Postumi frattura articolazione tibiotarsica

A seguito incidente e conseguente frattura bimalleolare scomposta trattata con mezzi di sintesi permangono dei postumi (dolore articolare soprattutto camminando, impossibilità di piegare la caviglia oltre 90° retroflessione);
Attualmente faccio terapia intramuscolare con NIKLOD + DONA . Inoltre effettuo periodicamente infiltrazioni locali con NIKLOD, DONA con lidocaina, PLACENTEX, BREXIVEL, MATRIX.
Incidente è avvenuto a giugno del 2008, visto che ho ancora i mezzi di sintesi vorrei chiedervi se è consigliabile rimuoverli o se è consigliabile tenerli. Potrei inviare recente TAC per una valutazione?
è consigliabile infiltrazione di acido ialuronico?
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.5k 122
Gentile utente, solo una valutazione diretta permette di rispondere ai suoi quesiti. In linea di massima la rimozione dei mezzi di sintesi è consigliata. Le infiltrazioni di acido ialuronico possono giovare in caso di alterazione della cartilagine. Non è possibile per noi, per regola decisa tempo fa, visionare le immagini degli esami, ma solo i referti. Cordiali saluti.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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Recentemento ho effettuato una visita specialistica ortopedica. Il medico guardando le radiografie e la TAC mi ha consigliato di rimuovere i mezzi di sintesi e contestualmete procedere con artroscopia anche per cercare di pulire osteofita anteriore. Di seguito riporto referto della TAC effettuata 15/09/2010:

"Esiti di pregressa frattura dell'epifisi distale tibiale concolgente il malleolo trattata con osteosintesi a mezzo viti metalliche.
Sono presenti alcuni elementi di densità calcica in parte riferibili a pregressi distacchi ed a calcificazioni in esiti di pregressa frattura e lussazione i più voluminosi tra L'episisi peroneale e il muro esterno dell'astralago, anteriormente all'art. tibio-tarsica ed a livello del domo astragalico. Campi osseo congruenti. Ridotto il tenore calcico."

Attualmente continuo la terapia infiltrativa (ogni 20 gg. circa) con NIKLOD, DONA con lidocaina, PLACENTEX, BREXIVEL, MATRIX e ultimamente anche con acido ialuronico.
A parte il dolore articolare quando cammino e al risveglio mattutino (recentemente questi sono diminuiti) non riesco a retroflettere il piede oltre 90° per la presenza, come detto prima, di osteofita anteriore.

Vorrei un vostro parere su 3 aspetti:

1) L'osteofita può essere ridotto/rimosso con terapia farmacologica (infiltrazioni) o soltanto chirurgicamente.
2)C'è un tempo limite per effettuare l'artoscopia? (l'ortopedico mi ha consigliato di effettuare l'artroscopia non oltre il 2011 visto che la frattura risale a Giugno 2008)
3) è consigliabile completare il ciclo della terapia infiltrativa (ne devo effettuare altre 4) e poi procedere con artoscopia?

Vi ringrazio in anticipo per il preziso consulto.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.5k 122
Gentile utente,
l'osteofita può essere rimosso solo chirurgicamente, ma non è detto che sia l'unica causa della limitazione del movimento.
L'artroscopia non ha limiti di tempo, è logico che se c'è indicazione a farla, prima si fa e meglio è.
Non credo molto in tutte le infiltrazioni che fa, a parte quelle di acido ialuronico che vanno fatte INTRAARTICOLARI.
Cordiali saluti.
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Le confermo che le infiltrazioni con acido Ialuronico sono intraarticolari. Grazie per la risposta e per la tempestività.