Farmaco pericoloso: sostituibile?

Gentilissimi dottori,
mia madre (71 anni) il giorno 11 novembre è stata sottoposta ad intervento chirurgico consistente nella riduzione ed osteosintesi con placca liss e viti a causa della frattura sovracondiloidea del femore destro da lei riportata, come si legge dalla lettera di dimissione; nella medesima lettera si consiglia di effettuare a domicilio la seguente terapia medica:
1.Una fiala al dì per 30 giorni di Fraxiparina 0,4;
2.una capsula per due al bisogno di Taigalor;
3.una capsula al dì per 30 giorni di Kappaduefix;
4.una capsula due giorni di seguito al mese di Optinate 75 per un periodo che non è stato definito.
È stato oltretutto consigliato di effettuare a domicilio il trattamento di fisioterapia.
Per quanto concerne la terapia medica, mia madre, leggendo il foglio illustrativo di Optinate, ha notato che è necessario rivolgersi al medico prima di assumere questa medicina anche se si è riscontrata la perdita di un dente, naturalmente spontanea (malauguratamente a lei è capitato più di una volta); inoltre è rimasta negativamente colpita leggendo che l'interruzione del trattamento può causare perdita di massa ossea. Chiedo quindi se potrebbe non assumere tale medicinale consigliato, anche in vista dell'ipotetica messa in vendita di prodotti più evoluti e più innocui per le problematiche di osteoporosi postmenopausale, casomai sostituendo questo farmaco con un uso più prolungato di Kappaduefix.
Grazie in anticipo per la gentile e gradita risposta.
[#1]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Qualsiasi farmaco presenta effetti indesiderati, che vanno commisurati con il vantaggio ad assumerlo e i rischi a non assumerlo.
La terapia in questione ha lo scopo di correggere il metabolismo dell'osso, perché ritengo che dagli esami sia risultata la presenza di osteoporosi. L'osteoporosi è una malattia silenziosa e pericolosa, perché espone Sua madre al rischio di tornare a fratturarsi (ad esempio le vertebre o il collo del femore) con rischi gravi. Il fatto che la sospensione del trattamento comporti una riduzione della massa ossea è legato al fatto che smettendo di assumere il farmaco si interrompe anche il suo effetto sulla massa ossea. Questo per dire che è un trattamento che va fatto indefinitamente. Per quanto scrive sulla "perdita di un dente" occorre leggere bene il foglietto illustrativo perché non mi pare che ci sia scritto così.
L'altro prodotto che indica non mi risulta che sia un farmaco (penso che sia un integratore) e non lo conosco, ma non può sicuramente sostituire il risedronato.
In relazione all'ipotesi di non fare una terapia utile adesso in attesa di una "ipotetica messa in vendita di prodotti più evoluti e più innocui" mi sembra una inutile imprudenza: tenga conto che forse se Sua madre avesse cominciato qualche anno fa la terapia dell'osteoporosi probabilmente i rischi di esporsi alla recente frattura sarebbero stati inferiori .
E' vero che esistono vari medicinali per la cura dell'osteoporosi e l'ortopedico di Sua madre può individuarne altri, ma non esistono comunque "prodotti innocui".
E' escluso infine che da questo sito, senza aver visitato la paziente, si possa prescrivere, sospendere o modificare una terapia. L'unico che può farlo, ovviamente indicando vantaggi, svantaggi, rischi, effetti collaterali, ecc è un medico che abbia visitato la paziente e abbia visto i suoi esami. Bisogna quindi che ponga queste domande al medico curante o all'ortopedico.
Di più non mi è possibile dirLe.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentilissimo dottor Donati,
La ringrazio per la Sua cortese ed esaustiva risposta. Le sarei grato se esprimesse il Suo competente parere riguardo ad un altro problema che mi preoccupa: sia prima dell'intervento (quando l'arto era in trazione) sia dopo l'intervento permane all'arto in questione uno stato di gonfiore dalla coscia al piede, che talora solo di poco regredisce, per tornare di nuovo come al solito; l'ortopedico, cui è stata sottoposta la questione, ha risposto che la causa è da addebitarsi all'immobilità e che il movimento avrebbe favorito la scomparsa del gonfiore. Il gonfiore ha subito una riduzione ma si tratta di una riduzione modesta e questa riduzione ha riguardato solo il piede. Le pare normale questo permanente gonfiore?
Grazie in anticipo per la gentile e gradita risposta.
[#3]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Senza aver visitato la paziente non è possibile esprimere pareri. Il Suo ortopedico, che invece ha visitato la signora, ha l'indiscutibile vantaggio di avere, lui solo, gli elementi per risponderLe, per cui penso che possa fidarsi di quanto ha detto. Nel dubbio invece può chiedere un secondo parere a un altro ortopedico.
Prosegua la profilassi con eparina a basso peso molecolare fino alla ripresa completa del carico
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentile dottore,
non mi resta che ringraziarLa per l'attenzione e le gentili risposte.
Cordiali saluti
Osteoporosi

L'osteoporosi è una malattia dell'apparato scheletrico che provoca il deterioramento delle ossa. Come si riconosce, quali sono i fattori di rischio e come si cura?

Leggi tutto