Adenocarcinoma infiltrante allo stomaco con successive metastasi

Buongiorno dottori,voglio elencarvi la situazione di una persona a me cara.
Nel dicembre 2010 tramite gastroscopia e biopsia la signora in questione ha scoperto di avere un tumore allo stomaco,situato nelle parte alta ,13 gennaio 2011 viene sottoposta ad intervento con asportazione totale dello stomaco ,coliciste e alcuni linfonodi,la prognosi era buona,il tumore era rimasto solo nello stomaco sensa intaccare organi,dopo l istologico i medici hanno deciso di fare chemio terapia preventiva dato che il tumore era molto aggressivo e veloce(adenocarcinoma di tipo infiltrante)scusate se non sono precisa,ma purtroppo non ho le cartelle cliniche.le sono stati fatti 12 cicli di chemio finita nel luglio 2011 da li la situazione era ottima tac sempre negative e analisi ottime ,fino a gennaio/febbraio 2012 quando la signora inizia ad avvertire forti dolori nella parte destra dell addome,da li le analisi indicavano un aumento lieve dei marcatori tumorali,eseguita poi gastroscopia che evidenziava un restringimento ,da li viene effettuata tac con e senza contrasto il cui esito piu o meno dice che ci sono linfonodi di tipo ripetitivo il massimo 2x2 al mediastino,e che gli altri organi invece sono indenni.Parlando con l oncologa ci ha detto che quelle sono metastasi,dovra' rifare la chemio ,ma le prospettive non sono buone.Ora scusate se come gia detto non vi elenco i dettagli,ma noi vorremmo sentire un altro parere,siamo disposti a recarci in qualsiasi parte,e sopratutto sapere re3almente quanto e' grave la situazione !?Ringrazio anticipatamente qualsiasi oncologo che voglia rispondermi e chiarirmi se possibile quante speranze ci sono!

DISTINTI SALUTI
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,
lei dice,
>>eseguita poi gastroscopia che evidenziava un restringimento>>,

immagino che vi sia stata anche una conseguente valutazione chirurgica,
in quanto si certifica la presenza di una stenosi digestiva,
davvero poco risolvibile attraverso farmaci,
per valutare quindi come e se è possibile risolvere una situazione così compromessa.

Saluti.

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta dr Quatraro,ora sono in possesso delle cartelle cliniche ,e per quanto possibile on line vi elenco in dettaglio la situazione

DIAGNOSI ISTOLOGICA del13 -01-2011( dopo intervento di gastrectomia totale con interposizione intestinale) PARETE GASTRICA SEDE DI ADENOCARCINOMA CON CELLULE AD ANELLO CON CASTONE ,POCO DIFFERENZIATO,INFILTRANTE LA SIEROSA SENSA METASTASI SU 19 LINFONODI ASPORTATI


INIZIO CHEMIO ADIUVANTE FOLFOX-4AD AD INTERVALLI DI 14 GIORNI(12 CICLI)

TACESEGUITA IL 13-06-2011 NEGATIVA,
TAC ESEGUITA IL 3-12-2011 NEGATIVA

GENNAIO FEBBRAIO 2012 INIZIO DI FORTI DOLORI ADDOME DESTRO E DRASTICO CALO DI PESO 5KG,GASTROSCOPIA ESEGUITA IL 23 -02 -2012 EVIDENZIA UN RESTRINGIMENTO,DA CUI VIENE CONSIGLIATO DI FARE TAC
INTANTO LE ANALISI DEL SANGUE MOSTRANO IL VALORE CEA A 7,3ng/mL

TAC ESEGUITA IL 9-03-2012
SI EVIDENZIA LA COMPARSA DI GROSSOLANE FORMAZIONI LINFONOIDALI CONTIGUE TRA LORO,RETROPERITONEALI PARAORTICHE,PIU' EVIDENTI A SN ATTORNO ALLA VENA RENALE, LA MAGGIORE DI CIRCA 2X2 RIFERIBILI A LINFONODI DI TIPO RIPETITIVO.
TALI FORMAZIONI,MODIFICANO COMPRESSIONE DELL AORTA DEL TRONCO CELIACO E DELL ARTERIA MESENTERICA SUPERIORE ALLA LORO ORIGINE.
ALTRE FORMAZIONI LINFONOIDALI IN SEDE PARAORTICA LOMBARESN E PARACAVALE.
ULTERIORI PIU' PICCOLI LINFONODI NEL VENTAGLIO MESENTERIALE
NON ALTRRAZIONE DEL PACHIDERMA EPATICO,SPLENICO,PANCREATICO,RENALE ECCETTO ALCUNE CISTI CORTICALI E PARAPIENICHE NON EVIDENTI ALTERAZIONI DI SIGNIFICATO FLOGISTICO O RIPETITIVO A CARICO DEL PARENCHIMA POLMONARE NE VERSAMENTO PLEURICO O PERICARDIO.



