Carcinoma mucinoso della mammella

Gentili Dottori, mia madre (71 anni) è stata operata il 19 dicembre 2012 alla mammella destra. Intervento di quandrantectomia con asportazione di nodosità di 0,6 mm. Questo l’esame istologico: Carcinoma mucinoso della mammella con focolai di carcinoma duttale in situ di alto grado. Minuta erosione cutanea con cospicuo infiltrato flogistico granulocitario. Cute e margini di resezione esenti da neoplasia. Tessuto fibro-adiposo privo di linfonodi. Linfonodi esenti da neoplasia. pT1b N(sn)0. Indagini immunoistochimiche: recettori per estrogeni: negativi in entrambe le componenti (in situ ed infiltrante) Recettori per il progesterone: negativi in entrambe le componenti. C-ERB-B2: pos. (+++) in entrambe le componenti. KI67: 15% circa. Indagine immunoistochimica effettuata sui campioni C e D (linfonodi sentinella): CKAE1/AE3: neg. L’oncologo dal quale ci siamo rivolti ha fatto eseguire la solita trafila di esami. Scintigrafia ossea e TAC total Body, fatte tra inizi e fine marzo: negative. Esami del sangue: nella norma. Markers tumorali: nella norma. Per maggior certezza ha fatto rifare la lettura dei vetrini presso il reparto di anatomia patologica del proprio ospedale che ha confermato il succitato esame. Ha dunque escluso la somministrazione di chemioterapia e dunque anche dell’herceptin (forse perché la chemio è propedeutica al predetto farmaco). Le ha prescritto radio terapia per 30 gg (tuttora in corso). Con controlli periodici di 6 mesi. La mia forte perplessità è aver escluso l’herceptin come terapia biologica adiuvante. Vorrei un Vostro Illustre parere in merito. Anche perché sono decorsi già 4mesi dall’intervento e so che dopo massimo 3 mesi ogni eventuale terapia adiuvante potrebbe essere vana. Attendo Vostro cortese riscontro. Mi Scuso per il disturbo ma non faccio che pensare a questa situazione. Vi ringrazio.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Con mia mamma settantunenne e con i dati allegati mi sarei comportato allo stesso modo.

La mia risposta è chiara ? (^___^)

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Catania,
La ringrazio per la tempestiva risposta.
Quello che Lei mi vuole dire è che all'età di 71 anni, la chemioterapia seguita dall'herceptin sarebbe forse un pò troppo eccessiva come terapia?
Ma secondo Lei, l'iperespressione Her2 non rappresenta un forte fattore di rischio di ripresa della malattia? E quindi da limitare qualora qualche cellula malata fosse vagante nell'organismo? Ad onor del vero, devo dirLe che allorquando mia madre tenne un controllo dopo l'intervento, dal chirurgo che la operò, quest'ultimo testualmente le disse: "signora stia tranquilla. Il pezzo che le ho asportato era all inclusive, la sua è un situazione a basso rischio di recidiva"...
Lei ritiene sia condivisibile?
Grazie in anticipo per la disponibilità che Vorrà riconoscermi.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
A 71 anni si propone la stessa terapia che si proporrebbe ad una paziente giovane ma si dovrebbe tener conto anche delle condizioni generali

Legga

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/66-e-meno-aggressivo-il-carcinoma-nell-eta-senile.html
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dopo
Utente
Utente
Grazie per avermi indicato il suo articolo.
Credo di aver capito (mi corregga se sbaglio) che per le donne non più tanto giovani vada preferito sicuramente il trattamento chirurgico seguito da radioterapia.
Ma il mio dubbio era proprio questo:
perché non garantire anche il trattamento terapeutico farmacologico che il protocollo prevede? Forse perché avrebbe comportato più danni che benefici?
Scusi dottore se sono ripetitivo. Da un lato sono abbastanza sereno del fatto che la lesione sia di piccole dimensioni, che non vi sia stato interessamento dei linfonodi e che il KI67 sia piuttosto basso, ma dall'altro mi spaventa l'assenza di ormonodipendenza e l'iperespressione di Her2. Quindi mi domando e chiedo: perché lasciare che una patologia allo stato iniziale possa eventualmente degenerare?
L'oncologo che ha in cura mia madre ha parlato di prognosi discretamente buona, trattandosi di carcinoma mucinoso. Scusi se continuo ad assillarLa ma in questo momento Lei è l'unica persona competente con cui posso confrontarmi.
Grazie ancora...
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Le confermo che il carcinoma mucinoso va considerato a prognosi buona.

Io aggiungerei alcune raccomandazioni sullo stile di vita e cioè della Prevenzione Primaria in considerazione delle aspettative di vita (a 71 anni va considerata "giovane")

PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore,
grazie per i suoi preziosi consigli.
Incrocio le dita e spero che il futuro non mi riservi cattive sorprese.
La ringrazio ancora per la disponibilità che mi ha mostrato sin dall'inizio. E' confortante sapere che ci sono medici pronti a dedicare il loro prezioso tempo a chi richiede il loro aiuto. Forse perché per Lei come gli altri specialisti, più che un mestiere, quella del medico rappresenta una vocazione.
Grazie ancora. La saluto cordialmente.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Grazie a Lei
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