Esiti di frattura iii distale di tibia trattata con chiodo endomidollare

Gentili dottori,
Sono un ragazzo di 21 anni. A causa di un incidente sul motorino (sono scivolato sull'asfalto e mi e' caduto il motorino sulla gamba) ho riportato una frattura scomposta a tibia e perone (diagnosi del pronto soccorso: frattura scomposta ed esposta 1/3 medio diafisi tibia e perone). In seguito sono stato ricoverato all'ICOT di Latina e dopo 5 giorni di trazione ho subito l'intervento chirurgico (intervento di ostesintesi con chiodo endomidollare bloccato alla tibia). Sono stato dimesso dall'ospedale dopo 7 giorni e per una maggiore sicurezza sono andato a fare delle analisi dal radiologo. L'esito e' il seguente: esiti di frattura III distale di tibia trattata con chiodo endomidollare. Esiti di frattura scomposta del perone. Verosimile miosite ossificante dei tessuti perifratturativi. Leggendolo e guardando l'RX mi sono un po' allarmato data la mia difficolta' nel comprendere il significato di alcuni termini; inoltre ho notato che il perone era ancora rotto e questo ha contribuito ad aumentare ulteriormente i miei timori.
Vorrei sapere quali sono i tempi di recupero e le conseguenze di questo tipo di intervento, e se la rigidita' alla caviglia (dolorante se faccio pressione e leggermente incurvata verso l'interno) e' normale. Devo eseguire la fisioterapia?
Vi ringrazio per la cortese attenzione. Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente,

per ora deve solo seguire la convalescenza prevista per questi casi.

Deve seguire i consigli del suo ortopedico e valutare con lui eventuali alterazioni.
L'ossificazione completa richiede del tempo, per la sua giovane eta' non molto ma comunque non sforzi troppo la gamba ed il piede.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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