Frattura non consolidata, magnetoterapia, riduzione tono calcico

Buongiorno,

il 21 giugno 2012, in seguito ad una storta, ho riportato la frattura della base del V metatarso del piede sinistro. Mi è stato applicata una fasciatura, fino a metà polpaccio, con il sotto ed il retro costituito da un materiale rigido. Non mi è stato subito confezionato lo stivaletto gessato perchè il piede avrebbe potuto ancora gonfiarsi. Dopo una settimana (27 giugno) mi è stato confezionato il gesso, da tenere per altre 3 settimane con divieto di carico. Trascorse le 3 settimane, ho fatto la radiografia di controllo (19 luglio) con il gesso. Lo stesso giorno l'ortopedico, dopo aver già rimosso il gesso, ha commentato la radiografia dicendo che non si vedeva bene e che avrebbero dovuto farmela solo dopo aver rimosso lo stivaletto e non prima. Nonostante ciò non mi ha detto di farne un'altra, ma mi ha prescritto il carico statico per la prima settimana, di cominciare a camminare nella seconda settimana e nel frattempo di iniziare subito fisioterapia (10 sedute) e magnetoterapia (10 sedute da 30 minuti).
Per avere un altro parere sono stata da un altro ortopedico, il quale mi ha detto che la frattura era guarita e che dovevo camminare (26 luglio). Dopo le 10 sedute di fisioterapia e magnetoterapia, il primo ortopedico mi ha prescritto di interrompere la magnetoterapia e di continuare con altre 10 sedute di fisioterapia. Durante il secondo ciclo di sedute ho inizato a camminare senza l'ausilio delle stampelle seppure con passo, credo normalmente, incerto. Dalla penultima seduta di fisioterapia ho iniziato nuovamente ad avvertire un po' dolore nel punto di frattura. Dopo più di 10 giorni da allora, dopo che il dolore è gradualmente diventato più intenso, ho deciso di fare una nuova radiografia, dubitando della bontà di quella fatta con il gesso e volendo comunque verificare lo stato attuale del mio piede. Il referto del radiologo dice "Frattura della base del V metatarso ancora non perfettamente consolidata - Buoni i rapporti articolari - Lieve riduzione del tono calcico".

A questo punto, queste sono le domande che vorrei porre:

- è possibile che dopo più di due mesi la frattura non si sia ancora consolidata?
- è possibile, invece, che la frattura fosse effettivamente guarita al 19 luglio e poi sia stata compromessa da qualche mio sforzo eccessivo o da un mio movimento sbagliato?
- mi sarebbe utile allo stato attuale un uso più assiduo di un apparecchio per la magnetoterapia (so che è possibile l'uso domiciliare)?
- la riduzione del tono calcico è recuperabile? Può essere proprio questa la causa del mancato completo consolidamento della frattura?

Grazie mille per il tempo, l'attenzione e l'aiuto che vorrete darmi.

Buona giornata.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile utente,
le domande che ci fa non possono avere risposta se non dopo una visita "dal vivo".
Posso solo dire che spesso dopo due mesi si vede una frattura non perfettamente guarita: le radiografie vanno interpretate. E posso dire che ogni volta che non si appoggia il piede a terra per del tempo ci può essere una riduzione del tono calcico ( abbastanza inaffidabile però dirlo dalle semplici radiografie).
Non si fissi quindi sulla risposta delle radiografie, anzi, potrebbe portarle a far vedere all'ortopedico per capire se tutto stia procedendo come si deve.
Cordiali saluti.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

la ringrazio molto per la risposta e le informazioni.

Ovviamente sono stata da uno specialista che ha costatato un consolidamento della frattura al 94-95% e mi ha prescritto cure a base di antinfiammatori, integratori (calcio, vitamina D, ecc.), magnetoterapia e ionoforesi.

Speriamo bene. Speriamo passi il dolore che mi costringe ancora a zoppicare, che era quello che non mi sembrava normale in questa fase..

Cordiali saluti