Ripetizione dopo tumore alla vescica

Buongiorno, mio Padre è stato operato da tre mesi ed gli è stata asportata la vescica e la prostata per un tumore molto aggressivo, dalle analisi fatte in seguito (scintillografia) sono risultate da analizzare tre punti testa, costato e zona pelvica, le tac che sono state fatte hanno dato esito negativo. Da un mese a questa parte però gli è cominciato un dolore alla gamba nella zona pelvica che lo ha portato fino a rimanere bloccato a letto. Ha cominciato la radioterapia e il radiologo vedendo le sue condizione ha richiesto una risonanza magnetica dalla quale si è evidenziato una ripetizione nella zona pelvica.
Le mie domande sono le seguenti:
1)La progressione delle analisi svolte e la tempistica sono state corrette? Oppure era necessario fare subito la risonanza magnetica?
2)Si deve rianalizzare con una risonanza anche le altre due zone escluse con la tac, testa e costato?
3)Vorrei portare mio padre ad un consulto a Milano all'Istituto Europeo di Oncologia, quale potrebbe essere il reparto adatto, o meglio, lo specialista adatto al mio caso.

Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

la radioterapia a scopo antalgico e di recupero funzionale è adeguata. Essendo la malattia sfuggita dalla sede in cui è nata sarebbe opportuno un trattamento chemioterapico sistemico e delle fleboclisi di acido zoledronico (esso si fissa elettivamente nello scheletro riducendo il riassorbimento dell'osso ed avendo localmente un effetto antitumorale). Testa e coste potrebbero anche essere meglio studiate con una semplice RX mirata. Si potrebbe anche dosare la cromogranina A nel plasma per verificare se è abbinabile trattamento con octreotide (per ulteriori informazioni puoi visitare il sito www.ipertermiaroma.it ). Su alcune delle localizzazioni si potrebbe abbinare anche un trattamento ipertermico.

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Utente
Utente
La disturbo nuovamente perchè mio padre ieri ha terminato i 10 trattamenti radioterapici all'osso ischio-pubico il dolore è diminuito e l'oncologo gli ha detto di riposare e che tra 20 giorni lo incontrerà e comincerà la chemioterapia. Sono molto preoccupato perchè dalla sua risposta si intuiva chiaramente l'urgenza del trattamento chemioterapico e rimandare di altri 20 giorni il trattamento mi sembra molto rischioso, questa situazione è stata generata proprio dal ritardo nella diagnosi (i primi disturbi li ha avuti a luglio 2008 e si è rivolto all'urologia di Careggi a Firenze), prima operazione (un mese si è perso perchè era il periodo natalizio), e individuazione della ripetizione alla gamba, non vorrei ulteriormente aggravare una situazione ormai a mio avviso compromessa. La ringrazio anticipatamente
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