Bruciore durante e dopo la minzione

Gentilissimo staff medico,
purtroppo non so se la questa richiesta di consulto appartiene più alla sezione di Oncologia o a quella di Ginecologia.
Vi prego di scusarmi se ho inoltrato la mia richesta nella sezione errata.

A mia madre, 68 anni, fu asportato l'utero assieme agli annessi per via di un carcinoma di grado G1.
In seguito all'intervento chirurgico seguirono cinque sedute di brachiterapia.
Il radioterapista non prescrisse nessun tipo di medicinale o unguento da somministrare durante il periodo della brachiterapia per ovviare preventivamente ad eventuali effetti avversi.
Ciò destò un po`di sospetto in noi.
Comunque il fatto è che ora dopo la terapia (la terapia fu fatta circa due mesi fa), è comparso il seguente problema:
Durante e dopo la minzione mia madre avverte un forte bruciore interno.
Agli inizi pensavamo potesse trattarsi di una cistite. Difatti il medico di famiglia presrisse degli antibiotici che purtroppo non sono serviti ad alleviare il problema.
Sia gli il test di urinocoltura che quello del tampone vaginale non hanno riportato alcuna anomalia.
Il parere di un secondo ginecologo è che si tratta di una ustione causata molto probabilemte dalla brachiterapia.
A questo propostito fu prescritta la pomata NEOVIERM e ci fu detto che ci vorrà del tempo prima che questo fastidio scomparirà.

Volervo chiedervi il vostro parere a tal proposito. Cosa ci consiglia di fare. C'è qualche cura specifica che potreste consigliarci o forse c'è qualche tipo di test che bisognerebbe ancora fare per avere ulteriori risultati?
Riuscirà il tempo a far scomparire questo problema o rimarrà un problema con il quale bisognera rassegnarcisi a conviverci?

Non che abbiamo intenzioni di andarci a lamentare dal radioterapista che effettuò la terapia, ma qual'è il vostro parere a riguardo? Non sarebbe stato opportuno utilizzare un qualche medicinnale o tipo di pomata idratante durante le brachiterapia per appunto ovviare a queste complicazioni?

Mille grazie in anticipo per il vostro aiuto.
Cari saluti
[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Carissima,

Durante la radioterapia (compresa la brachiterapia)non sempre vengono suggeriti dei farmaci o una terapia di supporto per le vie urinarie anche perché di solito efficaci solo alla comparsa del sintomo. In questo caso, vista la sintomatologia urente comparsa in assenza di segni di infezione, si tratta di probabile cisto-uretrite asettica che potrebbe essere anche riferibile ad esiti irritativi della radioterapia.
Consiglierei istallazioni a base di acido ialurinoco per via endovescicale o se non disponibile o effettua le eventualmente anche in forma di compressa per bocca(un esempio è' Ialuril soft Gels ) da effettuarsi a cicli di almeno 10-15 giorni insieme ad antinfiammatori/antidolorifici(un esempio sono nimesulide o ibuprofene) da prendere per almeno i primi 3-4 giorni per almeno due volte al giorno (associate a gastroprotettore). Si riferisca al collega Radioterapista oncologo che vi ha seguito,
Sarà sicuramente disponibile ad aiutarvi risolvere la
Sintomatologia.


Saluti

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor. Alongi, la ringrazio per aver risposto alla mia richiesta di consulto.
Riferirò immediatametne a casa su tutto quello che Lei gentilmente ci ha consigliato.
Tanti cari saluti

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Alongi, gentili colleghi del dottor Alongi,
è trascorso un po' di tempo dall'ultima volta in cui mi sono rivolto a voi.
Volevo chiedervi un consiglio.
Il problema che vi ho descritto è putroppo ancora attuale.
Mia madre soffre tuttora e non siamo ancora riusciti a trovare la soluzione.
Il risultato dell'esame colturale delle urine ha evidenziato una contaminazione batterica (Flora polimicrobica- n colonie 20000 UFC/ml

L'esame Citofluorimetrico cel demento urinario ha evidenziato un valore alto dei leucociti e dei cristalli
Positiva per morganella

Pur avendo apparentemente individuateo il tipo di batterio (morganella), nessun dottore è stato in grado trovare il modo di combattere /risolvere questa contaminazione batterica. Suppongo si tratti di un altro tipo di batterio.
Inoltre dato che il valore dei Leucociti è alto penso sia utile effettuare il Test esterasi leucociaria.
Non ricorco bene chi fu a consigliarmelo. Forse fu un dottore di questo sito. Comunque mi fu consigliato.
Il problema è che pur avendo chiesto a diversi laboratori, sembra che nessuno conosca o offra questo tipo di test.
Siamo nella provincia di Cosenza.
Come mai non vi è nessuno che faccia questo tipo ti test?
Queto test potrebbe fornirci un risultato più preciso sul problema in modo da sperare in una soluzione.
Dove posso trovare un laboratori che esegue questo tipo di test? Cos'altro potremmo fare per individuare/combattere questo problema.
Grazie per la vostra disponibilità.
Cordiali saluti
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