Le hanno diagnosticato un tumore polmonare

Salve, come ho già accennato in algtri post precedenti, mia nonna (78 anni) nei giorni scorsi ha avuto un improvviso gonfiore alla mano e al braccio destro. Siamo stati in ospedale( reparto Medicina) e questa mattina le hanno fatto al TAC total body e le hanno diagnosticato un tumore polmonare in una zona non operabile a ridosso dei vasi sanguigni, per lo più ha anche ghiandole linfonoidali gonfie. Mia nonna però oltre al gonfiore che adesso è saprito perchè le hanno dato calciparina, non ha alcun sintomo, anzi chi la vede non penserebbe mai che ha una cosa simile.Fa una vita normale, è autonoma, mangia normalemtne anche se negli ultinmi tempi aveva inappetenza ma ora ha ripreso a mangiare). Negli ultimi mesi è solo un pò dimagrita ed è un pò stanca ( è anche diabetica). I Medici della medicina ci hanno detto che non c'è nulla da fare e radioterapia e chemioterapia el farebberro solo del male, ovvero andrebbero a scombussolare ancora di più il suo organismo. DOmani intanto la dimettono, ma noi non sappiano cosa fare. Ci hanno detto che probabilmente ha la malattia anche già da qualche anno e che se non si gonfiava il braccio nonce ne saremo mai accorti. Gentili medici, a cosa andremo incontro da oggi in poi? Può essere anche che starà "bene" per ancora molto? e consigliate cicli di chemio a persona anziane come lei? Non sappiamo cosa fare . Grazie per il servizio che offrite ogni giorno qui! Buon lavoro e cordiali saluti!!!
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile utente,
premetto che nulla che abbia un chiaro significato diagnostico può essere dato via web.
Comunque in un caso del genere è opportuno che uno specialista del settore (pneumologo o oncologo) valuti in primo luogo le possibilità di acquisire una diagnosi istologica attraverso un prelievo che permetta anche indagini molecolari.
In secondo luogo solo lo stesso specialista potrebbe valutare in modo completo lo stadio della malattia ai fini di stabilirne la trattabilità.
In terzo luogo un oncologo valuterebbe le condizioni generali e le malattie concomitanti (comorbidità) per stabilire le possibilità di tollerare una terapia che sia radioterapia, chemioterapia o terapia biologica (in caso di positività di specifiche indagini molecolari sulla biopsia).
Solo a questo punto sarà possibile fare un corretto bilancio rischi/benefici per il trattamento che risulterebbe indicato.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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Utente
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Gentilisismo Dottore La ringrazio per la risposta. I medici hanno deciso di non dimetterla ma di procedere con una broncospcopia per cercare poi, se possibile, di procedere con un radioterapia mirata per circoscrivere il tumore ( di 10 cm ) Mia Nonna nel frattempo continua a non accusare alcun disturbo, e per questo motivo, oncologi e pneumolgi dell'ospedale ci hanno dato la possibilità di fare la broncoscopia ( non la biopsia in quanto più invasiva). Quindi solo in seguito all'esame, come Lei ha detto, sapremo la vera entità del male. La aggiornerò, la ringrazio per il servizio che offre on line e per tutte le volte che ci rassicurate e date consigli e Le auguro buona giornata ! Cordiali Saluti
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Non vedendo le immagini non potevo specificare il tipo di biopsia. Mi sono quindi espresso in generale. Lo scopo della broncoscopia è proprio quello di raggiungere il tumore, quando è localizzato nei bronchi più grossi e centrali, per ottenere una biopsia.
In effetti i colleghi stanno procedendo in senso diagnostico e hanno già prospettato un possibile programma terapeutico che potrebbe risultare fattibile (radioterapia).
Aggiorni pure il quesito quando ha notizie.
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Gentilissimo Dottore La ringrazio ancora molto! In effetti stanno facendo quello che Lei mi ha appena scritto. Le farò sapere tutto appena avremo notizie. Voglio farLe un'altra domanda: il fatto che mia Nonna per adesso e da quando ha questa malattia (perchè ci hanno detto che non è da pochi mesi bensì da alcuni anni ) non ha dolori atroci ecc può farci ben sperare? Aggiornerò il quesito appena possibile. La ringrazio ancora e nell'attesa LE auguro un buon lavoro e Cordiali saluti!
