Dolore al coccige

Gentilissimi dottori,
mi rivolgo qui per avere ulteriori e possibili chiarimenti riguardo la mia situazione.
Da circa 5 mesi ho un dolore al coccige che non mi permette di stare seduta a lungo e sopratutto ho un dolore molto forte quando mi alzo.
Ho fatto i raggi e le vertebre coccigee sono normalmente orientate, dalla ecografia non sono risultate cisti e dalla risonanza magnetica della colonna è risultato che c'è "un inversione fisiologica della lordosi cervicale, nel fulcro C3 e C4. A novembre ho la visita ortopedica. La mia domanda è : questa inversione cervicale può realmente provocarmi questo dolore al coccige? e quali sono le possibili cure?

Vi ringrazio.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il dolore al coccige è indipendente dall'inversione della lordosi fisiologica. Il dolore al coccige è un sintomo (e non una patologia!) comune a diverse patologie non necessariamente di interesse ortopedico, quindi per sapere "quali sono le possibili cure" bisogna prima aver fatto la diagnosi. Ne parli con il medico curante chd deciderà il da farsi.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la risposta, ma le chiedo a quali patologie potrebbe essere associato questo terribile dolore al coccige?
E' iniziato tutto all'improvviso, senza alcuna caduta o trauma.
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Utente
Utente
Salve dottori, sono sempre qui con il mio perenne dolore al coccige.
Sono passata dall'ortopedico al reumatologo il quale dalle analisi del sangue, dalla visione delle lastre e da un attenta visita ho escluso a priori una patologia reumatica. quest'ultimo mi ha invitato nuovamente a fare un'altra visita ortopedica. il punto è, l'ortopedico non riscontra nulla, il reumatologo neanche, ma questo dolore persiste, cosa dovrei fare???????
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il dolore al coccige (coccigodinia) come già detto può avere molteplici cause (traumi, parto, postura errata, patologie del retto, peso corporeo ridotto, cisti pilonidale, spasmo muscolare, ecc) ma nel 30% dei casi non ha una causa riconoscibile (coccigodinia idiopatica) per cui si ricorre a cure antinfiammatorie, antidolorifiche, infiltrazioni locali, blocco del ganglio impari, fino all'intervento chirurgico di asportazione del coccige (eseguito in genere dal neurochirugo). Vi sono poi patologie indipendenti dal coccige con sintomatologia sovrapponibile per certi versi alla coccigodinia (ad es., la nevralgia del pudendo, ecc.)
In genere l'ortopedico, se non riconosce una patologia cui imputare il dolore, suggerisce gli ulteriori accertamenti, che però, come detto, possono non dare risultati soddisfacenti, ma comunque il trattamento, una volta escluse le patologie più comuni, deve essere mirato alla soppressione del dolore.
A distanza serve a poco fare ipotesi, ma il Suo medico e gli specialisti consultati possono seguirLa in un percorso per arrivare a una diagnosi e soprattutto per interrompere la sintomatologia. Consulti un centro di terapia del dolore, dove forse trova uno specialista che La può aiutare a individuare, se esiste, la causa dei sintomi.
Cordiali saluti
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Utente
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Come sempre è gentilissimo dottore,
comunque quali esami potrei fare ancora?
L'ortopedico parlava di una scintigrafia, ma per la mia giovane età non ha voluto farmi sottoporre a questo tipo di analisi.
Noto che non le ho scritto che il dolore lo percepisco anche quando, sempre seduta starnutisco o tossisco. E a volte mi sembra come se il dolore è spostato più verso sinistra.

La ringrazio per la cortese disponibilità
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Gli accertamenti servono per escludere o confermare una ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta : vanno quindi prescritti da chi L'ha visitata.
Cordiali saluti
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Utente
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Dottore ciò che mi è venuto in mente è che forse può riguardare questo dolore sono 2 possibili cause, la prima è che a gennaio/febbraio 2013 sono stata a sciare e qualche volte ho preso delle belle botte.
La seconda è che quando ero bambina mi "diagnosticarono" i piedi piatti, curati per un pò tramite plantare, ma che dopo tralasciai.

secondo lei tutto ciò può aver arrecato danni a distanza di mesi e addirittura di anni?
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Utente
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Gentile dottore,
dopo la visita reumatologica, il dottore non ha riscontrato alcuna malattia reumatica, anche dalla visualizzazione degli esami ematici.
MI ha invitata a rifare una radiografia dinamica sacro-coccigea dalla quale non è risultato niente. Non ho alcun trauma o lesione a livello osseo.
Sto assumendo da 3 giorni l'antiinfiammatorio CELEBREX su prescrizione ortopedica e il dolore è diminuito, ma non è scomparso.
Utilizzo anche una ciambella che mi permette di stare seduta regolarmente e di rialzarmi senza alcun dolore.
Cosa potrebbe ESSERE allora questo dolore che persiste a distanza di 7 mesi?
Ho letto che potrebbe essere un'infiammazione dei nervi, ma mi domando, dalla risonanza magnetica sarebbe dovuto risultare?

Grazie
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
No, la "infiammazione dei nervi" non si vede con la RMN. Nella mia risposta n. 4 ho già spiegato le possibili cause del dolore e ho già dato le indicazioni che è possibile dare a distanza compreso il tipo di visita da fare. Di più non riesco a dire.
Cordiali saluti
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Utente
Gentile dottori,
eccomi qui dopo un pò di mesi. Spero infatti di ricevere nuovamente i vostri consigli sul mio problema al coccige.
Finalmente ho incontrato un bravo dottore che ha iniziato a prendere a cuore il mio problema e prescrivendomi una risonanza magnetica con contrasto fatta pochi giorni fa è risultato che ho una frattura alla II vertebra coccigea e una sublussazione della III vertebra coccigea.
adesso volevo chiedere un vostro parere su come si interviene in questo caso.

Grazie
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non è leggendo un referto che si decide il tipo di trattamento, senza contare che è indispensabile vedere le immagini, dal momento che il trauma è di oltre un anno fa, e la frattura immagino che sia consolidata da tempo : bisogna che mostri le immagini della risonanza al medico che l'ha prescritta perché completi con esse la visita integrandole con quanto emerso dall'esame clinico e decida il da farsi. Ora che sono più chiare le cause dei dolori sarà più agevole individuare il trattamento appropriato. Cordiali saluti
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Utente
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Si in effetti è quasi un anno il mese prossimo. La ringrazio per la disponibilità. Volevo solo sapere come si interviene in casi simili o del tutto uguali.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Cosa intende per "casi simili o del tutto uguali"? Premesso che non esistono mai casi uguali, perché intervengono sempre fattori del tutto individuali, genetici, costituzionali ecc per cui nemmeno in gemelli omozigoti si possono avere" casi uguali ", per sapere a quali altri il Suo caso è simile dovrei come minimo conoscere il Suo caso, e per fare questo occorre averLa interrogata, ascoltata e visitata e poi aver preso visione delle immagini RMN per vedere se quanto risulta è adattabile a sintomi e ai segni clinici. Alla fine di tutto ciò si fa o si ipotizza una diagnosi e si decide il trattamento appropriato. Sarà il medico che La sta seguendo a dirLe cosa si fa in casi simili, dalle terapie fisiche, alle infiltrazioni fino all'asportazione chirurgica del coccige. A distanza e solo con un referto (parziale) di una RMN nessun professionista serio può fare ipotesi,. Glielo confermerà anche il Suo medico attuale.
Cordiali saluti