Frattura del malleolo esterno

Egregi dottori, il 13 giugno scorso ho subito, a seguito di una caduta accidentale da un albero, la frattura composta del malleolo peroneale sx esterno. Mi sono recato al pronto soccorso e l'ortopedico di turno, dopo aver effettuato una rx alla caviglia sx, ha provveduto alla fasciatura semi-rigida del piede e della tibia. Al momento non è stato possibile procedere all'ingessatura, in quanto la caviglia era molto gonfia. Sono stato rimandato a casa, trascorsi sette mi sono nuovamente recato in ospedale per effettuare l'ingessatura, che, ancora una volta, è stata rimandata alla settimana successiva, in quanto la caviglia era ancora gonfia. Nell'attesa ho effettuato un risonanza magnetica che ha evidenziato il referto di seguito descritto:

R.M. ART. TIBIO-TARSICA SIN.

L'indagine RM è stata eseguita con magnete superconduttivo.
Le immagini sono state riprese con tecnica T.S.E. E ricostruzioni multiplanari pesate in T 1 e T2.
Ipersegnale da edema della spongiosa post traumatica a livello del malleolo esterno e dell'astragalo (frattura del malleolo esterno).
Ispessimento della capsula articolare tibio-tarsica con versamento extrarticolare.
Disomogeneità del legamento peroneo-astragalico anteriore e del peroneo calcaneare.
Senza alterazioni intensitometriche i legamenti peroneo-astragalico-posteriore ed interosseo.
Nella norma il legamento tibio-astragalico e il legamento tibio-calcaneare.
Ispessimento della borsa sottomalleolare esterna.
C.: distrazione del comparto legamentoso collaterale esterno della caviglia, capsulite essudativa.
Gradirei conoscere suggerimenti utili, in ordine al percorso terapeutico e riabilitativo da adottare nel breve e medio periodo.
Preliminarmente, gradirei conoscere conoscere il vostro parere in ordine allo stato dei legamenti, se sono stati lesionati o danneggiati, se si, guariranno con l'immobilizzazione o dovrò sottopormi ad intervento chirurgico?
In particolare, vi chiedo se è necessario:
effettuare l'ingessatura, se si, per quanto tempo? Si può ipotizzare, in alternativa alla gessatura l'uso di un tutore bivalve?;
prevedere un percorso riabilitativo? Se si, e quanto dovrà durare.

Nel ringraziarvi per l'attenzione, porgo distinti saluti.
Carmine
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Dr. Silvio Boer Ortopedico 552 43
Purtroppo alle domande che ci pone esiste una risposta collegata unicamente alla visita clinica in modo particolare a parziale risoluzione dell'edema e del gonfiore della caviglia. Solo allora con opportune manovre cliniche si potrà stabilire le reale entità della lesione sia legamentosa e della consecutiva stabiità della tibio\tarsica. Da quanto risulta dal referto della risonanza pur in presenza di una lesione ligamentosa non sembrerebbe tale da dover pensare ad una soluzione chirurgica.Una valutazione importante per la decisione terapeutica appropriata potrebbe essere anche legata al sovrappeso. Si affidi con fiducia a chi la stà seguendo che sarà in grado potendo seguire il decorso clinico di darle le opportune indicazioni. Se avrà dei dubbi non esiti a contattarci. Auguri x una pronta guarigione. Dr.BOER

Dr. Silvio BOER
Specialista ORTOPEDIA e TRAUMATOLOGIA
Ex Medico Sociale Hockey Club ValPellice