrazio e vi saluto cordialmente.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Carissimo Alessandro,

le neoplasie polmonari inoperabili rappresentano una malattia molto grave. Spesso come in questa situazione concomitano altre problematiche più o meno direttamente legate alla malattia. Il calo ponderale, l'inappetenza, la tosse persistente sono senza dubbio sintomi legati alla presenza della neoplasia ed in parte ai trattamenti. Inoltre nelle neoplasie polmonari spessissimo concomitano quelle che vengono chiamate sindromi paraneoplastiche cioè alterazioni dell'organismo dovute alla produzione di sostanze disturbanti da parte del tumore. Direi che in questa situazione si deve agire in stretta collaborazione con i Colleghi oncologi che hanno in cura il paziente. Si deve valutare se non sia il caso di modificare la terapia oncologica ed instaurare una terapia di supporto quanto migliore possibile. Si potrebbe dosare la CgA nel sangue per somministrare (se elevata) l'octreotide, si potrebbe provare a stimolare l'appetito con del cortisone (se già non lo assume) e con del Megestil (1 compressa die)e dei procinetici. Anche l'assunzione di Synchrolevels (3 ml x 3 volte die sublinguale) può portare nella mia esperienza del giovamento. Infatti all'interno di questo preparato venduto come un polivitaminico è presente l'estratto embrionario di un pesce tropicale (Zebra fish) che alcuni studi suggeriscono essere utile nel diminuire l'aggressività delle cellule tumorali.

Sempre a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Utente
Utente
Dott. Pastore grazie del chiarimento,ad oggi la situazione sembra essere peggiorata l'inappetenza diventa sempre piu' frequente non riesce a deglutire e alla vista del cibo gli viene la nausea, è il caso di intervenire alimentandolo con le flebo?
Il fatto che questi sintomi (inapettenza , stanchezza, depressione ) si stanno accentuando è un segnale di peggioramento della malattia?
I trattamenti chemioterapici effettuati sino ad oggi sono 6 ne rimangono due prima di ripetere i tutti i controlli.
Saluti
alessandro