Contusione capsulo meniscale

Buonasera, sono un ragazzo di 33 anni. Circa 15 giorni fa in palestra, nell'alzarmi da seduto, ho fatto una torsione con la gamba. Ho avvertito subito un forte dolore nella parte interna del ginocchio sinistro, e poi non sono più riuscito ad estendere completamente l'arto e a caricare il peso del corpo. Dopo una prima visita dall'ortopedico, che mi ha prescritto riposo per 30 giorni e mi ha inserito del liquido tramite siringa, ho quindi eseguito una tac, il cui esito è stato il seguente: conservati i rapporti articolari femoro-tibiali; sostanzialmente in asse l'articolazione femoro-rotulea, con rotula in posizione modicamente più elevata che di norma. Nei limiti il trofismo osseo. Non lesioni ossee a focolaio in atto. Conservato il cuscinetto adiposo infra-patellare di Hoffa. Nei limiti il menisco laterale. Esiti di contusione capsulo-meniscale in sede di PAPI; il corno posteriore del menisco di questo lato è percorso da lesione con decorso obliquo, verosimilmente raggiunge il piano articolare. I legamenti collaterali e crociati sono nei limiti. Modesta falda di versamento endosinoviale si segue sino in sede di recesso sovrarotuleo, si raccoglie in parte a livello infra-patellare. L'ortopedico mi ha quindi detto che non è necessario operare, di rimanere a riposo per altri 20 giorni e di eseguire delle sedute di fisioterapia. Ora la gamba riesco ad estenderla quasi completamente, il dolore è quasi scomparso, e riesco a camminare, seppur zoppicando, probabilmente per il tono muscolare ridotto, ma anche per un fastidio avvertibile durante l'estensione massima dell'arto. Siccome ho letto vari interventi anche discordanti riguardanti questo genere di problemi, vorrei sapere se, dal momento che pratico attività sportive, la lesione al menisco potrebbe essere suturata chirurgicamente, oppure se la soluzione che mi è stata fornita è considerata valida per un ritorno completo alle attività che svolgo. Preciso che sono alto 197 cm. e peso circa 100 kg. Ringrazio per l'eventuale risposta e cordialmente saluto.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,

sono poche le lesioni meniscali che possono essere suturate. La maggior parte necessitano di una meniscectomia (asportazione chirurgica di parte del menisco), sebbene alcune possano guarire (con esiti) anche senza interventi.
Naturalmente Le auguro che il Suo caso sia quest'ultimo, ma senza visitarLa è impossibile ipotizzarlo.
Vorrei infine informarLa del fatto che, nel caso delle lesioni meritevoli di trattamento chirurgico, non si può sapere fino all'ultimo se l'intervento sarà una sutura o una meniscectomia: si decide cosa fare solo osservando direttamente la lesione in artroscopia.
E' molto difficile fare una valutazione del genere osservando una risonanza magnetica; a maggior ragione è addirittura impossibile farlo osservando una TAC, che non è certo l'esame più idoneo per valutare le lesioni meniscali.

Ci tenga informati sul Suo decorso, e auguri.

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore, La ringrazio per la cortese risposta. Non Le nascondo tuttavia le mie preoccupazioni e i miei dubbi relativamente al da farsi: allo stato attuale sto procedendo con la fisioterapia, anche se ho notato che da un paio di giorni a ginocchio piegato, ai lati della rotula, si presentano dei rigonfiamenti morbidi al tatto e al cui interno sembra esserci del liquido. Questo effetto scompare quando raddrizzo la gamba.
Terminata la fisioterapia vorrei provare a rivolgermi ad un altro ortopedico per mostrargli l'avvenuto e lo stato in cui versa il ginocchio. Mi pare di capire dalla Sua risposta che la valutazione clinica del problema è affidata all'apprezzamento dell'ortopedico. Quindi potrebbe darsi che un altro ortopedico valuti diversamente il caso. La domanda che vorrei farLe è questa: in caso si procedesse con una meniscectomia, l'eventuale parte di menisco asportata non verrebbe più sostituita o comunque rigenerata. Cosa succede quindi al ginocchio? Ritorna a funzionare normalmente, e soprattutto si possono presentare in futuro problemi di artrite o altro? Inoltre Lei ha risposto che alcune lesioni al menisco possono guarire, con esiti, senza interventi. Cosa intende per "con esiti"? La ringrazio nuovamente per il Suo interessamento e per l'ammirabile servizio "on-line" che assieme a tutti gli altri Suoi colleghi presta. Cordialità
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,

Lei fa domande molto pertinenti, e cercherò quindi di rispondere nella maniera più esaustiva.
Mi compiaccio del fatto che in 15 giorni abbia avuto dei miglioramenti, mna francemente senza poterLa visitare è impossibile dire se questi miglioramenti sono compatibili con una buona possibilità di guarigione spontanea o se, al contrario, la lentezza di guarigione suggerirebbe di ricorrere alla chirurgia.
Lei ha perfettamente ragione quando dice che la parte di menisco asportato non ricresce, e che questo può causare problemi futuri. La devo rassicurare però: di questo tutti gli ortopedici sono consapevoli, pertanto nell'eseguire un'artroscopia cercano sempre di preservare il residuo meniscale quanto più possibile.
Inoltre, non vale neppure la pena, nel timore di asportare parte del menisco, di convivere con un ginocchio dolente: difatti la letteratura scientifica concorda nel mostrare che anche una lesione meniscale non trattata è fonte di degenerazione artrosica precoce.

