Scoliosi, postura e dita dei piedi deformate

Salve, sono una ragazza di 24 e mi è stata dignosticata verso i 15 anni uno scoliosi con curva a s per cui mi è stato prescritto un busto correttivo che ho inodossato pochissimo perchè avevo forte vergogna a scuola di apparire come una portatrice di hadicap e perchè la notte non mi consentiva di respirare. In più era stato rilevato che io avessi il piede piatto per cui ho portato per un anno un plantare correttivo. A distanza di 9 anni e senza alcuna terapia fatta (tranne il plantare), effettuando una rx colonna vertebrale + bacino sotto carico questo è quanto ne risulta:
Rotoscoliosi dorso-lombare sn-convessa ad ampio raggio con vertice su L1, compensata con curva a monte.Modesto sovraslivellamneto della cresta iliaca dx ed in ancora minor misura del tetto acetabolare di dx ripetto ai controlaterali tra u 5 ed i 7mm.Conservate le fisiologiche curvature con accenno ad iperlordosi con atteggiamento orizziontale del sacro.
Ora, quello che vorrei sapere è se , pur essendo fuori tempo massimo c'è qualcosa che si può fare per la schiena visto che non appena faccio qualche sforzo, mi viene un dolore invalidante al trapezio e in più di tanto in tanto mi si infiamma il nervo sciatico.
Quello che mi preoccupa di più e che ho motivo di pensare dipenda dalla postura che ho, sono le dita dei miei piedi e non solo per un aspetto estetica ma anche e soprattutto per la loro funzionalità. Strutturalmente ho sempre avuto le dita leggeremente a martello, negli anni questa caratteristica si è accentuata molto fino a perdere in alcune dita la mobilità delle falangi distali da quelle intermedie(in particolare del dito illice che peraltro da quanto noto nel tempo , specie nel piede sinistro, sta tendendo a deformarsi verso sinistra e la sua funzionalità è quasi ridotta allo zero visto che addirittura se mi fletto sulle ginocchia o rimane bloccato assestandosi verso sinistra e si distende facendo uno scatto. Mi chiedo se si possa intervenire in quialche modo, perchè ho la netta sensazione che la situazione tenda a peggiorare.Grazie mille.
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Deve fare valutazioni posturali (su pedana baropodometrica) ed eventuali terapie.
Saluti
Daniele Tonlorenzi Prof A.C. Fisiologia e patologia del movimento e della postura. Università di Pisa

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora peccato che non abbia curato come di deve la seria scoliosi nel periodo della fase dell’accrescimento.
Adesso è importante fare una radiografia in toto ed in ortostatismo della colonna vertebrale, ma se l’ha eseguita da poco tempo non ne occorre una nuova, ed uno studio radiografico completo dei piedi.
Esegua una consulenza specialistica ortopedica, perché si deve valutare sia la sua rachialgia, avendo lei una scoliosi già strutturata e consolidata a largo raggio con dismetria del bacino con la presenza verosimilmente di qualche discopatia al passaggio della cerniera dorso-lombare, sia una con deformazione morfo-strutturali dei piedi con deviazione a " coup de vent " e dita a griffe e/o martello ?
Certamente è importante fare della ginnastica medica, Kinesiterapia di attivazione del rachide, seguita da un Fisiatra con il fisioterapista, ma vanno curate le conseguenze di quanto ha instaurato questa scoliosi con altre terapie fisiochinesiche, poi si devono valutare clinicamente le deformità dell’assetto del piede e delle dita,e stabilirà lo specialista ortopedico che la visiterà la necessità di un’esame baropodometrico, in base a quanto diagnostica.
Ormai non hanno più significato gli atteggiamenti che assume, ma vanno trattate le conseguenze delle patologie già determinate e poi mantenere con una adeguata e specifica fisiochinesiterapia un certo stato di benessere e compenso funzionale.
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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dopo
Attivo dal 2007 al 2015
Ex utente
Salve dottori, piuttosto che chiedere un nuovo consulto mi lego a questo sfruttando l'attiennza del problema. E' da anni che noto che in condizioni di sforzo fisico ( in realtà mi basta un pomeriggio di shopping) o di tensione nervosa mi viene un dolore bruciante e invalidante nella zona compresatra la base del collo a sx e la scapola, il muscolo scaleno risolta molto contratto, ed in superficie la pelle formicola. Nell'ultimo anno, la cosa si è aggravata, mi basta stare alla scrivsnia davanti al pc per scatenare questo dolore insopportabile . Ho anche notato che anche quando non è presentei il dolore acuto, la zona ha una sensibilità al tatto molto scarsa e me ne accorgo toccando contemporantene la zona controlaterale. Altra cosa che ho notato è che sono perennemente con la spalla sx sollevata come in contrazione perenne di 2-3 cm rispetto alla destra. Capisco che questo può essere dovuto aad uno squilibrio posturale provocato dalla mia scoliiosi, ma avendola ormai consolidata c'è oggettivamnte la possibilità di modificare una postura? e se non si può agire sulla postura? è possibile che la curvatura della scoliosi provochi una compressiona di qualche radice nervosa? Ho fatto molte sedute da un'osteopata e da un fisiatra ma nessuno è stato in grado di dar peso a questo mi osintomio che è diventato il più invalidante. Come intervenire? Mi appresto inoltre ade eseguire un nuovo controllo radiografico alla schiena , può essere utile anche una risonanza per far luce sul problema? Mi sento persa e il dolore mi toglie la speranza di poter aspirare a non soffire più. Sarò grata a chiunque di voi mi dia un suo contributo. Saluti.