Pratica del podismo da parte di pazienti operati al lca

Ho 39 anni. Nel 1993, a seguito di un incidente sciistico, ho riportato un grave infortunio al ginocchio destro, a seguito del quale, dopo qualche settimana, mi sono operato per la ricocostruzione del legamento crociato anteriore e del legamento collaterale mediale. Nel 2002, dato il manifestarsi di "rigidità" che limitavano soprattutto l'estensione dell'arto, mi sono nuovamente operato allo stesso ginocchio per l'asportazione della "cambra" installata nel femore nel primo intervento e per la pulizia generale dell'articolazione. Ho sempre praticato il podismo, corro dai 40 ai 55 km a settimana suddivisi in 3-4 allenamenti, tra i quali un lungo (18 km) a velocità media con salite e discese la domenica e una o due sedute di ripetute brevi (200 m) o lunghe (1,5 km) durante la settimana, oltre a uno "scarico" (65 minuti a velocità bassa). Secondo il vostro parere, alla luce dei traumi pregressi posso continuare anche nei prossimi anni ad allenarmi con questi carichi di lavoro oppure è consigliabile ridurre, nel tempo, lo sforzo onde non incorrere in problemi in età avanzata.
Ringrazio anticipatamente per le risposte.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,

mi permetto di approcciare il Suo post con un sorriso... mi viene da sorridere perché Lei definisce una corsa di 65 minuti a velocità bassa come uno... "scarico"!

Sarò un po' brutale: la corsa, salutare per il fisico in generale, è molto dannosa per le ginocchia: nel senso che dopo anni di allenamento COSI' intenso, è normale avere delle ginocchia molto provate.

Le ginocchia non sono state studiate da Madre Natura per l'uso che ne fa Lei, per questo motivo gli autori definiscono questi pazienti come "knee abuser".

Capisco che alla passione non si comanda, ma continuando così è verosimile pensare che il Suo ginocchio possa peggiorare rapidamente. Il consiglio sarebbe quello di interrompere la corsa per darsi al ciclismo o al nuoto.
Naturalmente può scegliere di continuare con la corsa, ma è importante che sappia che corre il serio rischio di andare incontro a quadri di artrosi precoce anche gravi.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it