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Utente,
i dolori atroci vengono comunemente associati nell'immaginario comune alla fase avanzata della neoplasia. In effetti dolori intensi possono apparire più spesso in fase avanzata che iniziale. La loro assenza non ha invece un deciso significato favorevole, poichè anche malattie avanzate possono non dare dolore se non interessano parti più sensibili ad esso.
Diciamo che senza dolore sicuramente un malato di tumore ha una qualità di vita migliore.
Cordiali Saluti
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Utente
Grazie ancora. Lo stato della neoplasia in questo caso non è alla fase iniziale perchè ci hanno detto che può avere tale malattia anche da più di qualche anno. E che ora è giunto in una fase più avanzata. In ogni caso sicuramente per noi è già tanto che nons ta soffrendo, poi ci affidiamo a Dio e alla Medicina. Io La ringrazio sempre per la sua disponibilità e gentilezza. Poi le farò sapere l'esito della broncoscopia fatta stamattina! Buon lavoro e cordialità!
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Gentilissimo Dottore ieri abbiamo avuto l'esito della broncoscopia. Si tratta di un carcinoma, tumore con cellule maligne di cm 10 senza metastasi. Mia nonna sta dimagrendo molto in questi ultimi giorni, dolori atroci non ci sono, solo stanchezza. La prossima settimana verrà chiamata dall'Oncologa dell'ospedale in cui è stata. Gentile Dottore, come procederà ora la malattia? E' utile a Suo parere tenate qualche ciclo mirato di radio? Non sappiamo se ci consigliano di farla o meno. e può la malattia stare ferma ancora per un pò ? Chiedo scusa le tante domande, Lei è davvero stato gentile in questi consulti e LA rigrazio moltissimo! cordialmente
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile utente,
la diagnosi che riporta di sicuro è accomapagata da altre parole (adenocarcinoma?, carcinoma squamoso? carcinoma a grandi cellule?, carcinoma a piccole cellule?). Ci sono delle piccole differenze in prognosi ed in approccio terapeutico. Tuttavia, per quello che leggo, credo che la cosa più verosimile sarà il consulto radioterapico per valutare le possibilità di una radioterapia.
Non posso sapere se la malattia starà ferma o per quanto. La cosa più probbile è la crscita, visto che questa è la prerogativa comune a tutti i tumori.
Cordiali Saluti
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Gentile Dottore le scrivo la diagnosi:
1. Biopsia bronchiale:
Il quadro istomorfologico mostra lembi di mucosa respiratoria caratterizzati da infiltrazione dello stroma sub epiteliale da parte di cellule con scarsa differenziazione con ampio citoplasma e atipie nucleari severe; si apprezza estensione pagetoide della lesione agli sfondati ghiandolari laminari e sottomucosi con immagini di di pseudo differenziazione ghiandolare. Il quadro è coerente per carcinoma scarsamente differenziato di tipo non endocrino (NSCLT) con aspetti misti, anche se la componente epidermoide poco differenziata appare predominante.

2. broncospirato:
CAmpione adeguato.
Positivo per cellule maligne.
Il quadro citomorfologico mostra, su uno sfondo di flogosi, cellule neoplastiche riunite in piccoli aggregati talora con cheratinizzazione citoplasmatica e atipie nucleari moderate.
Cytological score sec. European guidelines C5 (positivo, maligno)

Ovviamente capisce che di tutto questo abbiamo solo capito che si tratta di tumore maligno e che non c'è nulla da fare. Ora che ha la diagnosi è più facile per Lei. La ringrazio molto e buon lavoro! cordialmente!!!!!
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
La ringrazio per la completezza e le devo tuttavia confermare che si tratta, come ha ipotizzato, di una forma particolare che non rientra appieno in una delle categorie che ho elencate. Si tratta di una forma di carcinoma molto atipico. In parole povere le cellule sono molto differenti da quelle normali da cui sono partite. Questo fa temere che siano anche molto aggressive ed a rapida crescita.
Comunque confermo la veduta sul possibile approccio terapeutico che penso verrà scelto.
