Scoliosi e artropatia degenerativa

Buongiorno,

Oggi sono andato a ritirare le lastre fatte poichè, a volte, soffro di mal di schiena nella zona lombare, ora dovrò andare alla visita che però è il 20 maggio, quindi nel frattempo vorrei capire se il mio problema è grave o meno.

Il referto cita: -rachide scoliotico destro-convesso ad ampio raggio di curvatura - i metameri lombari sono normoconformati -l'ultimo metamero dorsale ha sviluppato appuntimento osteofitosico dello spigolo somatico antero-superiore -allineamento muri somatici posteriori dei metameri lombari regolare e l'ampiezza dei dischi lombari non è compromessa -il sacro è morfologicamente regolare.

Conclusioni: scoliosi e iniziale artropatia degenerativa del passaggio dorso-lombare.

Vorrei quindi capire se questi problemi sono risolvibili e visto che ho da poco iniziato a nuotare, se il nuoto in se può peggiorare la situazione.

Grazie

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Attivo dal 2017 al 2019
Medico fisiatra, Ortopedico, Medico dello sport
Buongiorno,
La patologia degenerativa artrosica è la conseguenza dell'usura delle articolazioni che si manifesta inevitabilmente con il passare del tempo, anche se in gradi diversi a seconda dei singoli soggetti.
La scoliosi idiopatica è una malattia dell'accrescimento la cui presenza quindi può nel tempo essere concausa di eventuali patologie degenerative del rachide. Infatti la deviazione della colonna creando una alterazione dei carichi può contribuire all'aumento di denomeni degenerativi discali ed artrosici. Naturalmente molto dipende dall'entità della curva (che va misurata in gradi Cobb per avere una quantificazione oggettiva) e dalle sue caratteristiche, dall'età del soggetto, dall'attività e la forma fisica, l'attività lavorativa, etc.
Esistono anche delle forme specifiche di scoliosi dell'adulto, che però rappresentano un sottocapitolo a parte della patologia "Scoliosi" generale.
D'altra parte la lombalgia è una patologia frequente , spesse volte a prognosi benigna, che è presente anche in soggetti in cui non si rilevano curve scoliotiche, per cui il medico specialista cui Lei si è rivolto, dopo la valutazione delle condizioni cliniche e degli esami strumentali potrà consigliarla al meglio sul trattamento della sua patologia, in collaborazione con il Suo medico curante, e quindi anche sulle attività motorie consigliate.
Cordiali saluti
Dr. Matteo Pennisi