Carcinoma squamocellulare

Buonasera,
vi scrivo per chiedervi un consulto: mia madre ha scoperto di avere carcinoma squamocellulare a ottobre 2014 , inizia 6 cicli di chemio che alla fine portano alla riduzione del tumore principale (da 5 a 3 cm) e stabilità in merito alla metastasi pleurica presente ( 9 mm).
Come seconda linea l'oncologo vorrebbe utilizzare il taxotere.
Dice che per il Nivolumab ci vuole troppo tempo per l'arrivo del farmaco (approvato per uso compassionevole).
Voi siete d'accordo oppure si potrebbe provare con farmaco biologico (anche se il tumore non ha mutazione egfr o Ale)?
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signore, La chemioterapia, che usualmente dura 6 mesi, nel tumore polmonare squamo cellulare difficilmente porta alla scomparsa della lesione. Gli antiblastici distruggono ad ogni ciclo una percentuale di cellule che si riduce nel tempo per lo sviluppo di resistenza tumorale. Questo è il motivo per cui Le hanno consigliato di continuare la chemioterapia. Parli con il suo oncologo e approfondisca gli aspetti tossici dei prossimi farmaci. Consideri l'età e le condizioni di Sua madre con particolare riguardo alla qualità della vita. Consideri che la chemioterapia distrugge parte delle cellule cancerose contemporaneamente alle cellule sane.
Le consiglio di leggere il Libro "The China study" che nel suo caso non solo da una interpretazione della origine del carcinoma, ma suggerisce anche consigli nutrizionali specifici. Una breve sintesi è nel mio blog su questo sito. Cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale