Legamento rotuleo ginocchio SX

Salve,
da circa due mesi a questa parte avverto dolore al ginocchio sinistro. Il dolore è comparso durante un allenamento e, nello specifico durante una frenata per un cambio di direzione. Ho sentito come 'uno spillo' conficcato nella parte anteriore del ginocchio. A quel punto ho sospeso gli allenamenti per circa una settimana dopodiché ho ripreso. Continuavo ad avvertire il dolore, ma risultava accettabile. Circa un mese fa al rientro a casa ho avvertito un dolore intenso sempre nella stessa zona (appena sotto la rotula in posizione centrale). Nei giorni seguenti ho fatto un'ecografia (prescritta da un mio conoscente fisioterapista). Questo il referto:

"Minimo idrartro nello sfondato sovrarotuleo. Minimi fenomeni di metaplasia calcifica sull'inserzione distale del tendine del quadricipite. Grossolana calcificazione al III distale del tendine rotuleo con diam. MAX di 9,6 mm. Sull'inserzione distale qualche minime irregolarità della struttura ossea da possibile esito di Osgood.Schlatter".

Quando ha visto la 'grossolana' calcificazione ha parlato di eventi traumatici di vecchia data e mi ha 'gentilmente' consigliato di cambiare sport.

Ho eseguito una serie di onde d'urto per ridurre l'infiammazione.

Siccome dopo 3 settimane il dolore persisteva ho effettuato una RM.

Questo il referto:
"Non si osservano lesioni meniscali. I legamenti crociati ed i legamenti collaterali sono integri. Il legamento rotuleo risulta disomogeneo ed assottigliato per tendinopatia degenerativa, ma è ancora integro. Non si osservano lesioni osteocondrali. La rotula è in asse. Non si documenta significativo versamento articolare."

Sono in attesa di una verifica da parte della fisiatra.

Non sò che pesci prendere. Posso essere a rischio di rottura del legamento?

Grazie per l'attenzione.

Cordiali saluti,

Ivano MARGARIA
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Dr.ssa Simona Rossetti Ortopedico 104 4
Buonasera,
sicuramente una tendinopatia degenerativa (di qualunque natura e sede) è di per sé un'area di minor resistenza, poiché le fibre tendinee sono danneggiate da un processo infiammatorio cronico, e quindi a maggior rischio di rottura.
Un appropriata visita saprà sicuramente consigliarla sull'iter da seguire: medico-fisioterapico piuttosto che chirurgico.
Cordiali saluti

Dr.ssa Simona Rossetti