Operazione tendine d' achille

Salve,
sono stato operato chirurgicamente per la rottura del tendine d' achille con tecnica percutanea Tecnolig, e mi è appena stato detto di dover essere rioperato a distanza di 5 settimane per la rimozione dei fili, e che in questa circostanza si potrebbe incorrere in una nuova ipotesi di rottura, ma nel frattempo di iniziare le sedute fisioterapiche con progressivo carico.

In sostanza vorrei sapere in cosa consiste questa pratica e se questo rischio di rottura è effettivamente così concreto e se la fisioterapia può incidere su di esso,anche in seguito alla preoccupazione di dover affrontare un nuovo intervento di tipo tradizionale.

Grazie mille per il vostro parere
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Dr. Alberto Picinotti Ortopedico 324 21
personalmente non credo alle tecniche percutanee e quindi sono rimasto fedelmente attaccato alla tecnica tradizionale di scaglietti che risale agli anni 60.
sicuramente più invasiva, ma assolutamente più sicura sia per le minori recidive sia per il più facile ritorno ad attività sportiva

Dr. alberto  picinotti

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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La sutura del tendine di Achille può essere eseguita con varie tecniche chirurgiche. La scelta dipende soprattutto dal tipo di lesione. In alcuni casi viene utilizzata la sutura percutanea. Si può discutere a lungo su pro e contro di ogni scelta ma non è questa la sede, del resto ogni tipo di intervento ha vantaggi e svantaggi.
Nel Suo caso è stata utilizzata la sutura percutanea: anche questa può venire eseguita con tecniche diverse, e con mezzi diversi, potendosi utilizzare un filo riassorbibile oppure mezzi di sutura che devono essere rimossi.
Nel Suo caso il filo del Tenolig è in Dacron, e va rimosso. Questo avviene non prima di 5-6 settimane, in genere facendo precedere una ecografia per valutare l'affrontamento dei capi del tendine. La possibilità di rottura esiste ma non necessariamente alla rimozione del filo, come sembra di capire da quanto scrive. Se il tendine non è "guarito" questa complicazione può verificarsi se il tendine viene sollecitato più di quanto possa tollerare. E' quindi indispensabile sottoporsi a un'attenta riabilitazione, ed evitare sforzi, corse, salti troppo precocemente. La guarigione del tendine si completa nel tempo e con l'esercizio, in modo che il tessuto cicatriziale abbia la possibilità di trasformarsi in fibre tendinee efficaci.
Raccomando quindi prudenza ed esercizio graduale e progressivo. Ricorra allo specialista per conoscere i tempi di recupero e sapere quando potrà effettuare sforzi più importanti.
Cordiali saluti

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dopo
Utente
Utente
Avete risolto i miei dubbi..ad ogni modo procederò autonomamente a fare un'ecografia prima della rimozione in modo da avere qualche certezza in piu dal momento che non credo sia in programma,

Vi ringrazio nuovamente per il consulto,
cordial saluti