In conclusione: il suo ginocchio ha subito un trauma, pertanto IN OGNI caso guarirà con degli esiti. Non posso, non conoscendo il Suo caso, dirLe con precisione quali esiti saranno, nè di quale entità: la maggior parte delle piccole lesioni meniscali che beneficiano di trattamento conservativo procedono asintomatiche per anni, magari alternandosi a qualche periodo di riacutizzazione.
Se Lei prendesse un campione qualunque di quarantenni e facesse una risonanza magnetica a tutti, rimarrebbe stupito di QUANTE lesioni meniscali degenerative ci sono, e di quanta gente ci conviva normalmente, magari neppure sapendolo!
Naturalmente il discorso è diverso per una lesione ampia che necessiti di una terapia chirugica, ma ribadisco l'impossibilità di essere più preciso col solo consulto on-line.

Distinti saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore, la Sua risposta è stata esauriente ed ha sicuramente fugato molte delle mie perplessità. Credo che come me, le molte persone che si rivolgono a questo servizio on-line, lo fanno perchè, avendo subito un problema fisico ed avendolo esposto ad uno specialista, vivono un momento di particolare tensione, che porta durante la visita a non approfondire opportunamente tutti i dubbi che invece successivamente si presentano.
La ringrazio pertanto per la disponibilità, cortesia e professionalità da Lei dimostrate.
La terrò sicuramente informato dei futuri sviluppi della mia situazione (ma un menisco lesionato guarito spontaneamente, può essere trattato chirurgicamente in un futuro in cui si dovessero ripresentare eventuali disturbi?). Nello scusarmi per l'ennesimo rilancio, la saluto cordialmente.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Certamente,

qualora se ne presentasse la necessità in futuro, Lei è sempre in tempo per fare un intervento chirurgico.
Come spesso dico ai miei pazienti in studio, "per tagliare c'è sempre tempo"....

Distinti saluti
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Certamente,

qualora se ne presentasse la necessità in futuro, Lei è sempre in tempo per fare un intervento chirurgico.
Come spesso dico ai miei pazienti in studio, "per tagliare c'è sempre tempo"....

Distinti saluti
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dopo
Utente
Utente
Egr. Dr. Caldarella, sono a riscriverLe per aggiornarla della mia situazione. Ho proceduto con la fisioterapia e dopo poco più di un mese sono riuscito a ritornare quasi alla normalità. Quasi, perchè, pur riuscendo a camminare tranquillamente, lo stato del ginocchio non si è mai completamente ripristinato. Ho ripreso l'attività fisica che frequentavo precedentemente, seppur con qualche limitazione: la corsa non riuscivo a farla totalmente, non riuscivo ad accovacciarmi a terra, oltre a dover fare sempre attenzione a non compiere qualche movimento diverso dal solito. I movimenti di torsione mi provocavano dolore. Il tutto fino a giugno quando, sempre in palestra, mentre alzavo il ginocchio in un movimento a vuoto, ho risentito il colpo lancinante che mi ha costretto ancora a fermarmi. Avevo già intenzione di rivolgermi ad un ortopedico al terminare della stagione sportiva, quindi l'occasione si è presentata ancora prima. L'ortopedico non ha avuto dubbi: intervento in artroscopia per asportare la parte di menisco lesionata. Venerdì scorso ho subito l'intervento, nel corso del quale il dottore ha asportato la parte di menisco lesionata, che si presentava già staccata dal resto. La lesione era a manico di secchio. Vorrei quindi ritornare su un tratto di una Sua risposta di febbraio, dove scriveva che "non vale neppure la pena, nel timore di asportare parte del menisco, convivere con un ginocchio dolente". Nel mio caso infatti, se non mi fossi sottoposto all'intervento, avrei convissuto con un ginocchio non a posto e fonte di continua apprensione. Cordialità.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,

ebbene, alla fine siamo giunti alla necessità di un intervento. Quando un menisco instabile "va fuori posto", allora in effetti operare rimane l'unica soluzione.
Peccato, il tentativo conservativo non è andato a buon fine, e adesso Lei si trova con un pezzetto di menisco in meno. Convengo con Lei però sul fatto che, stando a come mi ha raccontato le cose, non ci fosse nient'altro da fare. Non mi resta che augurarLe una rapida e soddisfacente guarigione dall'intervento!

Distinti saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Probabilmente il tentativo conservativo poteva essere valido nel caso di una persona che non praticava attività sportiva, ma si limitava a condurre una vita "normale". Infatti, nel compimento delle normali attività quotidiane, io non riscontravo problemi particolari, riuscendo a muovermi tranquillamente. L'unica anomalia era rappresentata dai due rigonfiamenti posti lateralmente al ginocchio (che ho notato peraltro essere presenti anche ora), che mi limitavano nei movimenti di accovacciamento.
Ora sto procedendo con la riabilitazione, sono già ritornato a camminare agevolmente, anche se ho notato che all'interno del ginocchio è presente del liquido, che mi hanno tuttavia riferito essere normale, dovendosi riassorbire con il passare del tempo.
La ringrazio per le pronte risposte.
Cordiali saluti.