Tumore vescica diffuso ai polmoni, chemioterapia

Buona sera e grazie per la disponibilità.
A una mia nipote acquisita di 49 anni è stata diagnosticato un tumore della vescica a fine novembre scorso. Fatti i necessari ulteriori accertamenti (tac, pet scan e altro) è stata dichiarata inguaribile e inoperabile, avendo riscontrato la diffusione del tumore ai polmoni. A fronte di questa sentenza così terribile, e non chiaramente spiegata nelle conseguenze e nei tempi di sofferenza, è stato programmato il trattamento di chemioterapia, con tre cicli successivi di tre trattamenti ciascuno.
Dopo il secondo trattamento del primo ciclo la chemio è stata sospesa perché si era manifestata una grave infezione alla bocca, che impediva l'alimentazione e bloccava la parola.
Data questa gravissima situazione chiedo qualche chiarimento:

sulla motivazione alla base dell'infausta diagnosi (inoperabile, inguaribile)
su eventuali terapie alternative che abbiano efficacia sul dolore e sulla qualità della vita
sulla durata dei tempi duri che aspettano questa cara persona
sulla utilità della chemioterapia
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

buonasera. Comprendo benissimo lo stato di frustrazione e le molteplici domande che sorgono. Proviamo a fare un poco di chiarezza.

Una patologia oncologica diffusa a partenza vescicale va inquadrata nell'ottica del meglio possibile, il più a lungo possibile. La diffusione in altri distretti dell'organismo della malattia oncologica indica la presenza di una cellularità eterogenea che assai difficilmente può essere eradicata totalmente con i medicamenti e le metodiche a nostra disposizione.

Una speranza nell'immediato futuro può essere offerta dalla immunoterapia: farmaci come nivolumab e pembrolizumab sono in fase di sperimentazione anche per queste neoplasie. Il concetto è quello di rendere l'organismo capace di combattere con l'attivazione del proprio sistema immunitario contro la patologia oncologica.

Le più moderne forme di chemioterapia invece per le neoplasie vescicali consentono di ridurre le masse se le cellule si presentano responsive e migliorare la condizione generale.

Questo al netto degli effetti secondari che però ad oggi possono essere arginati con nuove strategie farmacologiche e con estratti di derivazione naturale (fitoterapia) parallelamente impiegabili.

Altra metodica potenzialmente utile in qualità di coadiuvante sinergico rispetto al trattamento chemioterapico principale è l'ipertermia capacitiva profonda a radiofrequenza.

Impossibile stabilire con certezza l'andamento della malattia nella singola condizione clinica: dipende dalla responsività delle cellule ai trattamenti e dai trattamento che vengono posti in essere.

Resto a disposizione, cari saluti

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottor Pastore,
la ringrazio di cuore per la sollecita e chiara risposta al mio quesito.
Con l'occasione volevo anche aggiornarla sulla situazione. Proprio oggi c'è stata la visita di controllo di un oncologo, che, alla luce delle difficoltà di completare il primo ciclo di chemio e dei pesanti effetti collaterali (dimagrimento, gambe molto molto gonfie e conseguente uso di sedia a rotelle, difficoltà di respirazione, che hanno comportato l'uso dell'ossigeno di notte, ecc), ha ritenuto di non procedere oltre con la chemio e di utilizzare solo cure palliative.
Da profano mi sembra di capire che la situazione sia molto grave e che la malattia vada avanti molto rapidamente.
Ho visto che lei è responsabile del reparto oncologico della clinica Villa Salaria, che è proprio a due passi da casa.
Se mia nipote non fosse in Olanda non mancherei di accompagnarla da lei per valutare come aiutarla al meglio; purtroppo non sarà possibile.
Cordiali saluti e anticipati ringraziamenti per la sua disponibilità e cortesia.
[#3]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentilissimo, buonasera.

Di nulla, si figuri.

Mi spiace molto per la condizione descritta che ahimè appare assai compromessa.

Un caro saluto
[#4]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottor Pastore,

la ringrazio per la sua cortesia e le comunico che la mia cara nipote è mancata ieri mattina, a soli 49 anni e dopo 3 mesi dai primi accertamenti.

Cordiali saluti e buon lavoro
[#5]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Mi spiace moltissimo. Le più sentite condoglianze.

Carissimi saluti
Cure palliative

Cosa sono le cure palliative? Una raccolta di video-pillole sui farmaci palliativi e la cura del dolore nei malati terminali.

Leggi tutto