Lesione condrale

Buongiorno Dottori,

ho 26 anni , 5 anni fa ho fatto la ricostruzione dell'LCA e miniscectomia del menisco mediale.
Dopo una piccola distorsione (circa 1 anno fa') e conseguente risonanza è risultato che ho 2 lesioni condrali focali, una sul condilo esterno, ed un'altra adiacente sul piatto tibiale, piccole ma profonde (IV° grado). Non ho dolore. Il menisco esterno e tutti i legamenti sono sani.

Dovrò fare un artroscopia per mettere a posto ancora il menisco mediale, il mio ortopedico mi riferisce che una volta dentro il ginocchio, e visionato anche il danno cartilagineo, deciderà se e come intervenire sulla cartilagine (lui dice probabilmente perforazioni).

Vorrei sapere che differenza c'e tra perforazioni e microfratture, e quale consigliereste nel mio caso, tenendo conto che vorrei tornare a giocare a calcio.

Saluti e grazie in anticipo.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile utente, se dice che non ha dolore, perché deve mettere a posto ancora il menisco mediale? Cordiali saluti.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,

Il menisco devo metterlo a posto perchè dopo l'ultimo infortunio ho ri-lesionato il corno posteriore, ed inoltre nel calciare con l'interno del piede il ginocchio fa uno scattino e si blocca, fino a quando, facendo forza con il quadricipite, si mette a posto o torna in "sede" da solo...
Mi è successo 2 volte in un anno...

Comunque intendevo che io non ho dolore nella zona esterna, dove ho la cartilagine lesionata.
L'ortopedico vuole fare l'artroscopia per il problema "meccanico" e, una volta nel ginocchio, valuta il da farsi sulla cartilagine;
per questo appunto vorrei sapere la differenza tra le 2 tecniche e quale sarebbe la più indicata per poter tornare a giocare.

Grazie per la disponibiltà.
Saluti.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Ho capito. Le microfratture si fanno con un attrezzo appuntito che buca l'osso sotto alla cartilagine e facendolo sanguinare fa riprodurre un tessuto fibroso similcartilagineo. E' una tecnica semplice che in lesioni piccole dà buoni risultati, anche nelle lesioni come la sua che vengono definite "kissing lesions" perché sono nei due punti corrispondenti di tibia e femore. Le perforazioni propriamente dette non credo che si facciano più perché davano dei problemi all'osso. Comunque solo una volta che si sono viste direttamente le lesioni si può decidere il da farsi, direttamente durante l'intervento, perché a volte la situazione "dal vivo" è diversa che alla RM. Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Molto gentile.
Un ultima domanda: tempi di recupero facendo le microfratture? (tenendo conto di fare una buona riabilitazione)

Saluti e grazie ancora, Davide.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Tre settimane senza appoggiare e un periodo variabile di fisioterapia, di solito uno-due mesi. Cordiali saluti.