terapia intercettiva a 5 anni

salve. mia figlia di anni 5 e mezzo ha un'ipertrofia adenoidea di 3 grado e lo stesso vale per le sue tonsille. ha avuto in passato anche qualche episodio di ipoacusia catarrale.abbiamo appena concluso con discreto successo un percorso logopedico perchè non riusciva a pronunciare correttamente alcune consonanti. respirando prevalentemente con la bocca e mangiandosi le unghie al momento ha questa situazione: palato stretto e lieve morso anteriore. non ha ancora perso alcun dente deciduo. stiamo valutando la terapia intercettiva. la prima odontoiatra mi ha detto di ritornare pure ai 6 anni adducendo come motivazione che non voleva crearle disagio dal momento che le è già difficile respirare con il naso e sperando in un miglioramento del suo quadro clinico dopo l'estate. la seconda mi ha detto invece che possiamo cominciare anche ora dicendo che se è vero che le andiamo a mettere un corpo estraneo in bocca (mi ha parlato in più di griglia linguale) è pur vero che a 5 anni e mezzo la dilatazione sarebbe così rapida da darle pure sollievo alla respirazione. leggendo e documentandomi pare che non sussista una fretta particolare dando per ideale per la cura un'età di 7 o anche 8 anni. da mamma ovviamente mi preoccupa l'agio di mia figlia, a settembre inizia la scuola elementare e già lei ha qualche difetto fonetico residuale, aggiungerle altro disagio non vorrei che le creasse disturbo. a meno che non le metto ora l'apparecchietto e la griglia contando che a settembre lei si sarà abbastanza abituata. insomma ho dei dubbi. mettendolo più in là , verso i 7, magari la risoluzione potrà essere più lenta ma lei sarà più grande e collaborerebbe meglio, e forse anche il suo quadro patologico tonsillare ed adenoideo sarà migliorato. inoltre mi chiedo, agendo così anticipatamente è vero che i risultati li raggiungeremmo presto ma poi immagino dovrà stabilizzare l'allargamento palatale altrimenti proprio per l'elasticità dei tessuti immagino che potrebbe restringersi? non so ecco.. quindi iniziare ora significherebbe continuare comunque a tenere il divaricatore per più tempo in sede? un'ultima domanda, è dolorosa l'applicazione di questo apparecchietto? sono una mamma comunque molto attenta ed in linea con la prevenzione, dunque se da una parte ho l'ansia tipica di una mamma che non vorrebbe creare disagi a sua figlia, dall'altra , visti i guai di malocclusione miei personali , sono assolutamente in linea con un'ottica preventiva purchè ben ponderata e giustificata . accolgo con interesse i vostri riscontri.
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Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
Buongiorno.
La tempistica di intervento ortodontico dipende in parte dalla situazione che si riscontra caso per caso, in parte dalla scuola o corrente di pensiero che ciascun ortodontista ha scelto .
Personalmente tratto bambini anche più piccoli, proprio quando patologie collaterali, in particolare respiratorie dell'Orecchio, possono trovare nel trattamento ortodontico precoce una soluzione alternativa agli interventi chirurgici , che rischiano di diventare indispensabili se l'ipertrofia adenotonsillare procede indisturbata.
Le tipiche preoccupazioni materne sono trasposizioni di propri disagi che vengono senza motivo trasferiti sul bambino, che solitamente accetta con grande piacere l'idea di portare un apparechio: attenta a non cadere in questo comportamento.
Anche le modalità di attivazione, che devono essere caratterizzate da rapidità, non hanno nessun effetto sgradevole.
Comunque, personalmente preferisco iniziare con altri dispositivi ancora meno invasivi, ma solo per entrare più gtradualmente in comunicazione con il bambino.
le suggerisco di leggere questi articoli:

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
http://www.studiober.com/pdf/Ostruzione%20nasale%20ipertrofia%20adenotons%20OSAS%20malocclusione.pdf
. N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Cordiali saluti.


Dr.ssa Giulia Bernkopf-Vicenza-Roma.
Odontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia.Gnatologa
dott.g.bernkopf@gmail.com - www.bettega-bernkopf.it

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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
grazie. ho portato apparecchio mobile e fisso a mia volta ed a un'età maggiore. ora, sono una mamma mediamente apprensiva e dunque non le trasmetterò in alcun modo ansia. credo però che in una bimba che ha già difficoltà a mangiare e respirare perché usa solo la bocca aggiungere un corpo estraneo non sia un motivo di felicità ma un impegno cui adattarsi. che questo possa farlo con consapevolezza e pazienza potrà pure essere. tra l'altro ora ha finito un percorso logopedico e finalmente si esprime con gioia ed entusiasmo, andare a condizionarla nuovamente in senso peggiorativo mi spiacerebbe, a settembre inizia pure la scuola.. so però che i tempi di allargamento palatale a questa età sono rapidissimi e questo pure va detto. va bene, leggerò e valuterò la questione. grazie mille dottoressa per la risposta
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Dr. Dario Spinelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22 2
Alla risposta esauriente della collega le aggiungo tre riflessioni:
se la decisione terapeutica è quella dell'espansione palatale con espansore rapido molti preferiscono per completezza di lavoro che siano presenti in arcata i primi molari permanenti, pur agganciandolo ai decidui. In alternativa e/o in attesa si comincia con altri apparecchi.
la valutazione viene fatta su alcuni parametri clinici che non conosciamo non avendo a disposizione i dati clinici e radiografici necessari.
l'intervento potrebbe essere coordinato clinicamente con la logopedia e l'otorino discutendone con i colleghi

Dr. Dario Spinelli
Odontoiatra Specialista in Ortodonzia e Gnatologia
www.ortodonzia.bari.it
www.ildentistaperibambini.it

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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
grazie. da profani infatti io e mio marito avevamo qualche dubbio sul fatto di ancorare l'apparecchietto per la terapia intercettiva ai molari decidui, anche se il dentista mi ha detto che questi cadono verso i 10 anni e dunque la terapia si poteva attuare eccome. dunque esistono altri apparecchietti? non me ne hanno proprio parlato.
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Dr. Dario Spinelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22 2
Questo è corretto: i molaretti da latte cadono a 10-12 anni e l'apparecchio può essere ancorato a questi. Lo si ancora ai decidui spesso anche in presenza dei molari permanenti. Le dicevo che alcuni preferiscono per ragioni cliniche che il primo molare permanente sia erotto, ma non è indispensabile.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
ok. grazie mille dottore.