Carcinoma mammario con metastasi osee diffuse e recente metastasi pleurica

Salve

scrivo per mia madre.Anni 67,a giugno 2007 le veniva diagnosticato carcinoma duttale infilitrante moderatamente differenziato dx ER e PR + 90-95 % , c-erb2+,Ki67 10%,p53 -; linfonodi ascellari metastaizzati.
Incomincia terapia con Femara Agosto 2007.Marker ca 15.3 a 179.2
scende a 130.2 a novembre 2007
Ottobre 2007 forte dolore alla schiena sospetto per localizzazioni.Da TAC emergono diffuse secondarismi ossei; paricolarmente interessati L1-L2 e D5.
Comincia a Gennaio 2008 ciclo di radioterapia presso clinica bonvicini Bolzano: 40Gy in 20 sedute 1 per die.
A fine Gennaio marker ca.15.3 scende a 84.5 .A marzo 08 team di radioncologia
determina che i secondarismi sono stati decisamente ridotti dalla radioterapia e sono allo stato "dormiente".Dolore inesistente.comincia a gennaio terapia adiuvante con difosfonal che ad oggi continua settimanalmente.
A giugno marker ca 15.3 sale a 109.0.Oncologa decide cambiamento terapia da Femara ad Aromasin.condizioni buone.
A Novembre emerge un altra localizzazione per secondarismo in zona C5.I medici decidono di non irradiare pur essendo discreta la massa.Ad oggi nessun dolore significativo per mamma nella zona cervicale.
a dicembre altro cambio di terapia in seguito a innalzamento del marker ca 15.3 a 124.0 (Cea perfetto e altri valori analisi sangue tutti nella norma tranne GammaGT elevato a causa di qualche bicchierino di vino extrapasti!!) da Aromasin a Arimidex.A gennaio sospetta bronchite trattata con aereosol migliora dopo 2 settimane.Ricompare lieve a Marzo con pochissima tosse,dolore toracico assente ma dispnea da sforzo ingravescente.Esami di controllo a Marzo 09: ecografia del torace non segnala nulla di anomalo,rx toracica segnala versamento pleurico sx con spostamento del mediastino.Viene ricoverata per toracentesi e drenaggio pleurico.Esame citologico del liquido sospetto per neoplasia.Effettuata pleurodesi 4mg di talco.biopsia pleurica conbferma sospetti: presenza di un secondarsimo pleurico originato da tumore primitivo mammario.
Questo il quadro ad oggi.Le mie domande sono le seguenti:

1.è corretto un cambio così frequente di terapia ormonale? (sò che si cerca di trovare la più efficace...)
2.Essendo c-erb2+ non sarebbe opportuna terapia con trastumazab o tamoxifene?
3.Quali sono le terapie possibili e + efficaci per il secondarismo pleurico?
é reale la possibilita di pleurectomia? Meglio intervenire con radioterapia?
oppure le due cose combinate?

A fine mese porterò la mamma allo IEO di Milano per una visita di consulto.
Attualmente è in cura presso l'ospedale di Bolzano.Ritenete sia un centro valido anche per la cura di patolgie complesse quali quelle metastatiche polmonari?Consigliate qualche centro in specifico forse più all avanguardia nella terapia?
sperando di essere stato il più esauriente possibile e di non essere stato troppo dispersivo e prolisso Vi ringrazio anticipatamente per il vostro prezioso aiuto e la gentilezza accordataMi.
Grazie

T.F.
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Amico,

innanzitutto direi che occorre pensare ad un trattamento chemioterapico. La malattia appare in fase diffusiva e non si può essere assolutamente certi che nel resto dell'organismo non vi siano altri focolai metastatici pronti alla crescita. Una neoplasia della mammella con linfonodi positivi all'ascella merita già dall'inizio una altissima attenzione ed una terapia adiuvante assai energica. A questo punto a mio avviso occorre eseguire una TC total body + cranio con mdc per una restadiazione completa oltre una scintigrafia ossea per verificare se la situazione scheletrica è ancora ferma. Ripeto, più che una ormonoterapia occorre pensare ad un trattamento chemioterapico sistemico. Il c-erb è 2+ pertanto non è possibile il trattamento con trastuzumab (dovrebbe essere 3+). E' pur vero che sarebbe opportuno tipizzare nuovamente dal punto di vista molecolare la neoplasia poichè le cellule che costituiscono la malattia metastatica sono spesso differenti da quelle del tumore primario. Ciò si effettuerebbe mediante biopsia di una delle lesioni più facilmente raggiungibili. Spero di aver aggiunto qualche elemento utile e resto a disposizione anche telefonica.

