Dolori muscolo scheletrici

Cari Dott.,
ho 51 anni, premetto che da vent'anni convivo con un ernia discale in posizione L4-L5 con significative protrusioni lungo tutto il tratto lombare, le fasi acute le supero con una terapia cortisonica e antinfiammatoria.
All'inzio dell'anno ho avvertito dolore alle dita delle mani quando formavo un pugno. A marzo scorso mi è apparso un leggero dolore sull'omero, che è migrato lungo il braccio sx sino alle dita, interessando il pollice ma soprattutto l'indice della mano sx. Più che un formicolio, all'indice avvertivo una forte pressione dolorosa (es. schiacciamento), se lo piegavo mi doleva.
Per prima, ho eseguito esami di laboratorio, gli unici valori fuori norma sono risultati il colesterolo e i trigliceridi, ho fatto anche un reuma test che ha avuto esito negativo, a seguire un ecodoppler arterioso, esito negativo.
Dopo una visita ortopedica ho eseguito una R.M.N. cervicale, mi è stato riscontrato una cervicalgia con cervicoartrosi C3-C7, ho assunto antinfiammatori ed integratori per un mese abbondante senza alcun esito positivo. All'esame elettromiografico mi è stato riscontrato un modesto danno neurogeno cronico del miomero C7 sx (non so se questo può essere indicativo per determinare la causa di questi dolori diffusi dalla spalla al braccio e la mano sx.
Faccio presente che ho indagato anche nell'area cardiologica, la coronarografia ha evidenziato una breve stenosi sulla coronaria sx, con terapia farmacologica: Isoptin 80, cardioaspirin 100 e inegy 10/20.
Mi sono sottoposto a delle sedute di tecar terapia, lsarterapia e trattamento osteopatico, tra l'altro molto costose ma senza beneficio, anche in questa occasione ho assunto antinfiammatori e vitamine. Visto il persistere di questo stato di malessere, mi sono sottoposto ad un' ecografia (ho pensato ad una periartrite), anche questa senza mettere nulla in evidenza, ha escluso anche un eventuale sindrome del tunnel carpale.
La condizione attuale è la seguente:
dopo il riposo della notte (tranquillo senza dolori), il movimento del braccio sx mi provoca dolore al deltoide e bicipite esterno, durante il giorno meno, le dita sono costantemente interessate da un formicolio, oltre al pollice e indice, sia pure in maniera meno decisa, a volte lo avverto anche al medio e anulare mano sx, all'indice mano dx ed in alcune circostanze all'estremità dell'alluce del piede sx, preciso che non ho diminuzione della sensibilità nè della forza muscolare.
Ho anche provato ad applicare sull'area del deltoide i cerotti medicati senza nulla di fatto. La spalla la muovo bene, avverto dolore al muscolo trapezio e il collo diventa legnoso, quando sono alla scrivania.
Sotto l'ascella sx sento il tendine del bicipite (credo) e il muscolo pettorale contratti, i gomiti dolenti alla palpazione ed in alcuni movimenti.
Chiedo sia il caso di consultare un reumatologo; se questi dolori diffusi siano provocati dalla cervicalgia o responsabili i farmaci che assumo.
Grazie infinite, saluti.
[#1]
Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Gentile utente,
la sintomatologia che lei ci riferisce e in prima istanza da riferire ad una cervicobrachialgia.
Si tratta di un disturbo alla colonna vertebrale cervicale che produce dolore alla spalla al braccio all'avambraccio ed alla mano con associata presenza di formicolio alla mano.
Devo pero' sottolineare che si tratta solo di una pura ipotesi diagnostica in quanto attraverso un consulto on-line, non potendola visitare, non e'possibile fare alcuna diagnosi.
Se la diagnosi corretta fosse appunto una cervicobrachialgia, si tratta di cercare una terapia il piu' possibile mirata alla sua specifica problematica sia in termini manipolativi che in termini di ginnastica attiva assitita che di ginnastica passiva adeguata.
Eseguirei in prima istanza una visita fisiatrica piuttosto che una visita reumatologica.
Cordiali saluti

Dr. Roberto LEO

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Gentile Dr. Leo,
innanzi tutto La ringrazio per la celerità con la quale ha risposto.
Malgrado abbia un atteggiamento di scetticismo nei confronti dei vari trattamenti terapeutici praticati nelle fisioterapie, seguirò comunque il suo consiglio, nella speranza di essere sconfessato.
Voglia perdonare questa mia disposizione critica, è dettata da esperienze passate, l'ultima in ordine di tempo le sedute di tecarterapia, trattamento osteopatico ecc. ecc. di cui ho accennato nella mia corrispondenza, hanno rappresentato solo degli unitili palliativi.

Di nuovo grazie e saluti

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