ORA LA SIGNORA IN ATTESA DI CHEMIO E' AIUTATA ARTIFICIALMENTE NELL ALIMENTAZIONE,NON OSTANTE I FORTI ANTI DOLORIFICI (JURNISTA 16 MG) I DOLORI NON PASSANO,I MEDICI DICONO CHE IL DOLORE PROVENGA DAI LINFONODI E SECONDO LORO CON LE CHEMIO IL DOLORE SVANIRA'

LA MIA DOMANDA E' SEMPRE LA STESSA CON QUALCHE DETTAGLIO IN PIU' SECONDO VOI GENTILI DOTTORI LA SIGNORA PUO' FARCELA??LE METATASI CHE CI SONO POSSONO ESSERE CURATE DEL TUTTO ??LA SIGNORA HA SOLO 55 ANNI

DISTINTI SALUTI
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,
con tutti i limiti del consulto a distanza,
mi sembra che la situazione descritta sia piuttosto impegnativa,

e la medicina a volte può aiutare ma non riuscire a risolvere del tutto i problemi di salute.

Per avere i dettagli clinici e le risposte ai problemi più sensibili ed emotivamente coinvolgenti credo che,
opportunamente e per diretta cognizione di causa,
le risposte dovrebbero darle i medici che hanno in cura la persona a lei cara.

Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Quatraro,grazie per la risposta , in parte l oncologa che la segue ci ha piu' o meno descritto la situazione,solo che non possiamo spiegarci il fatto di tutto questo dolore non placabile ,se come detto da l oncologa il dolore fosse provocato dai linfonodi,la parte dolorante dovrebbe essere la sinistra invece i dolori sono dalla parte destra dell addome ,e la signora riferisce che quando mangia la situazione peggiora !!!non sappiamo piu' cosa pensare ,tra qualche giorno inizieranno le chemio.ma la cosa che ci preoccupa sono i dolori,dato che non si riesce a capire la provenienza e la signora non riesce piu' a vivere !!!
ora le chiedo secondo lei da cosa possono essere provocati?

DISTINTI SALUTI
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,

con tutti i limiti del consulto a distanza credo che una risposta possa essere nel referto TC del 09-03-12 che come lei scrive

<<.... LINFONODI DI TIPO RIPETITIVO.
TALI FORMAZIONI,MODIFICANO COMPRESSIONE DELL AORTA DEL TRONCO CELIACO E DELL ARTERIA MESENTERICA SUPERIORE ALLA LORO ORIGINE.>>

potrebbero quindi essere legati anche a sofferenza del tronco celiaco.

Credo che i vostri curanti sapranno consigliarvi al meglio per la più opportuna terapia di tipo antalgico.

Slauti.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dott.Quatraro
[#7]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Si figuri.

Se lo riterrà mi aggiorni pure.
[#8]
dopo
Utente
Utente
BUONGIORNO EGREGI DOTTORI SONO DI NUOVO QUI PER AGGIORNARVI SULLA SITUAZIONE CHE STA LENTAMENTE PEGGIORANDO,COME DETTO IN PRECEDENZA ,LA SIGNORA IN QUESTIONE STAVA SVOLGENDO CHEMIO TERAPIA PER METASTASI VARIE.
AD OGGI DOPO ECO GRAFIA AL FEGATO,(FATTA PER FORTISSIMI DOLORI TRATTATI CON ALTI DOSI DI MORFINA)SI' E' SCOPERTO CHE PURTROPPO ANCHE QUEST' ORGANO E' INTACCATO!!
ALL ATTUALE I MEDICI CHE LA SEGUONO NON SI SBILANCIANO,HANNO DETTO CHE POSSIAMO PROVARE A PORTARLA IN UN CENTRO DI CURA SPERIMENTALE,MA NON CI DICONO DI PIU',ORMAI LA TRATTANO COME SE FOSSE UN MORTO CHE CAMMINA.
ORA GENTILMENTE CHIEDO AL DOTT.QATRARO CHE GENTILMENTE MI HA RISPOSTO IN PRECEDENZA O A CHI VOGLIA RISPONDERMI,DOVE E A CHI POSSIAMO RIVOLGERCI SE CI SONO CENTRI CHE TRATTANO PAZIENTI IN STATI COME QUESTI??HO LETTO DI UN CENTRO A BUSTO ARSIZIO CHE SI OCCUPA DI CIO'!!!

DISTINTI SALUTI
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,
La percezione di una situazione compromessa non deve farle pensare che i medici abbiano "ceduto le armi", piuttosto è frustrante per loro la consapevolezza delle dimensioni e dei limiti di un problema.

La speranza, finchè possibile, va sempre coltivata ed il centro che lei cita ha le carte in regola per rappresentare ulteriore elemento di chiarezza.

Cordialmente
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