Metastasi ossee

Salve
vi scrivo per avere maggiori chiarimenti in base alla situazione di mia mamma.
A settembre, dopo vari esami, le è stato diagnosticato un carcinoma duttale infiltrante di grando intermedio, G2, di 2,2 cm.
E' stata sottoposta a quadrectomia supero esterna mammella sin e dissezione ascellare sin.
Dall' esame istologico è emerso il seguente assetto recettoriale:
ER 90% - PG 90% - Ki67: 30% - c-erbB-2: neg.
Tale neoplasia ha prodotto multiple metastasi ossee (rachide, ossa del cingolo scapolare e pelvico, sterno, coste ed arti).
Al momento è stata sottoposta a terapia ormale, somministrata via capsule (GOSURAN 2,5 mg).
Ieri abbiamo eseguito scintigrafia ossea, di seguito il referto:
L'esame sistemico dello scheletro acquisito nelle proiezioni anteriore e posteriore Whole-Body ha mostrato iperaccumulo del radiofarmaco in corrispondenza di quasi tutti i metameri del rachide dorso-lombare, allo sterno, alle strutture ossee dei cingoli scapolo omerali, a livello del decorso anteriore e posteriore di numerose coste di entrambi gli emitoraci ed al bacino (in particolare a livello delle regioni sacro-iliache).
Si segnalano infine alcune aree di aumentata captazione del radiofarmaco a livello della teca cranica in regione frontale.
Essendo non ferrata in materia potresti spiegarmi nel modo più semplice possibile cosa dice tale referto?
Quello su cui mi sono soffermata maggiormente è "aumentata captazione de radiofarmarco a livello della teca cranica"; cosa vuol dire? ci sono metastasi anche in quella zona?
Perchè nella PET la zona cranica non era stata proprio menzionata; potresti aiutarmi a capire?

Grazie mille
Rossella
[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Si tratta verosimilmente di localizzazioni secondarie della malattia iniziale mammaria. Se non già effettuata, come approfondimento una TC potrebbe essere d'ausilio per valutare lo stato di coinvolgimento osseo almeno del rachide (aree litiche, rapporti con tessuti molli, etc). Su sedi dolorose o a rischio infiltrazione/compressione può essere utile una radioterapia immediata. Da valutare inoltre in tempi brevi una terapia medica per aumentare la mineralizzazione delle ossa come bifosfonati o similari.

Ne parli comunque con chi la segue.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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