Un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottore

la ringrazio vivamente per la risposta.Mi permetto di chiederLe (e sò che con i pochi dati a disposizione e senza un referto preciso dell esame istologico è arduo rispondere) a suo parere quale trattamento chemioterapico specifico consiglierebbe?
Quindi lei sostiene che,qualora oggi o appena al più presto otterremo una visita dall oncologa che cura mamma,volesse continuare l'ormonoterapia.sarebbe una decisione discutibile?
Sò che per lei è difficile rispondere in quanto,dirà lei, è il meidco curante che ha la visone globale del quadro clinico...quindi.
Mamma è davvero preoccupata per questo "nanetto" come lo chiama scherzosamente lei,insidiato sulla pleura sx.
Io sono preoccupatissimo ma sò che fasciarsi la testa prima di essersela rotta non serve assolutamente a nulla.Cerchiamo di rimanesre il più calmi possibili e di affrontare la situazione a sangue freddo.Ho cercato di riassicurarla dicendole che se la radioterapia ha "funzionato" sui nanetti osseei,"sicuramente" aiuterà acnhe a eliminare il nuovo ospite indesiderato.. ma mi chiedo quanto sia vero.come dice giustamente lei,forse la pasta di cui è fatto questo nuovo incomodo è diversa da quello che l'ha generato..forse si è mutato geneticamente per resistere all ormonoterapia,giusto? un ultima cosa..che parere ha lei riguardo ad una possibile rimozione chirurgica del secondarismo pleurico? sò acnhe qui quanto difficile sia dare una risposta precisa avendo lei pochi dati a diospoziione.. ne ho pochi anch'io1 kla notizia è di ieri we oggi alle 14.30 avremo un collocquio telefonico per capire meglio..quindi domani potrò fornile,spero,qualche dato più accurato.
La ringrazio nuovamente per la sua attenzione.

Saluti

T.F.
Vorrei
[#3]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Amico,

a mio avviso non è più utile proseguire una ormonoterapia (o meglio, andrebbe ristabilito con un nuovo esame istologico sul tessuto metastatico lo stato recettoriale). Se non è mai stata eseguita una chemioterapia, direi che un protocollo a base di antracicline e taxani è la scelta più plausibile (condizioni generali permettendo). Anche per lo scheletro direi che l'acido zoledronico è la scelta più idonea. La rimozione chirurgica a livello pleurico avrebbe senso solo nell'ottica di una biopsia per rifare il punto della situazione molecolare.

Resto a disposizione..

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
[#4]
dopo
Utente
Utente


Egregio dottore

Comincio ringraziandoLa per l'aiuto accordatoMi.
Oggi ho avuto un colloquio telefonico con la oncologa che cura mamma; da quanto mi ha detto non ho capito bene se c è un secondarismo ben localizzato per posizione e misura sulla superficie pleurica o..da quanto ho capito..se +è stata rilevata tramite l esame citologico del liquido estratto tramite toracentesi,di cellule maligne neoplastiche...le quali si suppone quindi siano tutt ora presenti a livello pleurico.Ad oggi ,ho fatto presente alla dottoressa,le condizioni respiratorie di mamma sono molto buone e cia auguriamo tali rimangano; lei ha detto che si trattava di un buon sengo in quanto significava che evidentemente non si stava riformando versamento.Posso poi chiederLe se sà brevemente spiegarmi come mai queste cellule neoplastiche portino al formarsi di questo versamento?
Ora,anche lei si diceva perplessa riguardo all ormonoterapia,specialmente all uso di inibitori della aromatasi; ha detto che intende sottoporre mamma per un breve periodo (3-4mesi suppongo) a una ormonoterapia tramite iniezione ogni 28 giorni; mi ha detto il nome del farmaco che comincia per c e dex qualcosa..ma sinceramente non ricordo..credo sia della famiglia dei tipo FASLODEX,quelle ormonoterapie utilizzate in carcinomi mammari in stadio avanzato che abbiano ripèreso progressione dopo trattamento di inibizione della formazione di estrogeni.
Nel caso questa terapia non dia in breve tempo risultati veramente soddisfacenti anche lei ha parlato di eventuali chemioterapie.
Ha escluso radioterapia per il momento.
Ora io cerco di traanquillizzare mamma al meglio convinto che le serva stare tranquilla il più possibile.. ma sono devo dire preoccupato anche se non perdo fiducia e speranza..la mia domanda è quanto queste cellule neoplastiche a livello pleurico possono un domani infiltrarsi nel polmone? quanto possono moltiplicarsi e dare forma a nuovi focolai?
La visita di controllo mi è stata fissata per il 28 maggio (!!) dicendomi che non c'era da preoccuparsi,che andava bene cosi.Il 30 aprile porterò mamma allo IEO per consulto.Secondo lei è giusto e opportuno attendere fino a fine maggio prima di iniziare questa nuova ormonoterapia?
Come sempre la ringrazio per il suo prezioso tempo e gentilezza porgendoLe i miei più cordiali saluti

T.F.
[#5]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Amico (non conosco il tuo nome ma ti invito a darmi del tu tranquillamente),

comprendo benissimo i mille dubbi ed altrettanto ti debbo dire che per un "addetto ai lavori" il discorso è molto lineare. Allora: siamo in presenza di una neoplasia già sconfinata da tempo avendo colonizzato lo scheletro. Ora è insorta questa nuova evidenza macroscopica pleurica. A livello sistemico la malattia era comunque già presente e non è purtroppo detto che non vi siano altri focolai per ora microscopici in altri organi. Quindi il problema non è nel preoccuparsi se le cellule si infiltrano nel polmone dalla pleura ma quello di arginare una malattia sistemica (diffusa già dal momento in cui sono comparse le prima metastasi). L'ormonoterapia a mio avviso ha fatto il suo tempo in questo caso (anche se il fulvestrant (nome commerciale Faslodex) è un farmaco molto recente ed efficace). Probabilmente sarebbe poi opportuno tipizzare nuovamente le cellule del tumore essendo senz'altro differenti da quelle che costituivano il tumore primitivo. Resto ancora dell'idea che un trattamento chemioterapico è più opportuno. Se vuoi ne possiamo parlare anche telefonicamente o se fai un saltino a Roma...

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Tumore al seno

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto