Forte dolore al braccio sx

Salve,
Sono una ragazza di 20 anni e ormai da quasi 2 anni soffro di un fortissimo dolore al braccio. Premetto: io sono una violinista professionista e il dolore è iniziato proprio in prossimità di un esame importante, sebbene non abbia fatto sforzi maggiori del solito (le mie ore di studio son sempre state regolari, in una media di 5/6 al giorno).
A causa di scadenze inevitabili, mi è stato impossibile bloccarmi all'inizio dei sintomi, continuando a suonare per circa 4 mesi, dopo i quali ho sostenuto l'esame. Mentre lo sostenevo ho avuto una paralisi del braccio e della mano, associata ad un fortissimo dolore che è aumentato quando son riusita a "sbloccare" la paralisi (son riuscita a concludere l'esame ma con sforzi veramente disumani e un dolore indicibile nella regione scapolare e cervicale).
Da qui è iniziata la mia odissea: ho consultato ogni tipo di medico e fatto ogni tipo di esame o terapia (sia con farmaci che con fisioterapia) avendo il solo grande risultato di riuscire a muovere il braccio almeno un pò per fare piccoli movimenti quotidiani, anche se mi è ancora impossibile alzarlo (ciò preclude quindi anche le azioni quotidiane del vestirmi e lavarmi, per le quali mi devo ancora far aiutare).
Dal punto di vista medico mi è stato riscontrato dapprima un inizio di "spalla gelata" e attraverso alcuni esami, una occlusione parziale del nervo radiale all'altezza C5 e scapolare con contratture di tutti i muscoli di quella regione.
Una volta risolte (l'occlusione a livello cervicale è ancora minimamente presente) il dolore persistette, quindi si ipotizzò che avessi un'infiammazione. Dall'Ecodopler è risultato che avessi una lieve entesite all'altezza della clavicola e un'infiammazione con corpo calloso all'articolazione della spalla.
Mi sto rivolgendo a voi perchè tutti i medici consultati hanno asserito che ormai non dovrei più sentire tutto questo dolore, che però di fatto è presente! Tutti mi dicono che il riposo ormai sia l'unica cura, ma vorrei precisare che io sono ad un livello violinistico tale che fermarmi vuol dire condannare la mia carriera; perciò vorrei sapere se esistono cure particolari da poter effettuare per accellerare la mia guarigione che, ricordo, si fa attendere da quasi 2 anni. Specifico che ho sostenuto tutte queste terapie:
Farmaceutiche: voltaren, pomate locali, cerotti anti-infiammatori e antiparalitici all'inizio.
Fisioterapiche:laser, tens, ultrasuoni, elettrodi, stiramenti, ginnastica posturale (insomma, che io sappia, mi manca solo "l'onda d'urto", anche se non ho avuto ancora il tempo di informarmi di cosa si tratti).
Concludendo, volevo informare chiunque voglia interessarsi al mio caso, che momentaneamente sto seguendo un regime di riposo completo da circa 4 mesi, ma il dolore compare sempre associato anche a gonfiori e macchie rosse; inoltre, inizia a farsi sentire una piccola difficoltà nel piegare il ginocchio (che tuttavia non credo sia collegabile)
Ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora, non sappiamo tanto del suo caso clinico, pur avendo lei descritto tante cose.
La medicina è difficile nella realtà medica.
Che diagnosi le hanno fatto?
Lei dice ho fatto tutto, ho consultato tutti, ma si dovrebbe valutare scrupolosamente ogni dettaglio clinico, esame specifico ortopedico, e tutti gli accertamenti da lei eseguiti.
Ha fatto un elettromiografia degli arti superiori?
Ha fatto un ecocolordoppler dei tronchi sovraaortici?
Ha fatto un consulto neurologico? Un consulto di un chirurgo vascolare?
Ha fatto valutare se vi è una sindrome dello stretto toracico?
Ha fatto un rmn del rahide cervicale e della spalla interessata?
Cosa dirle se non di approfondire ulteriormente il suo caso clinico, rivolgendosi a qualche centro di eccellenza di ortopedia italiano?
Ma non deve disperare o lasciar perdere.
Occore fare prima una diagnosi chiara, stabilire il programma terapeutico
Cordiali saluti?


Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
Mi dispiace di essere stata poco chiara, ma lei comprenderà che spiegare quasi 2 anni di continui esami e visite in qualche riga sia un pò difficoltoso.
Le rispondo alle sue domande: ho avuto un consulto neurologico (a dire il vero è stata proprio l'ultima cosa che ho fatto) perchè dalla risonanza cervicale e della spalla sx era risultato una leggera occlusione del nervo all'altezza di C5. Il neurologo mi ha consigliato, prima di effettuare un'elettromiografia che a suo parere sarebbe stata poco utile dato che la risonanza era già stata molto chiara, di fare un ecodoppler della sezione cervicale, clavicolare, scapolare e anche del polso per controllare l'eventuale presenza di un tunnel carpale; questa ha dato come risultato una leggera entesite a livello clavicolare e un'infiammazione al livello della spalla con formazione di un corpo calloso. Visti i risultati dell'ecodoppler, il neurologo al quale mi son rivolta, ha ritenuto di non dover continuare a seguirmi (e quindi non riteneva necessario fare un'elettromiografia) perchè si trattava di una patologia non neurologica.
Inoltre specifico che il dottore che mi ha fatto l'ecodoppler ha escluso sindrome dello stretto toracico.
Insomma, questo è il punto in cui mi trovo ora.
Capisco di non essere stata molto chiara, quindi vorrei chiarire il fatto che tutti i dottori, vista la mia cartella clinica, mi ripetono che quelle emerse dai miei esami non sono patologie che possano creare i dolori forti che io descrivo (tutti li associerebbero più ad un problema nervoso, che di fatto non è presente se non in piccolissima parte).
Il neurologo al quale mi sono rivolta mi ha suggerito un riposo prolungato e una visita da un ortopedico.
Ciò che chiedevo ai medici di questo sito era solo un consiglio: vorrei sapere se fosse possibile un'alternativa al solo riposo che io di fatto non posso fare per tempi prolungati. Inoltre vorrei sapere con esattezza quali potessero essere i centri di eccellenza al quale possa rivolgermi. Specifico che per me non sarebbe un problema viaggiare per risolvere questo problema e questi dolori.
La ringrazio dell'attenzione e, in attesa della sua risposta, le porgo i miei
Cordiali Saluti.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora, ovviamente non avendo lei risolto il problema, si dovrebbe andare a fondo per la precisa diagnosi della sua patologia.
Non è tanto scrivere una alternativa al riposo.
Perchè mai una ragazza di 21 anni dovrebbe stare continuamente a riposo?
Tutt'altro!!!
Sarebbe la sconfitta totale dell'ortopedico, che vive per fare muovere e funzionare l'apparato di movimento.
Ci sono tantssimi centri, Ospedali, Istituti e Cliniche Ortopediche di eccellenza in Italia : se è stata in cura a Sassari, e vuole viaggiare le posso dire :
dalla clinica Ortopedica Università di Modena
al Rizzoli di Bologna, all'Istituto Galezzi e all'Istituto Gaetano Pini di Milano, all'Ospedale Careggi di Firenze, all'Humanitas di Rozzano milanese, dal Gaslini di Genova al Policlinico di Torino, dalla Divisione di Ortopedia di Legnano a tante altre ancora.
Ma queste citate da me sono solo alcune delle tante splendide realtà di eccellenza dell ' Ortopedia e Traumatologia esistenti nel nostro paese.
Cordialmente