Rotula, frattura margine mediale inferiore

Salve,

sono un ragazzo di 27 anni che che il 16 marzo 2001, giocando a calcetto con gli amici, ha subito la frattura del margine mediale inferiore della rotula del ginocchio destro. Sottolineo che all'epoca la muscolatura (del quadricipite in particolare, ma di tutto il corpo in generale) era davvero poco sviluppata. Infatti, in due occasioni (1999 e 2000) e sempre giocando a calcetto, nel momento stesso del calciare ho subito qualcosa che definirei lussazioni o sub-lussazioni della rotula. In entrambi i casi, ho avvertito dolore per una settimana e poi più nulla di notabile.

Il 16 marzo 2001, invece ho subito un entrata da destra da parte di un amico e conseguente frattura rotulea. A un'ora dal fatto non riuscivo nemmeno a saltellare sull'altra gamba, gli scuotimenti erano insopportabili. Al prontosoccorso mi estrassero 2 siringhe intere di sangue miste ad altri liquidi versamentali e poi tutore por un mese.

Al prontosoccorso non si accorsero della frattura e comunque, dopo varie TAC e radiografie, mi fu consigliato di rafforzare la muscolatura del quadricipite e in particolare del vasto mediale per stabilizzare la rotula. Cosa che ho diligentemente fatto, tutt'oggi frequento la palestra 4-5 volte a settimana e vado in bici e a correre. Il fatto è che il ginocchio destro mi duole (non sempre) nella zona anteriore interna. Nel febbraio 2007 mi sottoposi a risonanza magnetica, vi riporto il referto:

RM GINOCCHIO DX
Esiti di frattura del margine mediale inferiore della rotula con distacco di piccolo frammento corticale.
A tele livello la cartilagine femoro-rotulea appare lievemente assottigliata per fenomeni di condromalacia.
Non aree di alterato segnale a provenienza dalla spongiosa dei restanti capi articolari esaminati; in particolare non si osservano aree di sofferenza sub-condrale a livello della troclea femorale mediale. Concomita moderata sinovite reattiva ad impronta versamentale in corrispondenza del recesso sotto quadricipitale.
Non sono riconoscibili lesioni a carico dei retinacoli e dei legamenti collaterali.
Regolare la rappresentazione del tessuto cellulo adiposo infra patellare.
Non lesioni a carico dei menischi.
Normale aspetto delle strutture del pivot centrale e delle rimanenti componenti capsulo-legamentose.
Regolari per spessore ed intensità di segnale i tendini rotuleo e quadricipitale.

Con questo referto mi rivolsi ad un ortopedico che mi pratico 4 iniezioni di acido ialuronico. Ci fu e c'è ancora un qualche sollievo, ma i fastidi al ginocchio (tipo scariche di dolore, non costanti, ma connesse per lo più ad avanzamenti del ginocchio oltre la verticale col tallone o alle classiche accosciate).

Fatta questa prolissa, ma doverosa premessa, sono qui per avere una qualche opinione al riguardo (convenienza o meno di un eventuale operazione).

Ringrazio in anticipo tutti i signori medici.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Un saluto a lei.
Il suo ginocchio, da quel che riferisce, e' sempre stato un po' instabile e lei sostiene che questa instabilita' era a carico della rotula (lussazioni e sub-lussazioni).
Nell'ultimo incidente, da come lei lo descrive, immagino una distorsione con il ginocchio che e' andato verso l'interno (tecnicamente in valgo).
Penso che in questa circostanza lei abbia avuto una lussazione di rotula che a causa dell'impatto sulla parte trocleare del condilo femorale laterale, ha prodotto un piccolo distacco corticale della rotula. Questo e' il motivo perche' le rx e la TC non hanno evidenziato fratture, ma solo la risonanza ha messo in evidenza questo distacco corticale. E' un reperto abbastanza inusuale, normalmente e' la parte trocleare del condilo femorale esterno che subisce una frattura da impattamento nel conflitto con la rotula.
Quindi tratterei questo quadro come una instabilita' rotulea, rinforzo del quadricipite, uso di ginocchiera con foro rotuleo e spinta laterale durante l'attivita'fisica. Non credo che si prospetti la necessita'di un intervento chirurgico, visto che da sei anni lei non riferisce ulteriori episodi di instabilita'.
La saluto.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Sailis,

innanzitutto un sentito grazie per la cortese e rapida risposta. Vorrei dare qualche ulteriore precisazione per consentire a Lei e ad eventuali Suoi colleghi una visione più chiara della mia situazione.

Il mio ginocchio ha manifestato la instabilità di cui in oggetto negli anni 1999-2000-2001. L'ultimo fenomeno di instabilità è stato proprio quello del 16 marzo 2001, anche perchè da allora, oltre a dedicarmi rigorosamente al potenziamento muscolare, ho evitato tassativamente attività a mio vedere rischiose per il ginocchio, come calcio e sci. Ovviamente non riesco comunque a stare fermo e bicicletta e corsa le pratico con costanza. Per quanto attiene la corsa, tra l'altro, non avverto particolari dolori o fastidi nel durante, ma successivamente, a freddo diciamo.

Quel 16 marzo 2001 il ginocchio dx è proprio andato verso l'interno a seguito dell'entrata da destra del mio "amico".

Una cosa che non ho scritto nel precedente messaggio è che l'ortopedico che mi praticò le iniezioni di acido ialuronico nel marzo 2007, mi disse, leggendo la RM, che a suo vedere il legamento alare mediale risultava un po' "allentato"/"sfilacciato" e che eventualmente si poteva pensare di riportarlo alla giusta tensione con un piccolo intervento chirurgico (in occasione del quale si sarebbe potuto provvedere anche all'asportazione del frammento di rotula, che comunque non rappressenta la causa dei miei problemi).
Tutto ciò per riallineare la rotula stessa che risulterebbe leggermente "fuori asse" e in particolare verso l'esterno.

Io non bramo di essere operato al ginocchio, ma al contempo mi piacerebbe non avvertire più le fitte (sopportabili, ma fastidiose) al ginocchio dx.

La domanda è quindi: operando si potrebbe risolvere al 100% o anche 90% il problema o potrebbe essere che a operazione avvenuta il fastidio rimanga pressocchè identico?

Spero di non rubarvi troppo tempo e vi ringrazio cordialmente.