Aiuti chemioterapia

Buonasera,
a mia madre è stato diagnosticato un adenocarcinoma polmonare e ha cominciato la chemioterapia (cisplatino + gemcitabina). Devo dire che il primo ciclo è stato ben tollerato e dopo i primi giorni mia mamma è ritornata in forma.
Vorrei porvi però alcune domande.
Considerando l'ottimo stato di salute di mia mamma in quanto non presenta altre patologie di rilievo, è possibile abbinare alla chemio qualche terapia per migliorarne gli effetti? Ho sentito parlare per esempio dell'ipertermia... è un trattamento valido? O in alternativa ci sono coadiuvanti omeopatici o regimi alimentari da seguire per rendere la chemio più efficace?
In secondo luogo vorrei sapere se esistono rimedi naturali per limitare gli effetti collaterali della chemio durante i primi giorni...
E infine vi vorrei porre questo quesito. Mia mamma ha sempre avuto una temperatura attorno ai 36.5 / 37 gradi che negli ultimi anni invece faceva fatica ad arrivare a 35. Da quando ha cominciato la chemio la temperatura è risalita verso i 36.8. E' un dato incoraggiante oppure allarmante?
Vi ringrazio per l'attenzione!
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signora, nei due mesi trascorsi si è passati dal sospetto alla certezza di neoplasia polmonare nella fattispecie un adeno-carcinoma. Presumo che la malattia sia al 3° stadio per diffusione polmonare senza metastasi a distanza. Lo può chiedere ai medici che la seguono e che hanno iniziato la chemioterapia e che conoscono la prognosi dei loro pazienti. Le cure che sta facendo sono quelle classiche e il fatto che Sua madre stia bene di salute è un ottimo segno che avvalora la tesi che nel cancro il primo antidolorifico è l'antiblastico. Sua madre dovrà essere seguita nel tempo dato che le chemioterapie si portano dietro effetti tossici. Anche qui i suoi oncologi adotteranno le cure specifiche per contenerli.
Al protocollo terapeutico che sta effettuando si può associare senza alcuna difficoltà la dieta vegetale ed integrale come viene descritta nel China study, di cui trova alcuni orientamenti nel mio blog di questo sito. Il cambiamento radicale della dieta di certo agevolerà la cura che sta effettuando non solo riducendo gli effetti tossici, ma soprattutto determinando quella alcalinizzazione cellulare che è nociva per le cellule tumorali. Le consiglio di leggere fino in fondo il libro che la illustra senza perdersi troppo sulle critiche negative che circolano in internet. La verità sta sempre nel mezzo e dato che l'origine dell'adenocarcinoma polmonare è sconosciuta, una dieta vegetale ed integrale appartiene a quelle metodiche non convenzionali che cercano di affrontare il cancro alla radice. Il cammino che ha iniziato sua madre è all'inizio e ed è bene partire dalle cose più semplici e concrete. Cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

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