Recupero post frattura trattata con iILIZAROV

Buongiorno,
Il 4/4/2011 a causa di un incidente in moto ho rimediato una frattura esposta distale pluriframmentata (erano circa 6 fratture)con perdita di sostanza ossea.
Trattato in urgenza (a Melzo) con fissatore laterale e compiuto un ciclo di 25 sedute di camera iperbarica per ridurre il pericolo d'infezione venivo rioperato per cambiare il fissatore laterale con un Ilizarov (3 dischi sulla Tibia e un semicerchio fissato sul calcagnoper dare più tenuta) Dopo 40 giorni dall'operazione, al primo controllo, la situazione risultava ancora complicata, troppa distanza tra i monconi (circa 2,5 cm) e si ventilava l'ipotesi di un nuovo intervento. Su consiglio di un'amica mi sono recato a Lecco (da un noto esperto di Ilizarov) e da allora vengo seguito da lui. Mi ha installato unTFS con il quale si è corretta posizione e rotazione dei monconi. A Settembre con buona formazione di callo anche se ancora elastco è stato rimosso il fissatore (che ormai non teneva più) e mi è stato apllicata una valva gessata per 45 giorni. Prescritto carico di 20 Kg e 2 Stampelle. Tolto il gesso,prescritto aircast,altri 30 giorni 20 Kg (in progressivo aumento) e 2 stampelle. Quindi 30 gg con aircast una stampella,fisioterapia in acqua e provare a fare ciclette. Da una decina di giorni carico completo con aircast senza stampelle fisioterapia, nuoto, cyclette e provare a camminare in salita. Ma per assurdo ora ho i maggiori problemi. Camminando avverto ogni tanto un scricchiolo provvenire dalla zona della frattura (nessun dolore ne sensazioni strane solo un rumore) il fisioterapista dice che il Periosto che si sta riformando, è possibile? devo preoccuparmi? Zoppico vistosamente a causa del dolore al calcagno nella zona delle cicatrici dove erano posizionati i chiodi (doloranti anche al tatto) che fissavano l'Ilizarov e nella zona di inserzione del tendine d'achille. Sembra sempre infiammato e nessun antinifiammatorio sembra ridurre il fastidio. La mobilità è il tono sono in miglioramento ma questi dolori mi stanno ralentando parecchio. Il Fisioterapista è molto fiducioso ma io inizio a perdere speranza e convivo con un forte dolore che non mi abbandona neanche di notte. La gamba tende ancora gonfiarsi molto fino a far diventare deforme piede e caviglia. A Lecco a voce mi è stato detto che avrei potuto usare un gambaletto ma in negozio non mi hanno aiutato in quanto non avevo prescrizioni che indicassero il grado di contenimento. Potete aiutarmi? Grazie
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore ancora vi sono i postumi della bruttissima lesione scheletrica da lei riportata.
E' normale che ancora abbia dei disturbi ed ancora vi siano delle reliquie al grave truma.
Si affidi allo specialista medico Fisiatra per un completo recupero funzionale della gamba fratturata, altresi si curi questa sindrome di Sudek che verosimilmente si è instaurata, ossia le turbe da stasi venosa alla caviglia ed al piede.
Fisiochiensiterapia idonea, palestra con esercizi specifici riabilitativi e nuoto pinnato vanno eseguiti.
Consulti sempre i colleghi ortopedici che lo hanno operato ed abbia fiducia come dice il suo fisioterapista.
Queste lesioni traumatiche guariscono in tempi lunghi e spesso, anche ridando una valida funzionalità, residuano dei postumi permanenti.

Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -