Radioterapia dubbia

Buongiorno, a mio padre è stato asportato un tumore al colon (T3N1) a Dicembre 2007. A Marzo 2008 ha tolto un altro tumore al polmone (lobectomia inferiore sn). Ora è in terapia chemioterapica: cicli di folfox (flebo una ogni 2 settimane) e pillole ogni giorno. Quello che è dubbia è proprio la radioterapia, perché nella colonscopia di Dicembre, era indicato un nodulo tra 17 e 22 cm (quindi sarebbe colon e solitamente non viene trattato con radioterapia), mentre il chirurgo che l'ha operato e con cui è rimasto in contatto, ora gli ha detto che l'anastomosi che ha fatto era bassa, massimo a 10cm. In effetti, nella cartella clinica di dimissioni si parla sempre di retto e nel referto istologico si parla di "retto + anelli", quindi si potrebbe pensare al retto. Il chirurgo dice che la colonscopia è errata, ma l'oncologo e il radiologo si basano su dati tecnici e con quella colonscopia sono entrambi d'accordo sul non effettuare terapia radio. Noi non sappiamo cosa pensare, certo se non serve meglio, ma non ne abbiamo la certezza, vista l'indecisione di posizione del tumore primitivo (ah quello al polmoone era una metastasi del primo). Il radioterapista ha detto che è inutile fare la radio perché si è visto che è un tumore che tende ad aggredire altri organi, ma il dubbio resta. Vorrei avere, se possibile, altri pareri. Grazie per l'attenzione.
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Dr. Gianluca Mortellaro Radioterapista 74 4
Gentile utente,
la giunzione fra il retto ed il colon-sigma si trova solitamente a distanza di 15-17 cm dal margine anale, con una variabilità anatomica di qualche centimetro, in più o in meno, che varia da paziente a paziente. In presenza di una neoplasia del retto vi è indicazione alla radioterapia in determinati stadi della malattia cosa che invece non è prevista nei tumori del colon.
Ma il presupposto principale per l'effettuazione di una terapia locale, come la radioterapia, è la presenza di una malattia localizzata, non metastatica. Da quello che leggo, mi sembra di capire che suo padre è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per l'asportazione di una metastasi polmonare quindi la chemio dovrebbe essere la terapia più idonea in questo momento. Pur non di meno, in presenza di metastasi singola, asportata, si potrebbe pensare anche ad un trattamento radiante ma deve essere confermata, in maniera inconfutabile, la sede d'isorgenza del tumore primitivo (retto o colon) cosa chedeve essere chiarita dai colleghi che hanno avuto in cura il paziente.
Spero di essere stato chiaro, rimango a sua completa disposizione.
Salve

Dr. Gianluca Mortellaro
Dirigente Medico I livello
U.O. Radioterapia
ARNAS CIVICO Palermo

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dopo
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Si grazie, è stato chiarissimo e conferma ciò che ci è stato detto sulla malattia metastatica. L'unico dubbio che ci resta e credo che resterà è proprio la sede di insorgenza, perché ci sono pareri discordanti tra chi si basa sulla colonscopia che non può essere errata e chi invece ha operato e ricorda che secondo lui la colonscopia non era corretta. Noi ovviamente non ne sappiamo di più, a posteriori ci hanno detto che non è possibile risalire con precisione alla sede primitiva del tumore e quindi non possiamo fare altro che affidarci alle cure proposteci. Grazie ancora per la spiegazione.