Un adenocarcinoma del grosso intestino vegetante ed infiltrante ptnm

All'inizio del 2006 a mia madre è stato diagnosticato un adenocarcinoma del grosso intestino vegetante ed infiltrante pTNM; G: pT2, NX, MX; G2. Dopo pochi giorni le è stato asportato. Non è stata sottoposta nè a chemio nè a radioterapia nè prima nè dopo l'operazione. Le è stato semplicemente consigliato un follow up che prevede periodicamente: visite di controllo , esami del sangue per determinare il valore dei marcatori CEA e CA 19-9 , ecografia o TC. Dagli ultimi 4 esami del sangue effettuati i valori dei due marcatori sono in continua crescita e dall'ultimo esame risulta che il marcatore CEA ha superato il limite ritenuto "normale". Vorrei sapere se mi devo preoccupare e come mi devo comportare e vorrei un vostro parere sul percorso che stiamo seguendo (follow up senza alcun ricorso nè a radio nè a chemio).
Un sentito ringraziamento a tutti coloro che mi risponderanno
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

per poter esprimere un giudizio sulla opportunità o meno di un trattamento adiuvante dopo la chirurgia del 2006 occorrerebbe la trascrizione completa dell'esame istologico determinato dopo l'asportazione completa del tumore. Soprattutto occorre conoscere lo stato linfonodale dopo intervento. La problematica attuale dell'incremento dei marcatori, se continuo nel tempo, va indagato a mio avviso con un esame TC. Questo perchè sebbene i marcatori risentano anche della presenza di patologie benigne nel loro rialzo, se sono in continua ascesa in un soggetto con un pregresso intervento per tumore, impongono una maggiore attenzione e scrupolo.

Sempre a disposizione,

Cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Utente
Utente
L'esame istologico a seguito dell'operazione riporta esattamente la seguente diagnosi: Adenocarcinoma a medio grado di differenziazione (g2) , infiltrante a tutto spessore la tonaca sottomucosa e focalmente la tonaca muscolare insorto in adenoma villoso.
pTNM; G: pT2, NX, MX; G2
rdGP
Perdoni l'ignoranza ma non so se da qui si riesce ad ottenere l'informazione sullo stato linfonodale.
Da successivi esami (tc ed eus) ci è stato detto che la stadiazione è cN0 cM0. Con tutte queste sigle, non ci capisco niente.
Spero di averle fornito l'informazione che le serviva.

Posso farle un'altra domanda da profano? Ma non si può proprio fare nulla per prevenire l'insorgenza di eventuali recidive? Nel nostro caso praticamente stiamo monitorando la situazione per verificare che non si presenti una recidiva, ma senza fare nulla per evitare che questa eventualità si verifichi.

Ringrazio infinitamente Lei e tutti gli altri professionisti che vorranno rispondermi.
Cordiali saluti
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

se si doveva eseguire una chemioterapia adiuvante (e questo dipende dallo stadio di malattia) si doveva fare subito dopo l'intervento. Ora la cosa migliore da fare è uno stretto follow-up. Lo stato linfonodale da parte del patologo non è esplicitato da quanto mi hai trascritto. L'N0 che si vede con la c dinanzi è basato sulle indagini strumentali. Comunque ora non ha più importanza. Importante è seguire, ripeto, i controlli scrupolosamente.

Cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it