Problemi al ginocchio 2

Buon giorno a tutti voi. Questa volta, contrariamente alla mia prima richiesta di consulto, il problema è riferito alla mia persona e non a mio figlio. Piccola cronistoria: a ottobre 2006 inizio ad avere dei piccoli dolori al ginocchio sx ai quali non dò molta importanza; vista l'insistenza, però, mi rivolgo, tramite il medico curante, all'ortopedico della ASL il quale con una diagnosi generica di "gonalgia" dovuta all'età mi prescrive una serie di infiltrazioni con acido ianulorico che non provocano nessen effetto. Mi rivolgo quindi privatamente ad un ortopedico "titolato" della zona il quale, dopo una descrizione dettagliata del mio problema, mi propone immediatamente la sostituzione della intera rotula con una protesi. Preso dallo spavento non gli ho creduto e l'ho abbandonato. Rivoltomi, ancora privatamente, ad un terzo ortopedico mi propone l'artroscopia con la quale, a suo dire, avrei risolto i miei problemi in pochi giorni. Convintomi, il 2 febbraio mi sottopongo all'intervento e, iniziando a contare i "pochi giorni", effettuo dei cicli di laserterapia, elettrostimolazione del quadricipede e fisiochinesiterapia, il tutto condito con antidolorifico a base di morfina. Alle visite di controllo mi veniva spiegato che la convalescenza si stava allungando a causa dell'età avanzata. Ora ho prenotato un'altra visita ad un ulteriore ortopedico che lavora presso un istituto ortopedico del nord-Italia "MOLTO TITOLATO" e nel frattempo ho fatto un'altra R.M.N. il 17.4.07: "Presenza di versamento intrarticolare con distensione della borsa del gemello mediale. Edema intraspongioso in corrispondensa del condilo femorale esterno; sfumati segni di meniscosi al comparto esterno; esiti di meniscectomia subtotale al comparto interno. Ligamento crociato anteriore a profili sfumati come da pregressa lesione traumatica di I-II grado. Ligamento crociato posteriore con spessore e decorso regolari. Edema del ligamento collaterale esterno."
Questo è tutto e per questo chiedo aiuto a voi tutti. Ormai i "pochi giorni" sono diventati quasi tre mesi che cammino pochissimo e con le stampelle, comincio ad avere problemi anche con l'altra gamba, sono diventati 5 i mesi che non vado a lavoro, ecc. ecc. ecc. ecc. .....eppure, pur non essendo un atleta, fisicamente non sono così vecchio. Ho bisogno che qualcuno mi dica come stanno realmente le cose. Riuscirò a riavere la funzionalità del ginocchio?
Chiedendo scusa per la pur necessaria lungaggine, vi ringrazio di vero cuore e cordialmente saluto.
Franco
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Dr. Marco Moioli Ortopedico 93
buongiorno, a mio parere devono essere confrontatele due RMN per vedere se "l'Edema intraspongioso in corrispondensa del condilo femorale esterno" era presente anche nella prima RMN. a volte un dolore ala ginocchio in assenza di traumi in una persona di 50 aa può essere dovuto ad una iniziale sofferenza dell'osso e non tanto a problemi meniscali o cartilaginei. le consiglio pertanto di eseguire questo controllo ortopedico e di verificare questo elemento. se non era presente nella prima RMN potrebbe essere un problema conseguente scatenato dall'artroscopia

cordialmente
Dr. Moioli

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Innanzitutto ringrazio il Dr. Maioli per l'interessamento al quale aggiungo che "l'Edema intraspongioso in corrispondensa del condilo femorale esterno" NON era presente nella R.M.N. preoperatoria.
1.- Ieri sono andato a visita di controllo dall'ortopedico che mi ha operato che, alla luce della nuova rmn riformula la diagnosi in "osteoporosi transitoria migratoria" e mi prescrive: kinesiterapia con recupero dell'estensione, potenziamento quadricipede femorale, magnetoterapia, piscina, Flexiban, Lexotan, Coefferlgan (spero di non aver fatto pubblicità).
2.- L'ortopedico titolare del laboratorio di riabilitazione presso cui ho iniziato la Kinesi mi diagnostica invece "algostrofia riflessa" e intende curarmi con Kinesiterapia, magnetoterapia e iniezioni di clodronato.
3.- Infine oggi ho incontrato l'ortopedico che lavora presso un istituto ortopedico del nord-Italia "MOLTO TITOLATO" il quale, quasi ovviamente, non concorda con gli altri due suoi colleghi del sud. Secondo lui i disturbi da me accusati non possono essere attribuiti al lungo periodo di cattivo uso del ginocchio ma, probabilmente, a qualcosa che è successo durante l'intervento, non possono essere curati con nessuna delle predette prescrizioni e non può formulare una diagnosi precisa, nonostante la visione di 2 R.M.N. ed una cartella clinica, se non dopo un'altra artroscopia diagnostica.
A questo punto cosa aggiungere ancora? le domande che vorrei fare sarebbero mille ma faccio una sola richiesta: AIUTO!!!!!!!!!! Chi può mi chiarisca un pò le idee prima di farmi mettere ancora le mani addosso e magari avere altre complicazioni. Ringrazio di cuore tutti, aspetto ansioso le vostre risposte e cordialmente saluto.
Franco
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