Carcinoma al polmone

Gentile dottore,
mia madre ha 69 anni, e circa tre anni fa gli fù diagnosticato un carcinoma vicino al duodeno poi asportato (come possibile vedere dai referti successivi), già si evidenziavano millimetrici noduli al torace, dopo aver fatto chemioterapia ai successivi controlli dopo circa due anni si è evidenziato un aumento dimensionale di alcuni noduli ( uno di questi è circa 10mm). E’ stato eseguita la biopsia di un nodulo più piccolo aspirato marginalmente, perché quello di dimensioni maggiori era coperto e quindi irraggiungibile con l’ago.
La biopsia sentenzia quanto segue : Gruppi epiteliali bronchiali senza evidenti Atipie e quattro gruppi epiteliali con aspetti citoarchitetturali papillariformi compatibili con adenocarcinoma di possibile origine dalla neoplasia pancreatica già nota. SNOMED T- 28000 M-09460.

06/11/2006 TC ADDOME COMPLETO SENZA E CON CONTRASTO (referto)
Dilatazione delle vie biliari intra ed extra-epatiche con stop in sede periampollare con la presenza di formazione solida di 17x13 mm con spiccato enhancement in fase tardiva, di verosimile natura discariocinetica. Concomitano dilatazione del dotto di Wirsung ed alcune piccole linfoadenopatie in sede peri pancreatica e celiaca.
Non lesioni secondarie epatiche né alterazioni tomodensitometriche di significato patologico a carico dei rimanenti parenchimi addominali.
Assenza di liquido libero peritoneale.
A livello toracico si rivela millimetrico nodulo e delle LSD di significato aspecifico per le esigue dimensioni, da ricontrollare a distanza.
Non linfodenopatie patologiche in ambito mediastinico.

22/11/2006 Intervento chirurgico di Duodenocefalopancreasectomia, veniva inoltre effettuata resezione del diverticolo di meckel.

Referto istologico: Adenocarcinoma a medio grado di differenziazione con origine del tratto periampollare del coledoco infiltrante a tutto spessore la parete duodenale, il pancreas ed il tessuto adiposo peripancreatico. Infiltrazione carcinomatosa di un linfonodo pancreatico (Micrometastasi), non infiltrazione neoplastica degli altri 26 linfonodi asportati. Colecestite cronica. Non infiltrazione carcinomatosa del diverticolo di Meckel. Stadio pT4 N1 Mx

04/01/2007 La paziente intraprende trattamento con:
GEM 1000 mg/m2 1670mg 1-14
FA 100 mg/m2 167mg 1-3, 14-16
5FU 400 mg/m2 668mg

OGGI L’equipe medica gli ha consigliato:

29/06/2009 INIZIO TERAPIA
In data 29 c.m è previsto l’inizio della terapia usata in precedenza (dopo duodenocefalopancreasectomia ), equipe medica ritiene però di sostituire alcuni farmaci con i seguenti::
CIS PLATINO + ETOPOSIDE.

Purtroppo non sono stati chiari (diciamo vaghi) su quali sostituire e sul dosaggio affermando di decidere nell’immediatezza della somministrazione.

Volevo sapere lei cosa né pensa e se ritiene la terapia adeguata.
Per mancanza di spazio non sono riuscito ad inserire altri dettagli se gli servono sono a vostra completa disposizione. Grazie anticipa
[#1]
Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Utente,
dopo una prima chemioterapia, con i farmaci riconosciuti più attivi nel ca del panceras, una seconda linea di terapia qual è quella attuale non ha uno standard di riferimento, per cui i medici che seguono sua madre scelgono per lei una combinazione di farmaci considerati attivi in alcuni studi. In effetti il cisplatino come base non è male, ma per il (o i) farmaci da associare non ci sono regole.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta,

Quindi non esiste una terapia precisa?
Inoltre, un'altro medico dell'equipe voleva intervenire chirurgicamente già da tempo. Sinceramente sono un pò confuso, è mai possibile che non ci sia un strada comune?
Come mai la terapia precedente non ha avuto nessun effetto se questi noduli se sono da riferire al problema precedente( come è stato mensionato nell'esame istologico)?
Cosa significa SNOMED T- 28000 M-09460?

grazie della sua diponibilità.
[#3]
Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Utente,
è vero, non esiste una strada comune perchè non c'è una terapia che abbia dimostrato di essere chiaramente superiore alla altre in seconda linea. Già in prima linea la situazione è complessa e, purtroppo, devo ammettere che non è raro (come è accaduto a sua madre) che la pur migliore terapia non funzioni. Anche negli studi, che hanno portato all'uso di queste cure, i casi con risposta sono inferiori a quelli senza risposta (pur essendo i migliori dati disponibili).
SNOMED T- 28000 M-09460: sarà un codice che ha copiato dal referto ma non centra nulla con la diagnosi.

Riguardo al giudizio chirurgico, questo può essere dato solo da chirurghi che hanno davanti immagini radiologiche e paziente. Per almeno due motivi: resecabilità tecnica del tumore e dubbie metastasi polmonari.

Cordiali saluti
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