Operabilità carcinoma polmonare non piccole cellule

Egr. Dottori,
scrivo per chiedere un Vostro parere in ordine a quanto segue .
A mio padre, dell’età di 66 anni, purtroppo nei giorni scorsi è stato diagnosticato un tumore al polmone destro: “Neoplasia polmonare istotipo non a piccole cellule staging T3N2M0 Stadio IIIB-IV”. A questa diagnosi si è giunti dopo aver eseguito i seguenti esami con le seguenti diagnosi:
- Fibrobroncoscopia (07/08/2008): introduzione per via nasale, la carena principale appare imbottita, il bronco principale superiore ds presenta una lesione di verosimile natura neoplastica, lo sperone a livello della piramide basale appare imbottito. – Diagnosi: forte sospetto di neoplasia polmonare.
- TAC (09/08/2008): TC cerebrale senza e con contrasto; TC addome sup. e inf. senza e con contrasto; TC torace senza e con contrasto – Referto: ENCEFALO: non si documentano aree di ipercaptazione patologica di contrasto in sede e sopra tentoriale. Strutture della linea mediana in asse. Ventricoli normoconformati. TORACE: addensamento similpolmonitico del LSD e del LM che determina stiramento dell’ilo dx verso l’alto. Linfonodi aumentati di numero e di dimensioni in tutte le stazioni mediastiniche. Versamento pleurico a dx. ADDOME- PELVI: Non evidenti alterazioni sensitometriche focali a fegato, milza, pancreas e surreni. Regolare eliminazione del m.d.c. a livello renale con ureteri normocanalizzati fino allo sbocco in vescica che appare a pareti regolari. Prostata aumentata di dimensioni da valutare clinicamente. Non adenopatie ilo mediastiniche né lungo le catene iliache. Il quadro TC sembra suggestivo per neoplasia primitiva del polmone, deve comunque essere correlato con la broncoscopia, i markers e lo studio citologico del versamento.
- Esame istologico:Biopsia Bronchiale (11/08/2008): descrizione: frustoli (3) grigiatri; Diagnosi: Frammenti puntiformi di mucosa bronchiale alcuni dei quali in sede di infiltrazione di carcinoma non a piccole cellule.
- Esame citologico (11/08/2008): 1) Broncoaspirato 2) spazzolato bronchiale. Diagnosi: Citologia convenzionale e su strato sottile: 1) Broncoaspirato ematico comprendente cellule epiteliali bronchiali, macrofagi alveolari, rarissime cellule atipiche; 2) Brushing bronchiale ematico comprendente nidi di cellule epiteliali bronchiali atipiche.
- Esame citologico (14/08/2008): versamento pleurico – Diagnosi: reperto comprendente elementi infiammatori linfogranulocitari e rare cellule mesoteliali in regressione
- Essudato pleurico : CEA:778.90; CA19-9:4.81; CA125:3190.00; AFP:0.80;TPA:595.00
- Altro esame (forse ematologico): CEA: 36.30; CA19-9:24.66; CA125:255.00; AFP: 1.84; TPA:136.00; PSA Tot.:4.29
In attesa di PET TOTAL BODY la terapia consigliata è: “Trattamento polichemioterapico” poiché i medici tendono ad escludere la possibilità di un intervento chirurgico.
Siccome mi sembra di capire che nelle neoplasie polmonari l’intervento chirurgico, ove possibile, è ancora la terapia fondamentale, chiedo se anche secondo il Vostro parere il quadro clinico sopra descritto coincide con la stadiazione fatta (T3N2M0 Stadio IIIB-IV”) e se tale quadro clinico esclude al 100% l’intervento chirurgico oppure esistono margini di discrezionalità. Chiedo inoltre se in tali casi clinici la radioterapia e chemioterapia possono ridurre le metastasi così da poter effettuare successivamente un intervento chirurgico oppure la terapia ha un fine solo palliativo.
Ringrazio e porgo
Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
Gentile utente
Intanto vorrei cominciare con il sottolineare che secondo le linee guida internazionali il T3,N2,M0 si classifica come stadio IIIA ovvero come malattia localmente avanzata.
In tale stadio il ruolo della chirurgia può ancora essere significativo in relazione a vari fattori che devono essere presi in considerazione e che purtroppo sono difficili da valutare leggendo solamente dei referti.
Sarebbe fondamentale poter visionare le lastre per poter comprendere l'operabilità o meno.
Consideri anche che in molti casi si può effettuare una chemioterapia preoperatoria in maniera da ridurre le dimensioni del tumore e/o il coinvolgimento linfonodale.
In questo modo si ottiene un "downstaging" ovvero il passaggio da uno stadio non operabile ad uno operabile.
Queste naturalmente sono considerazioni a carattere generale che sono difficili da applicare nel caso specifico perchè come le dicevo sarebbe opportuno poter visionare le TAC del paziente e valutare le condizioni cliniche generali del paziente.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Dr. Francesco Inzirillo
- Ospedale "Morelli" - Sondalo
- Istituto Clinico Humanitas - Milano

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