MALOCCLUSIONE 2^CLASSE, TIMORE AD AFFRONTARE PULIZIA DEI DENTI

Buongiorno,vorrei esporvi il mio quadro clinico.
Ho 29 anni e ho problemi all'articolazione della mandibola da sempre, purtroppo il mio problema è stato inquadrato nel modo corretto solo nel 2010, dopo una visita approfondita da un dentista / ortognatodonzista.
Dalla visita è emerso che oltre ad avere una seconda classe scheletrica, ho una "severa retrusione mandibolare dovuta principalmente ad un pregresso danno idiopatico dei condili articolari, con maggiore danno nel lato sinistro.", riporto dal referto.
Per questo mi è stato consigliato di portare avanti un percorso di trattamento ortodontico combinato a quello di chirurgia maxillo facciale, per raddrizzare prima le arcate dentali e poi l'asimmetria facciale. Il problema però è che a causa della mia base mascellare molto stretta, specialmente nella parte anteriore della mascella, potrebbe esserci una difficoltà nell'allineamento e una facilità di recidiva post-trattamento.
Questo aspetto mi ha fatto evitare a tutt'oggi l'operazione che continua a spaventarmi molto, essendo molto invasiva, e soprattutto per il fatto che potrebbe comunque non essere risolutiva, ovvero c'è il rischio che torni poi tutto come prima.
Nel 2010 quindi,nonostante il mio medico sollecitasse l'operazione, ho preferito evitare e optare per un'opzione bite, soprattutto perché soffrivo di molti dolori. Il bite che tutt'ora porto, è stato per me una benedizione, mi ha diminuito quasi totalmente i dolori che ora sono rari e mi fa mantenere una postura migliore. Mi rendo conto che il bite ha solo attenuato un problema e non l'ha risolto. Ho ancora ogni tanto qualche dolore, sporadicamente (solitamente un paio di volte all'anno) rimango bloccata con incapacità di mangiare cose solide per 2-3 giorni, e comunque la mia massima capacità di apertura della bocca è di circa 38 mm.
Ed è soprattutto questo aspetto, della ridotta capacità di apertura della bocca, a portarmi a farvi la mia domanda e ad esporvi un ulteriore problema: prima di questa diagnosi facevo una volta all'anno la pulizia dei denti, e l'ho fatta anche per un anno successivo, poi, con l'aggravarsi della situazione, ho smesso e ora ne ho proprio timore e, nonostante curi l'igiene orale e passi sempre il filo interdentale, nei miei denti soprattutto internamente, si è depositato molto tartaro, pigmentazioni scure e le gengive sono molto infiammate. Ho continuato a rimandare perché purtroppo non riesco a stare per molto tempo con la bocca aperta, soprattutto da distesa, ho la necessità di chiuderla e "raddrizzarla" continuamente, ho il terrore che la bocca si possa bloccare aperta. In questi anni ho avuto timore e vergogna di spiegare ai vari dentisti questa mia paura. Esiste un metodo diverso per farla? Un qualcosa fatto magari con delle paste o comunque senza dover stare molto tempo con la bocca aperta? Sarei anche disposta a spostarmi da Bologna per fare un trattamento alternativo.
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
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Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
Buongiorno.
Credo che il problema dell'igiene sia marginale: in casoi come il suo il bloccco in apertura è raro, mentgre quello temibile è in semichiusura, e prende il nome di locking: 38 mm di apertura potrebbero anche riguardare l'effettiva presenza di questo quadro .
Se invece così non é, credo che il suo problema non sia di restare bloccata, ma di soffrire un periodo prolungato a bocca spalancata: l'igienista, se avvertita, provvederà a fermarsi per lasciarla riposare.
Invece credo abbia fatto molto bene a intercettare il suo problema con un bite, che infatti sta avendo successo.
il bite costituisce però solo una terapia iniziale di una problematica dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Se ritiene di aver raggiuntoi un buon successo clinico in questa fase,e si é escluso che il condilo sia bloccato in apertura, si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, con il bite a vita.
Le caratteristiche di questo intervento ortodontico, compresa l'eventuale necessità chirurgica, non possono essere decise via rete, senza una attenta analisi del caso.
Cordiali saluti.

Dr.ssa Giulia Bernkopf-Vicenza-Roma.
Odontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia.Gnatologa
dott.g.bernkopf@gmail.com - www.bettega-bernkopf.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa, la ringrazio per la risposta.

Sì la pulizia è un problema marginale rispetto a tutta la situazione, solo che sento di non doverla più rimandare a causa anche della forte infiammazione alle gengive e mi chiedevo se ci fosse un metodo alternativo apposito per chi ha difficoltà a stare troppo tempo con la bocca spalancata.
Mi consola il fatto che sia difficile avere un blocco in apertura, perché mi spaventa davvero molto.
Credo che per il momento valuterò un nuovo bite, dopo 5 anni con questo.
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