Intervento artroscopico

Devo eseguire un intervento artroscopico per la spalla dx,visto che il mio ortopedico a riscontrato una lesione al cercine(tra l'altro mi è stata riscontrata pure la lassità delle spalle come mio difetto).Volevo sapere visto che mi ha detto che verrano applicate delle viti in titanio con dei fili,ma queste viti mi rimarrano per sempre visto che io sono uno sportivo(rugbysta)e vorrei continuare la mia attività? e poi come è questa operazione?l'anestesia è completa?e cosa mi faranno appena finita l'operazione in ospedale? grazie mille per il tempo concesso.
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Attivo dal 2006 al 2013
Medico dello sport
caro utente
la stabilizzazione di spalla può essere eseguita in artroscopia, utilizzando vari materiali, tra cui queste ancorette in titanio che non pregidicano la riuscita dell'intervento e la ripresa dell'attività sportiva, ma rimangono in sede per sempre. io personalmete utilizzo ancorette bioriassorbibili, che nel giro di uno max tre anni vengono rissorbite e quindi contrariamente a quelle che le hano proposto, che rimarranno in sede (non si tolgono) scompaiono.
la scelta di una o l'altra dipende dal chirurgo, anche se in letteratura internazionale si tnede a preferire queste riassorbibili. per quanto riguarda il tipo di anestesia noi preferiamo una anestesia loco-regionale (le si anestetizza solo l'arto da operare,on rischi anestesiologici ridotto allo zero %). dopo l'intervento dovrà portare un tutore per circa tre settimane e dopo inziare ciclo di fisiokinesiterapia
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Dr. Alessandro Roscetti Anestesista 83 3
Carissimo,
rispondo per quanto di mia pertinenza confermandoti quanto espresso dal Collega Bollanti: si preferisce una anestesia locoregionale, alla quale, se vorrai, potrà essere aggiunta una terapia di conforto farmacologico che ti conferisca la possibilità di riposare ed anche dormire durante l'intervento.
L'anestesia locoregionale viene effettuata con anestetici locali, introdotti in sede specifica, vicino al collo omolaterale alla spalla interessata, dopo avere reperito i fasci nervosi da anestetizzare con un elettrostimolatore a bassissimo amperaggio, bassissima intensità di corrente, che consente di rilevare, attraverso movimenti involontari evocati, la zona di anestesia dovuta. L'introduzione di un cateterino nella sede localizzata, consente inoltre il rifornimento di anestetico sia durante l'intervento che durante la fase riabilitativa, permettendo così un più celere processo di recupero e senza dolore.
Per questo motivo gli Ortopedici chiedono a noi Anestesisti tale approccio terapeutico specialistico.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi altra delucidazione
in Fede

Alessandro Roscetti