Frattura malleolo

Buongiorno Dottore, in data 18 gennaio 2016 ho subito un intervento per una frattura trimalleolare: riduzione cruenta e sintesi malleolo peroneale con placca lcp e viti + malleolo tibiale con vite a compressione. Nessuna ingessatura carico non concesso sull'arto inferiore operato. Il 18 febbraio sono tornato a visita di controllo e dalle lastre risulta intervento riuscito e prescrizione di 1 ciclo di fkt attiva con mobilizzazione articolare; carico progressivo in 20 gg con bastoni canadesi e tutore tipo aircast. A distanza di 5 giorni dalla visita noto le seguenti difficoltà: a riposo il piede è completamente sgonfio resta però un gonfiore sulla parte superiore della caviglia. Appena abbasso la gamba per la deambulazione il gonfiore aumenta e anche il dolore e questo mi crea molta difficoltà nella deambulazione con i bastoni. In sintesi è un dolore abbastanza fastidioso per cui sono costretto a ritornare in posizione di riposo. Stando così le cose ho paura di non fare i giusti passi per procedere al progressivo recupero. Peraltro il chirurgo al controllo dei trenta giorni diceva che si sarebbe aspettato più movimento nella caviglia. Ho difficoltà a rintracciare il medico in ospedale per chiedere consiglio e sono riuscito a parlare solo con uno specializzando il quale mi dice che è normale. Dimenticavo di chiedere se il tutore devo tenerlo sempre o solo quando utilizzo i bastoni e se posso evitare di metterlo. Potrebbe darmi un parere sulla situazione? Grazie
[#1]
Dr. Claudio Pagliantini Ortopedico, Chirurgo della mano 19 1
Caro utente le fratture trimalleolari sono dei traumi della caviglia molto importanti.
Il fatto che l'intervento sia riuscito bene è già un successo e sicuramente farà ben sperare per un ottimo recupero.
Tuttavia in questi casi occorre molta pazienza perchè le fratture trimalleolari e l'intervento causano un forte shock anche dal punto di vista vascolare ed è più che normale che a distanza di poco più di un mese ci sia ancora edema della caviglia.
L'importante è proseguire con gli esercizi di recupero della flesso-estensione della caviglia, il rinforzo dei muscoli della gamba ed eventualmente anche la ginnastica vascolare per favorire il miglioramento della circolazione.
Si affidi pertanto ad un buon fisioterapista se vede che ha difficoltà ad incrementare i risultati. Il tutore deve mantenerlo durante la deambulazione e solamente lo specialista che lo ha operato potrà dirle quando è il momento più opportuno per abbandonarlo.
Cordiali saluti.

Dr. Claudio Pagliantini
Specialista in Chirurgia della Mano
Specialista in Ortopedia e Traumatologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore,
quindi è normale il dolore e l'aumento del gonfiore appena abbasso la gamba? E posso continuare a deambulare nonostante il gonfiore e il dolore o devo interrompere? Cosa intende per ginnastica vascolare? Cordiali saluti
[#3]
Dr. Claudio Pagliantini Ortopedico, Chirurgo della mano 19 1
Come le dicevo l'edema dell'arto inferiore, soprattutto nelle fasi iniziali, è pressoché la normalità.
Il dolore a livello dell'articolazione è indice di rigidità, e quindi é necessario incrementare gli esercizi per il recupero della flesso estensione. Il dolore non deve invece essere presente a livello della frattura poiché significa che stiamo sovraccaricando laddove i processi riparativi non sono ancora conclusi. Ciò dovrebbe essere valutato dal suo ortopedico
La ginnastica vascolare permette di migliorare l'edema presente eseguendo alcuni esercizi soprattutto la sera prima di andare a dormire. Un esempio che può essere riprodotto a casa è quello di immergere il la caviglia nell'acqua fredda per 4 minuti e poi nell'acqua calda per 1 minuto; ripetere questo ciclo per 5 volte concludendo con acqua fredda. durante le immersioni è possibile incrementare la motilità fine della caviglia e del piede compiendo alcuni movimenti ed esercizi che un fisioterapista le potrà spiegare meglio.
Spero di esserle stato utile!
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie, tutto chiarissimo per quanto riguarda l'edema. Per quanto riguarda il dolore è presente anche senza caricare minimamente; compare appena passo dalla posizione di riposo a quella in piedi anche se non poggio il piede in terra. Questa è la cosa che mi lascia perplesso e mi tiene in apprensione. Se comparisse solo in fase di carico potrebbe trattarsi anche di eventuale sovraccarico, ma in questo caso...! Comunque la ringrazio davvero per la disponibilità e le rinnovo i più cordiali saluti.