Infezione post operatoria al tendine d'achille

Gentili e spettabili Dottori,
sono un ragazzo di Venezia mi chiamo Emiliano ed ho 26 anni.
In data 28 novembre 2007 mi sottopongo ad un intervento di reinserzione tendinea dell'achilleo in conseguenza alla rottura e disinserzione dello stesso con buoni esiti operatori dal Professor F. B. nel centro privato Intra Moenia sito all'interno della struttura del policlinico San Matteo in Pavia.
Successvamente all'intervento mi si confeziona un gesso in posizione equina per circa 20 giorni per poi essere sostituito con una doccia gessata da carico per altri 20 gg.Alla rimozione di quest'ultimo,successivamente al lavaggio ,purtroppo a livello del calcagno mi si apre un piccolo bottone che evidenzia l'esposizione del tendine per circa 1-2 mm.Il professore mi consiglia di applicare degli steril strip e di iniziare in maniera celere le sedute di riabilitazione per recuperare l'articoarità della caviglia e l'estensione del tendine secondo me sottovalutando il problema.
Essendo io di Venezia, non ho potuto avvalermi del consulto diretto dei dottori che mi hanno seguito a Pavia se non per via telefonica.Ho tenuto ad aggiornare loro di qualsiasi piccolo cambiamento essendo questa l'ennesima operazione che subisco non volevo assolutamente complicare quella che è la mia situazione personale già abbastanza drammatica.Dopo circa 7 giorni,non rimarginandosi la ferita decido di andare a Pavia per applicare un punto di sutura che dopo pochi giorni si stacca probabilmente in conseguenza alla macerazione cutanea dovuta alla secrezione di siero chiaro e non maleodorante.Passati altri 7 giorni torno nuovamente al policlinico San Matteo ove,una volta riscontrata la difficoltà di cicatrizzazione(dovuta anche dalla scarsa ossigenazione dei tessuti in quella zona)si decide di applicare medicazioni di connettivina e garze grasse di fitostimoline ma ahimè,la situazione peggiora notevolmente.La pelle si macera ed il bottone si trasforma in un vero e proprio buco.Passano altri 4 giorni e torno a Pavia dove si decide di cambiare nuovamente soluzione applicandomi garze al carbone e il dottor Z.,primo chirurgo aiuto di B.,mi fissa un intervento chirurgico di toilette e plastica cutanea per chiudere definitivamente la ferita.Torno a casa con l'ultima medicazione applicata e dopo circa 48 ore inizio a sentire forti bruciori,la ferita nonchè tutta l'area del calcagno si infiamma ed inizia a maleodorare,spurgando siero sempre più denso.Comunico telefonicamente col mio chirurgo che mi consiglia l'assunzione di augmentin 2 volte al giorno.La febbre si alza e la situazione si fa piu critica tanto che dopo 3 giorni di sofferenza torno a Pavia dove vengo,una volta eseguito il tampone i cui esiti sono quelli che all'interno della ferita si è instaurato il germe dello stafilococco, ricoverato per pulizia chirurgica della ferita.
Dal mio ingresso in ospedale,sfebbrato,mi sottopongo a terapia antibiotica con Rifadin compresse e Levoxacin indovena per giorni 5 dopodichè vengo operato.Mi si rimuovono cm 4 di tendine d'achille nonchè i fili di sutura e le ancorette di sostegno calcaneare poste nella ricostruzione tendinea della prima operazione di cui sopra.Passo altri 6 giorni in ospedale senza febbre in terapia antibiotica massiva per evitare complicazioni dopodichè mi confezionano un gesso da carico e vengo dimesso accompagnato dal pensiero di dover fare un'altro intervento tra qualche mese per ricostruire artificialmente il tendine.L'infettivologo decide di prescrivere la terapia per bocca con rifadin 600 1 volta die e levoxacin 500 1 volta die.Successivamente dopo 7 giorni torno A pavia per la visita di controllo e i medici mi riferiscono che la ferita è pulita e va molto bene,anche gli esami del sangue nonostante una VES 60 a cui loro non hanno fatto molto caso.
Io in questi giorni mi sento debole e spossato e nel tardo pomeriggio qualche volta mi sale un po' di febbriciattola 37.2 piu o meno.Non so perchè ma non mi sento tranquillo,ho delle sensazioni strane ed ho paura.Vorrei sapere se sto facendo le cose giuste o se voi mi consigliate qualche esame piu specifico in qualche clinica consona al problema che sto subendo.
Grazie.

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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Salve Emiliano.

Credo che nell'evoluzione sfortunata di questo intervento, la condotta attuale sia assolutamente corretta.
Il senso di debolezza potrebbe essere anche legato alla lunga cura antibiotica.
VES, globuli bianchi e PCR, possono monitorizzare l'evoluzione del quadro.
Ci tenga aggiornati sugli ulteriori sviluppi.
Un saluto.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Ringrazio x la celerità della risposta dottore.
In data 10/3 ho ripetuto gli esami:
VES 49
PCR 1,2
GLOBULI BIANCHI NELLA NORMA
Mi hanno cambiato la terapia antibiotica in quanto quella precedente appesantiva un po' il fegato.Ora prendo Rocefin intramuscolo 1g/3,5ml e ciprofloxacina.
Mi sono stati rimossi i punti di sutura.Localmente la ferita era buona.
Ringrazio in precedenza per eventuali specifici consigli.
Distinti saluti.
[#3]
Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Credo che stia andando tutto bene, i parametri di infiammazione sono ancora un po' alti ma puo' essere normale.
Io sostituirei la ciprofloxacina, secondo alcuni studi non e' molto amica dei tendini.
Un saluto e Buona Pasqua.
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie davvero per l'aiuto e la velocità della sua risposta.
In realtà ho letto sul foglio illustrativo che può provocare addirittura la rottura del tendine d'achille!!Ad ogni buon conto giovedì prossimo avrò il controllo a Pavia dove spero che,dopo 14 giorni di Rocefin,si possa decidere per la sospensione antibiotica.Ovviamente esami del sangue permettendo che dovrò eseguire martedì.
La terrò aggiornato.Grazie ancora.
Buona pasqua a lei.
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Un ultima cosa dottore se è così gentile.
Io come già spiegato,dovrò essere operato nuovamente per la ricostruzione del tendine.Il quale dovrà,a seconda della sua rimarginazione,essere ricomposto con l'aiuto di un ulteriore tendine sintetico data l'asportazione della parte inserzionale per il motivo che è al centro della mia richiesta d'aiuto.
Lei mi consiglia di eseguire delle visite concertanti in suddetti centri specializzati in merito,oppure di continuare il mio iter al policlinico di Pavia dove i molti mi dicono,esserci i migliori ortopedici in circolazione?
Ma purtoppo dopo questa esperienza,non ho le idee così chiare e la mia fiducia in loro è un po'in discussione.
la ringrazio ancora.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Difficile fare una...graduatoria di ortopedici. Sicuramente al Policlinico di Pavia ci sono ottimi professionisti.
Saluti e Buona Pasqua.