Tornare all'attività sportiva dopo frattura composta del malleolo tibiale

Gentili dottori,

A seguito di un trauma sportivo, ho riportato la frattura composta del malleolo tibiale destro in data 22 gennaio 2016.
Il giorno 24 gennaio mi è stato applicato il gesso e i dottori mi hanno comunicato che avrei dovuto tenerlo per 40 giorni.

Volevo sapere quali sono i tempi previsti per il recupero totale dell'utilizzo dell'arto, una volta rimosso il gesso (la rimozione è prevista per il giorno 3 marzo).

Per recupero totale non intendo quello funzionale all'attività quotidiana, bensì quello relativo alla pratica sportiva, in quanto frequento la facoltà universitaria di Scienze Motorie, la quale prevede una serie di esami pratici per cui necessito della piena potenzialità e capacità di carico del mio corpo.

Per far capire di cosa sto parlando, riporto i compiti previsti da questi esami pratici che impegnerebbero maggiormente la caviglia:
-Salto in lungo da fermo
-Test di Cooper (12 minuti di corsa di resistenza alla massima intensità)
-Percorso di ginnastica artistica
-Nuoto: stile libero e dorso

Sempre per dare dei riferimenti, prima della frattura, il mio allenamento in palestra prevedeva (tra le altre cose) 15-20 minuti di corsa sul tapis roulant e 3-4 serie di allenamento della forza esplosiva con leg press e carichi compresi tra gli 80 e i 120 kg.

Quello che mi interessa sapere è quanto tempo ci vorrà per tornare ad allenarmi a pieno regime (come prima della frattura), senza che ci sia il rischio di cadere in una spirale di acciacchi cronici della caviglia.

Capisco che non sia possibile fornire una risposta in termini precisi, non avendo ancora iniziato la riabilitazione, ma vorrei avere l'idea, anche solo approssimativa, riguardo alle tempistiche.
In pratica vorrei capire se si tratta di settimane o mesi, così da regolarmi al meglio per quanto riguarda i miei esami (il test di resistenza è fissato per la metà di aprile, mentre gli altri per giugno-luglio).

Vi ringrazio per l'attenzione
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Dr. Silvio Boer Ortopedico 552 43
Se la frattura è composta in un soggetto giovane che non sia in sovrappeso ed in buona forma fisica il recupero funzionale è sicuramente rapido ed in termini di giorni si possono attestare nelle 4 settimane in generale. Tutto questo in linea generale in quanto le variabili sono molteplici ed in modo particolare dipendono in questo caso in modo particolare dal piano di recupero specifico che deve essere impostato in funzione del biotipo e delle possibilità terapeutiche del centro di recupero. Il consiglio quindi è quello per facilitare il recupero e renderlo il più rapido possibile affidandosi ad un centro di rieducazione fisioterapico ad indirizzo sportivo dove si imposterà un programma di riabilitazione in funzione delle esigenze specifiche seguito da dal fisiatra che programmerà il recupero e la scheda di concerto con il riabilitatore. Buon lavoro, per Aprile non dovresti incontrare problemi. Tienici informati Dr.Silvio BOER

Dr. Silvio BOER
Specialista ORTOPEDIA e TRAUMATOLOGIA
Ex Medico Sociale Hockey Club ValPellice

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dopo
Utente
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Gentile dottore,

Ho rimosso il gesso il giorno 3 marzo e il medico mi ha prescritto ancora 10 giorni di stampelle prima di ricominciare a camminare. Mi è stato anche detto che la fisioterapia non è necessaria (il medico mi ha prescritto delle flesso-estensioni del piede per il recupero della mobilità della caviglia).
Nel corso di questi 10 giorni ho appoggiato il peso anche sull'arto destro, cercando di aumentare progressivamente il carico.
Già ieri ho iniziato a muovermi un po' in casa e devo dire che non è stato facile, ma dopo qualche minuto ero già più confidente.
Per quanto riguarda il dolore, il problema non è la sede della frattura, quanto piuttosto la pianta del piede e il tallone.
Per quanto riguarda la mobilità, la caviglia è ancora abbastanza "rigida" (il che mi dà qualche problema nel far rullare il piede nella fase di cammino).
Quello che mi chiedo è: ora che i 10 giorni sono passati, posso iniziare tranquillamente a camminare?

La ringrazio per l'attenzione