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La ringrazio molto gentile Dottore. MA se ce ne accorgevamo qualche mese fa potevamo fare qualcosa? più o meno da quanto tempo si è sviluppato? La aggiornerò sulla strada che prenderemo. buon lavoro e cordiali saluti
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Una neoplasia polmonare di questo tipo si è probabilmente sviluppata nell'arco di un anno. Tuttavia le fasi iniziali sono caratterizzate da dimensioni molto piccole tali da non permettere la rivelazione neanche con un esame radiologico occasionale. Inoltre anche quando le dimensioni del tumore sono radiologicamente rilevabili, molto spesso non manifestano sintomi specifici, per cui nessuno ne sospetta la presenza, paziente compreso.
Come è accaduto nel caso di sua nonna, si è dovuti arrivare ad un segno molto avanzato ("improvviso gonfiore alla mano e al braccio destro") che si è manifestato solo quando il tumore ha iniziato a sconfinare oltre il polmone, determinando compressione su vali linfatici e/o ematici provenienti dal braccio e che sono stati verosimilmente compressi nel punto in cui passano vicino all'apice polmonare.
La sintesi del discorso è che sono pochi i casi in cui viene scoperto in una fase tanto precoce e di dimensioni tanto contenute da poter essere asportato senza che nel frattempo si sia esteso oltre la sede di origine (anche solo microscopicamente).
Cordiali Saluti
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Grazie mille !!! Le faccio un'altra domanda ( anche se capisco non può dirmi niente di certo): se si è sviluppato nell'arco di un anno, quanto può vivere ancora con questa malattia?!? cioè può andare avanti anche piano piano la malattia ? chiedo scusa e La ringrazio molto! Siamo preoccupati e abbiamo tanta paura. Le auguro un buon lavoro! Cordialmente!!!
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
La storia evolutiva completa di una neoplasia e sempre para all'altezza di un iceberg del quale solo la punta che affiora dal mare corrisponde alla fase clinica manifesta del tumore, quella in cui la crescita accelera ed i sintomi diventano rilevanti.
Comunque nel caso specifico quello che conta è aspettare di capire se può essere attuato il trattamento radioterapico, valutare la risposta successiva e seguire l'andamento post trattamento per verificare che non ci sia precocemente la ripresa della crescita tumorale.
Ogni paziente è un caso a se, solo "in corso d'opera" sarà possibile capirne l'evoluzione.
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Grazie ancora! La aggiornerò! Cordialità!
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Gentile Dottore, le scrissi tempo fa per la situazione di mia nonna. Penso che può leggere le altre email! Sono trascorsi due mesi e qualche settimana da quando abbiamo scoperto la malattia. La mia nonna ha attraversato un periodo di un mese in cui riusciva ad alzarsi, a mangiare a tavola, da qualche settimana stenta a camminare, lamenta dolori alle gambe, schiema, ma non eccessivi. Ha poco appetito, mangia qualche cucchiaio di pastina e spesos qualche omogeneizzato. Però è cosciente, anche se comunque si nota in lei la sofferenza. A livello respiratorio qualche colpo di tosse ogni tanto. Dovevamo portarle a fare la scontigrafia ossea per poi fare la consulenza dal radioterapista, ma non ci siamo riusciti in quanto non riesce ad alzarsi. Riusciamo a stento a portarla dal letto alla poltrona o al bagno ma con la sedia a rotelle. Ormai non cammina, o se cammina dobbiamo prenderla sotto braccio e cammina per pochi passi. Secondo Lei è nelle condizioni per fare la radio o meglio per portarla in giro da una clinica all'altra? Ci dissero che la scintigrafia era un pò complicata e che ci volevano più di due ore , e non siamo riusciti a portarla perchè non è nelle condizioni per uscire o per camminare. Grazie mille, La ringrazio come sempre per la sua disponibilità! cordialità!
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Utente,
sua nonna andrebbe visitata da vicino per valutare se le sue condizioni si sono globalmente aggravate, al punto che la compromissione non consenta di sottoporla al carico di altri trattamenti, oppure se le sue condizioni siano prevalentemente imputabili a dolore e/o limitazioni funzionali legate essenzialmente alla presenza di metastasi ossee. Solo in quest'ultimo caso converrebbe tentare di approfondire con scintigrafia ed altre radiografie per tentare di alleviare poi la sua sofferenza utilizzando farmaci specifici per le metastai ossee.
Cordiali Saluti