Tumoe al fegato

Gentili medici,
mio padre di 71 anni ha un epatocarcinoma di 13 cm su fegato cirrotico. Dopo un intervento fallito e vari problemi quali gotta, versamento pleurico, calo di albumina.. ora i suoi valori sono quasi a posto. I marker tumorali sono negativi e la funzionalità del fegato è buona. Stiamo aspettando di rispristinare la creatinina che si era alzata con i diuretici. Il medico pensa di usare il nexavar..
negli ultimi giorni però è debolissimo, ha difficoltà nel camminare e ha dissenteria da 3 o 4 giorni, anche se ora si è attenuata. Sono sintomi della malattia che ormai sta degenerando o la difficoltà di deambulazione è dovuta a troppa immobilità? per varie peripezie sono ormai 5 mesi che cammina solo l'indispensabile in casa. Vorrei sapere se dobbiamo farcene nuna ragione e se è possibile sperare ancora o magari anche fare qualcosa per dargli un pò di forza.
Grazie anticipatamente
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

nei pazienti epatopatici il calo di forze, la spossatezza sono purtroppo frequentissimi. Direi che la terapia con Nexavar è idonea e si può sperare in un miglioramento globale qualora la neoplasia regredisse. Si potrebbe pensare di aggiungere delle applicazioni di ipertermia capacitiva per rinforzare ulteriormente la terapia. Anche un esame octreoscan (per ulteriori informazioni puoi guardare il sito www.ipertermiaroma.it) potrebbe essere utile per verificare se si può aggiungere l'octreotide alla terapia che verrà instaurata.

Resto a disposizione, cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Utente
Utente
Mille grazie....
anche qualche parola di conforto è importante in questo momento.
ancora grazie