Parere metastasi epatica da ka mammario.

Gentili dottori, vi scrivo per parlarvi e chiedere un parere sulla situazione di mia madre. cercherò di ricostruire brevemente la storia clinica, scusatemi se non uso termini proprio tecnici ma non sono un medico.
Otto anni fa mia madre è stata operata alla mammella per un carcinoma duttale infiltrante, le è stata fatta una mastectomia totale con svuotamento del cavo ascellare
Il carcinoma è stato classificato T2 N0 M0, non vi erano quindi linfonodi positivi su tutti quelli che sono stati esaminati, successivamente ha eseguito 6 cicli di chemioterapia (CMF mi sembra) e per i 6 anni successivi la terapia ormonale con il NOLVADEX.
Tutti i controlli eseguiti fin ora sono stati negativi e tutto andava per il meglio quando il 19 gennaio 2009 durante un ecografia epatica è stato riscontrato un nodulo sospetto di circa 2 cm: successivamente sono state eseguite tac, risonanza, scintigrafia e eco del torace tutte con esito negativo.
Il 2 febbraio mia madre è stata operata al fegato e le è stato esportato il segmento contenente il nodulo, che è risultato essere una metastai del tumore di otto anni fa! Nella cartella clinica e come ci hanno detto i medici: i margini chirurgici sono esenti da malattia, il tessuto "circostante" è sano, sono stati prelevati 5 linfonodi 4 dei quali risultano esenti da ripetizione metastaica ed uno risulta positivo.ho anche l'esame istologico della lesione, se può essere utile in seguito posso riportarlo.
Adesso sta eseguendo la chemioterapia (FEC), che dovrà proptrarre per 6 cicli....noi siamo preoccupatissimi.
I medici dicono che c'è la speranza che la malattia fosse "solo lì" e che "sono ottimisti", cosa vuol dire?
Può guarire mia madre?
Grazie in anticipo
[#1]
Dr. Francesco Sponziello Oncologo 17
Salve, spero che sia stata rifatta una tipizzazione dei recettori e dello stato di HER2 sulla metastasi epatica asportata. Sua madre ha ricevuto per 6 anni una terapia endocrina perchè sicuramente all'epoca della prima diagnosi avrà avuto uno stato recettoriale (ER, PgR) espresso. Pertanto sarà da valutare anche un'eventuale nuova terapia endocrina o l'uso di Herceptin dopo il trattamento chemioterapico in corso al fine di prevenire ulteriori recidive di malattia
Cordialmente

Dr. Francesco Sponziello
U.O. Oncologia Medica e Breast Unit
P.O. "A. Perrino" - Brindisi

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gentili dottori,
grazie per aver risposto così in fretta..
So che la tipizzazione dei recettori e dello stato di Her2 è stata fatta ma al momento non ho con me i dati esatti, provvederò a contattare la clinica dove mia madre è stata ricoverata e a trasmetterli.
Ricordo che all'epoca della prima diagnosi c'era infatti "positività ormaonale".
Vorrei intanto però farle alcune domande:
-l'eventuale terapia endocrina si può portare avanti per tutta la vita?..oppure tra 5 anni c'è nuovamente il rischio di una recidiva..
-Non potrebbe mia madre già essere guarita con l'intervento e con questa chemioterapia, che infatti è molto pesante e credo che quindi miri a distruggere eventuali focolai residui?
Grazie in anticipo e scusate per i termini poco "tecnici"
[#3]
Dr. Francesco Sponziello Oncologo 17
La terapia endocrina non si può portare avanti tutta la vita perchè come tutte le terapia esistono anche dei possibilil effetti collaterali e poi perchè daglli studi fatti non ci sono dati in merito. Con l'intervento e la chemioterapia sua madre potrebbe essere guarita, ma esiste putroppo il rischio che questo genere di patologia possa riprsentarsi per cui conviene, dove possibile, effettuare una terapia precauzionale che possa rendere più sicuro il risultato ottenuto con l'intervento e le chemioterapia.
Cordialmente
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gentile dottore, volevo riportarvi anche i dati dell'esame istologico:
-ER: +40%
-PgR: -<20%
-Frazione proliferante (Ki67): alta > 15%
-Her2 (Hercept Test): 1+ < 10% delle cellule con debole e completa positività di membrana.

questi sono i dati che erano riportati sulla cartella clinica, inoltre come ho gia detto, 1 dei 5 linfonodi prelevati era positivo ed i margini chirurgici di resezione erano esenti da malattia.

Con questi dati si può avere una prognosi più precisa?
Inoltre so che sono molto importanti il valore di HER2 e della frazione proliferante (ki67), potreste spiegarmi cosa vogliono dire ed particolare se in questo caso specifico indicano una situazione particolarmente grave?
Forse la mia domanda è assurda, perchè ogni caso è a se, ma vorrei sapere cosa dobbiamo aspettarci una volta terminata la chemioterapia, ci sono possibilità che mia madre guarisca?
[#5]
Dr. Francesco Sponziello Oncologo 17
adesso la tipizzazione biomolecolare è più chiara. In considerazione dell'espressione dei recettori ormonali sarebbe utili iniziare dopo la chemioterapia una terapia endocrina con Inibitori dell'aromatasi per un periodo di 5 anni. Il fatto che la malattia sia HER2 - (1+)da un lato è un fottore positivo perchè generlmente le forme HER2- sono meno aggressive come tipo di malattia. dall'altro la non espressione di HER2 impedisce l'utilizzo di un farmaco che si chiama Herceptin che si lega specificatamente ad HER2.
Se l'intervento è stato radicale come sembra, la chemioterapia + la futura terapia endocrina possono dare un margine ulteriore di sicurezza. Bisognerà poi effettuare i regolari controlli oncologici come di regola.
A presto
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
La ringrazio infinitamente per le sue risposte e per la sua chiarezza,
cari saluti
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